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Ordinanza Balneare Tipo:

Le disposizioni finali

ART. 11 DISPOSIZIONI FINALI
Il responsabile di ogni esercizio ubicato sul demanio marittimo, avente attinenza con le attività balneari, dovrà curare e mantenere l'esposizione della presente ordinanza in un luogo ben visibile dagli utenti, per tutta la durata della stagione estiva.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla.
Gli Ufficiali e gli Agenti di Polizia Giudiziaria sono incaricati dell'esecuzione della presente ordinanza, la quale sostituisce ed abroga quella n. xxxxx emanata da questo Circondario Marittimo in data xxxxxxxx.
I contravventori alla presente ordinanza, salvo che il fatto non costituisca più grave reato e/o illecito amministrativo e salve, in tal caso, le eventuali maggiori responsabilità loro derivanti dall'illecito comportamento, saranno perseguiti ai sensi degli articoli 1161, 1164, 1174, 1231 del Codice della Navigazione a dall'articolo 39 delle Legge 11/02/1971 n. 50 sulla navigazione da diporto ovvero dell'articolo 650 del Codice Penale.
La presente ordinanza sia pubblicata all'albo dell'Ufficio e all'Albo dei Comuni rivieraschi e ne sia data ampia diffusione attraverso gli organi di stampa ed i mezzi di informazione radiotelevisiva.
xxxxx, xxxxxxx

OSSERVAZIONI sulle disposizioni finali e di riepilogo:

Lo sapevo, le sanzioni ci sono!
Ad occhio però mi sembra che siano punite solo le contravvenzioni compiute da natanti (mi spiego: non credo che nell'elenco delle sanzioni sia compresa quella per il gestore di stabilimento balneare che non rispetta le minime distanze calcolate fra i paletti degli ombrelloni). In fondo è logico: per le contravvenzioni alle leggi vi sono le sanzioni previste in articoli della stessa legge, per le contravvenzioni alle norme che regolano la concessione di uno stabilimento vi saranno minacce di decadenza della concessione, che costringono il gestore ad adeguarsi, per le contravvenzioni a norme che sanciscono la buona educazione non so (forse qualcosa nel codice penale?).
Due le mie personali conclusioni:
- L'Ordinanza fornisce un pregevole quadro d'insieme delle norme cui ci si dovrebbe (il condizionale è d'obbligo per quanto detto più volte) attenere nell'esercizio delle attività balneari, tratta l'interfaccia bagnanti - natanti - sub, enunciando anche i "diritti" dei clienti degli stabilimenti
- Sarebbe più logico che la maggior parte delle sue prescrizioni fosse riportata in un Codice di comportamento generale. In questo modo sarebbe più facile dargli una pubblicità sui mass mediacome farebbe qualunque giornale a non riportare queste norme assieme alle note sulle ultime mode per bikini, tanga, etc.?all'inizio della stagione balneare. Il Codice potrebbe addirittura essere illustrato nelle scuole in quella materia che una volta si chiamava Educazione civicaesiste ancora?. Dovrebbero restare invece in forma di Ordinanza, corredata magari da una dettagliata cartina, solo le applicazioni "locali": denominazioni e delimitazioni delle spiagge, dei porti, casi particolari, etc..
Ma, dato che la perfezione non è di questo mondo, tutto sommato, in attesa di razionalizzare la materia, meglio l'O.B. di niente. Può darsi che qualche cliente di stabilimento balneare, magari mentre fa la fila per comprare un Coca al bar, dia un'occhiata al manifesto…