gommoni e gommonautiRegno di Nettuno

Gommopolemiche: Parchi, riserve marine. Il mare non è di tutti! Un parco tarallucci e vino?

Arifatece pagà

Se abolire la tassa di stazionamento significa questo....

Ischia e Procida, amen. Non è che sia la goccia che fa traboccare il vaso. Da tempo il vaso è colmo e trabocca, solo che noi non ce siamo accorti o vogliamo rimuovere il problema dalla nostra mente.

Gli ingredienti del diporto nautico sono due: mare (acque navigabili) e barca.

Una volta, quello che ci mancava era la barca. Ci sono voluti più di quarant'anni perché la nautica cosiddetta minore uscisse da uno stadio di sottosviluppo, anzi per la verità non è ancora uscita del tutto: è stato il miglioramento del tenore di vita che ha consentito una discreta crescita dei diportisti. Minore, carrellabile, sottopatente che sia, la nautica è sempre piuttosto costosa e, nonostante la sua crescita non tumultuosa, soffre di pesanti carenze strutturali (porti, rimessaggi, scivoli, etc.) che ne incrementano ancora i costi. Comunque, possiamo dire con sufficiente approssimazione che, volendo, l'ingrediente barca ce lo possiamo procurare.

Fortuna che il mare è libero e gratuito.
Magari!
Prendiamone atto:
grazie alla nostra distrazione (come cittadini, non solo come diportisti), il mare, almeno quello più gratificante per il diporto nautico, non è più disponibile.
Mi sembra che il paragone con il vecchietto che, dopo lungo inseguimento, raggiunge la bella figliola ma, a quel punto, non ricorda più il motivo della corsa, sia piuttosto calzante …
Il quadro delle zone dove non è più possibile navigare o si deve navigare col GPS differenziale per evitare zone verboten è troppo complesso. A questo punto è meglio cercare di farsi il quadro delle zone non vietate.
Fatelo, per favore, e poi domandatevi che ci fate col gommone. Come non condividere lo sfogo di Salvo (Gommone vietato)?

Per questo, da città diverse, socialmente differentiQualcuno ricorda la vecchia canzone Proposta dei Giganti?, facciamo sentire la nostra voce, come se fossimo dei cittadini titolari di diritti.

Ringrazio quanti scriveranno un'e-mail a Il Mattino di Napoli: più saranno e più probabilità ci saranno per una seria riflessione ed una più completa informazione che eviti "colpi di mano" nell'indifferenza dell'opinione pubblica, con la quale dovrebbero fare i conti anche le comunità locale chiamate a gestire il parco. O pensano di dover rispondere solo ai residenti nei comuni interessati, agli ambientalisti, agli appartenenti alle categorie dei lavoratori del mare?

OK, questa era la strada ideale, ora andiamo al pratico:
Se ci assumessimo l'onere di pagare, parco per parco, alla satrapia locale (invece che al vecchio odiato indistinto fisco statale), potremmo riscattare la nostra libertà?
Fatecelo sapere subito, ci metteremo d'accordo. Con un piccolo sovrapprezzo, magari, ce lo farete fare anche fare il bagno?

Gabriele Orsini ©

Historia (et geographia) magistra vitae:

Giulio Cesare conquistò la Gallia col sistema del "divide et impera".
La maggior parte del pesce consumato in Italia proviene dall'Estremo Oriente...