A leggere l'articolo apparso su Il Mattino di Napoli del 16 novembre 2001 (LA RISERVA NATURALE di MASSIMO ZIVELLI) nel sito de Il Mattino sulla costituzione dell'area marina protetta di Ischia e Procida, che partirà entro il gennaio 2002, sembrerebbe proprio di sì. Tutto bello, buono, equo e doveroso.
Gestione: Eureka! Hanno voce in capitolo i Comuni isolani (il Ministero dell'ambiente provvede solo a finanziare), sono rappresentate le categorie del mare (due delegati delle cooperative pescatori di Ischia e Procida) e gli ambientalisti.
Esigenza: "tutelare un ambiente marino e costiero preso letteralmente d'assalto non solo dal cemento selvaggio e dall'inquinamento fecale, ma anche da veri e propri saccheggi del fondale e delle sue risorse".
Soluzione: fascia A con divieto assoluto di tutto, fascia B con pesca ammessa in maniera controllata e fascia C dove si potrà pescare tutto l'anno e senza particolari limitazioni.
Ovvio: in tutte le aree (o ho capito male?) interdizione a natanti e mezzi da diporto che "con eliche, ancore e perdite di olii combustibili, specialmente d'estate rendono l'equilibrio ambientale marino ancora più precario".
Finalmente! Ci voleva tanto per arivare a questa soluzione geniale ed innovativa? Speriamo che si diffonda su tutte le coste passabili del Bel Paese, così la smettiamo di fare i fessi diportisti e ci dedichiamo a qualcosa di meno costoso e più gratificante.
Sembra proprio che siano tutti d'accordo. Anche i diportisti ed i pescasportivi? O del loro parere chissenefrega?
Forse, c'è chi non è convnto di questo strano sistema di tutela, che, quando va bene, riesce a salvare le esigenze ambientali e gli interessi economici, ma dimentica i diritti umani. Se tali esemplari esistono, possono tentare di spiegare le proprie ragioni alla redazione de Il Mattino via e-mail.
Gabriele Orsini ©
Parco marino "Regno di Nettuno" - Non tutti sono d'accordo Ci sono anche i diportisti ed i pescatori dilettanti! Arifatece pagà Un'occhiata alla Legge quadro sulle Aree protette