Ritorno alle origini Il gommone è nato per risolvere i problemi di stivaggio e trasporto di chi non poteva gestire una barca rigida - Una coproduzione con l'amico Sergio Sappiamo che la nascita ed il successo del gommone trae origine proprio da queste esigenze.
Il fatto che l'applicazione di una carena di materiale rigido (nel 95% vetroresina ma ci sono anche altre resine termoindurenti rinforzate, resine termoplastiche, nonchè l'allumino) dia luogo ad un'imbarcazione con caratteristiche pregevoli, ha provocato una rivoluzione della produzione, causa-effetto di un cambiamento dei gusti degli acquirenti.I cantieri storici hanno prima cominciato a fare i semirigidi, lasciando gli smontabili in seconda linea, per poi spesso addirittura abbandonarli. Molti nuovi entrati hanno impostato la loro produzione solo sui semirigidi. E' chiaro infatti che, per cantieri che già producono barche rigide, il passaggio a gommoni semirigidi non presenta grandi difficoltà.
Il semirigido è un'ottima imbarcazione sotto tanti punti di vista e molti gommonauti, attratti dalle superiori prestazioni, hanno fatto il salto risolvendo il trasporto con il carrello portabarca e rinunciando al rimessaggio in "cantina".
Non tutti però vogliono o possono farlo.
Per questo, ancora oggi, un certo numero di smontabili è presente sul mercato. Non si tratta di un settore agonizzante, ma l'impressione è che sia residuale e che riesca a sostenere e spingere idee innovative nel settore degli smontabili più di tanto. Stiamo parlando anche delle barche smontabili, di tutte le soluzioni che generano natanti "da movimento", per rispondere al desiderio di liberarsi dalla condizione bloccata di bagnante da spiaggia libera o da stabilimento (ombrellone, sdraio, rivista, mazzo di carte), o forse anche qualcosa di più.
L'amico Sergio, grazie alla cui sollecitazione ed attività di ricerca abbiamo potuto studiare la questione, è un rappresentante degli utenti che non accettano come inevitabile accettare la logica del gommone non smontabile e relativi oneri. Camperista, non vuole rinunciare all'agilità su terra, trasformando, con l'aggiunta di un carrello portabarca, i suoi spostamenti in quelli di un piccolo circo, ha poca voglia di dipendere da altri per scivoli, gru, etc., ma non vuole neppure rinunciare ad un mezzo decente in acqua.
Sergio cerca un mezzo sui quattro metri, leggero e trasportabile sul tetto del camper, motorizzabile con un 25 CV, con buone capacità marine, di facile maneggio, possibilmente da solo.
Credo che il mio problema sia comune a tutti coloro che abitano lontano dal mare e che non dispongono di adeguati spazi per il rimessaggio di un gommone con carrello e/o a coloro che per svariati motivi non desiderano trainare un gommone o infine a quelli che vogliono poter mettere in mare ovunque la propria imbarcazione senza dover cercare uno scivolo o una gru.
Resta a disposizione il tetto dell'auto, visto che anche uno smontabile con motore, nel caso si vada in ferie con qualche famigliare, finirebbe inevitabilmente per occupare troppo spazio a scapito dei bagagli.
Sul tetto dell'auto il peso massimo trasportabile è però limitato a 70/80 chili, per cui al massimo si può caricare un gommone di quattro metri con chiglia rigida in materiale ultra leggero tipo kevlar.
| |