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Pregi e difetti dei propri gommoni

Lomac 420 smontabile e Mercury 400 XD

Rilevatore: Fausto
Gommone: Lomac 420 smontabile Pur essendo diventato proprietario da poco tempo di questo gommone penso di poter esprimere comunque un parere.
Il gommone è abbastanza datato (1986) e non so quali siano state le cure dei proprietari precedenti, tuttavia il tessuto non presenta particolare invecchiamento (anche grazie al colore nero particolarmente resistente agli UV), gli incollaggi strutturali sono ancora soddisfacenti, mentre le maniglie denunciano scollamenti significativi sugli spigoli, probabilmente per il fatto che il gommone viene rimessato e trasportato sgonfio e ben impacchettato. Il diametro dei tubolari è di 46 cm e forse un paio di cm in più non avrebbero guastato; la prua non si alza molto sul pelo dell'acqua e il battello resta abbastanza piatto in navigazione. lo spazio a bordo è discreto. Un tientibene a paternoster quasi continuo lungo tutti i tubolari, garantisce un discreto appiglio. Quattro maniglie esterne e quattro interne assicurano una ulteriore garanzia di trovare sempre qualcosa a cui attaccarsi. I remi sono alloggiati su quattro supporti a gancio all'interno dell'imbarcazione e sono sempre in ordine durante la navigazione.
Le valvole di gonfiaggio sono 3, una per ogni tubolare di poppa e una per la prua, e sono di buona qualità.
I fazzoletti in tessuto gommato che uniscono i tubolari allo specchio di poppa sono stati sicuramente oggetto di reincollaggi in corrispondenza del legno anche per la loro conformazione particolarmente facile al distacco.
Il paramezzale è in compensato marino multistrato con giunto smontabile al centro mediante quattro vitoni inox e due piastre di rinforzo anch'esse in acciaio. I legni del paiolo sono in compensato marino con rinforzi trasversali e si vanno ad incastrare tra il tubolare e il telo di carena, si sente la mancanza di longheroni laterali che uniscano i paioli in senso longitudinale, tant'è che la rigidità torsionale del battello lascia a desiderare.
La planata si raggiunge con estrema facilità e un motore da 20 HP risulta più che sufficiente con carico leggero.
Motore: Mercury 400 XD Motore; Mercury XD 400 cc bicilindrico monocarburatore del 1986, una struttura piuttosto massiccia, il gambo ed il piede potrebbero sicuramente sopportare 30-35 HP, ne risultano però penalizzati il peso e la maneggevolezza specialmente in fase di stivaggio nel baule, la deformabile carenatura della bacinella e la maniglia frontale non offrono, inoltre, un solido appiglio per la movimentazione.
Parecchie viti sotto la calandra sono in acciaio inox scadente e sono parecchio ossidate.
Il motore risulta molto sensibile alla regolazione della carburazione, si deve infatti partire al minimo in quanto l'invertitore è governato dalla manopola dell'acceleratore la quale nella prima parte della sua corsa innesta la marcia (avanti o indietro a seconda del senso di rotazione), quindi non si può accelerare in folle.
Molto buoni i consumi; si sente tuttavia che arrivati a fine corsa dell'acceleratore ci sarebbe ancora "fiato" per salire di giri, cosa impedita dal venturi del carburatore del 20 HP di piccole dimensioni (lo stesso gruppo termico viene prodotto anche in versione 25 HP).
La coppia è molto buona, e permette di raggiungere con facilità la planata, e di conservarla ad un regime di rotazione confortevole (carico umano circa 300 Kg).
Il motore sotto la calandra è particolarmente semplice, il gruppo carburatore-pompa benzina si smonta in un attimo consentendone una facile manutenzione.
La centralina elettronica che governa l'accensione ha dato problemi ed è stata sostituita recentemente con una spesa di circa 180 Euro, mentre le candele prescritte sul libretto di tipo a scarica superficiale non sono risultate idonee e sono state invece utilizzate le candele riportare dal catalogo Champion di tipo tradizionale (QL78YC) che hanno permesso un funzionamento regolare del motore.