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Disavventure pirotecniche di una povera moglie

Un ricordo di Flora, una situazione da risolvere solo battendo i pugni sul tavolo

Le nostre partenze per le sospirate vacanze, che io ricordi, sono state sempre precedute da giornate convulse che ogni volta mettevano in serio dubbio tutto il castello dei programmi fatti. E, al solito, dato che ciò accade a fine giugno ed io sono un po' libera, se non fosse per me...

Finora, qualunque fossero le difficoltà dell'ultimo minuto, sono sempre riuscita a risolverle. Anche quella dei razzi, seppure fu dura...

1986-87, l'anno preciso non lo ricordo. I razzi erano scaduti. Il Comandante (Gabriele) mi aveva ordinato di andarli a comprare in un'armeria del centro e di fare la denuncia al Commissariato. Lui, naturalmente, era troppo occupato.

Chi ben comincia: il parcheggio a poca distanza dal negozio! La sorte però mutò nel volgere di pochi minuti: quando chiesi i razzi il commesso mi rispose: "Mi dispiace, ma non glieli possiamo dare, deve essere autorizzata. Vada al Commissariato della sua zona e si faccia autorizzare".

Ritornai sui miei passi e, nei paraggi di casa, raggiunsi il Commissariato competente. Qui, un solerte poliziotto, molto gentilmente, mi spiegò che non era possibile avere un'autorizzazione per dei razzi che non erano già in mio possesso (almeno li avrebbe dovuto vedere). Fu irremovibile e, devo dire, tutto sommato, non gli potevo dare torto.

Altra traversata: stavolta il parcheggio fu molto più difficile e lontano. Nell'assolata calura di fine giugno, corsa verso il negozio: l'orario di chiusura si approssimava. Cercai stavolta di convincere il commesso, il quale fu assolutamente irremovibile. Però, forse il padrone, nel pomeriggio...

Rimasi in zona (parcheggio trovato non si lascia) fino all'ora di riapertura. Il padrone mi rilasciò la ricevuta dell'avvenuto pagamento con la descrizione degli item comprati (ma non ritirati).

Mi recai di nuovo al Commissariato e qui, con la la mia caparbietà, salii tutta la scala gerarchica. Ognuno affermava che era la prima che gli capitava una cosa simile... Finalmente, dopo discussioni interminabili e dopo tirato fuori ogni sorta di documento in mio possesso (ci mancavano le impronte digitali), come "eccezione eccezionale" rilasciatami a livello personale (premio della mia combattività?), ottenni un'autorizzazione in doppia copia a portare i razzi fuori dall'armeria.

Felice ritorno all'armeria. Qui, il padrone, per nulla impressionato dalla mia odissea, si prese una copia dell'autorizzazione e mi consegnò, senza ulteriori difficoltà, i razzi.

Riuscii addirittura a tornare a casa in tempo per preparare la cena.

Domanda di Gabriele: hai preso i razzi?

Risposta: sì (sospirando)

Commento: bene. Che c'è di buono per cena?

Flora

NB: da allora, per fortuna, il nodo si è sciolto. Varie volte abbiamo ricomprato i razzi senza soverchie difficoltà. Restano quelle per disfarsene.

Non siamo i soli ad avcer incontrato difficoltàL'esperienza razzi di Alessandro S.

soluzioni di smaltimento: sparo a Capodanno, sparo di giorno o consegna al cantiere (di rimessaggio) perché li smaltiscano, oppure?Razzi scaduti