L'alternativa allo scivolo ed al porto

Ovvero i rimessaggi "dinamici"

Coste piatte che per miglia non presentano un riparo, scivoli inesistenti, progetti per la costruzione di porti in qualche fiumiciattolo portati avanti dai nipoti di chi aveva avuto l'idea, senza oggettive speranze di vedere la luce entro l'attuale secolo, iniziative (fuori legge) di locali sopportate, almeno fino ad un certo punto, etc..

I diportisti di molte zone d'Italia sono purtroppo abituati a queste realtà. Troppe variabili, troppi interessi si accavallano; molte buone iniziative rimangono lettera morta, con evidente detrimento per lo sviluppo della nautica da diporto (e relativi posti di lavoro) e peggioramento di situazioni ambientali degradate e di cattivo uso del territorio. Non che le critiche contro la cementificazione delle coste non siano giuste, ma, alla fine, chi tira di qua, chi tira di là e non si combina niente... Come prevedibile, le recenti disposizioni regolamentari che hanno tentato negli ultimi tempi di facilitare la costruzione di porti turistici e cose, hanno dato risultati che ... ancora si vedono poco.

In questa carenza endemica, un'idea che richiede un minimo impegno di infrastrutture e, semplicemente, un corridoio d'accesso alla spiaggia non poteva che avere successo.

Un rimessaggio all'aperto, barche e gommoni poggiate sulle loro culle, pronte per essere messe a mare con gru fisse o mezzi mobili davanti all spiaggia. I pescatori in particolare apprezzano la disponibilità di una barca sempre pronta per uscite in mare, anche d'inverno. Qualche ora libera, buone condizioni meteo ed il gioco è fatto.