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Ordine logico di preparazione invernale del gommone

Una guida da un amico molto competente

Da Stefano:

Pulizia carena

Lavaggio con idropulitrice facendo attenzione ai tubolari, è inutile sottoporre le giunture a stress perché esistono prodotti appositi a base acida non corrosiva.
Rimozione di eventuali "denti di cane" con acido dato a pennello.
Personalmente sono contrario all'uso di antivegetative, se non in condizioni estreme, è sufficiente munirsi di spugnetta verde e un bagno alla settimana lo dedichiamo al nostro gommone accarezzandone carena e tubolari.
Se invece abbiamo usato antivegetative, è obbligatorio, come si dice in gergo "scarenare" ogni anno, ovvero togliere l'antivegetativa vecchia e ridarla. (i costi salgono, i prodotti derivanti dalla raschiatura sono cancerogeni, è faticoso e va fatto in ambienti particolari.)

Preparazione motore

Ora che il gommone è pulito sotto e non corriamo il rischio di mandare residui di carena nelle prese d'acqua, ci dedichiamo al propulsore:
Se utilizzato in acqua salmastra, dobbiamo far girare il motore in acqua dolce. E' consigliabile l'uso delle cuffie o dei preposti attacchi, al posto del vecchio bidone pieno d'acqua, il concetto è simile a chi dice che la doccia è meglio del bagno, l'acqua si cambia e lo sporco va via (anche se il bagno è sicuramente più rilassante. Per quanto tempo deve girare? Dai 15 ai 20 minuti si ritiene corretto.
Ci siamo muniti di uno spray oleoso per invernaggi motore e dobbiamo aver tolto il filtro aria per raggiungere il o i carburatori, in modo tale che arrivato il momento di spegnere, togliamo l'alimentazione del carburante e facciamo compiere gli ultimi giri motore spruzzando contemporaneamente l'olio dai carburatori. Questi spray costituiscono una pellicola protettiva e idrorepellente all'interno delle camere di scoppio. Come ulteriore sicurezza toglieremo le candele e ripeteremo l'operazione dal foro candela, avvitando poi nuovamente le candele solo con le mani. (senza stringerle).
Laviamo tutto il motore con pennello e benzina, e controlliamo eventuali residui di sale in prossimità delle giunture (ad esempio intorno ai termostati), se le perdite sono consistenti dobbiamo ricordarci di far intervenire un meccanico per controllare i serraggi ed eventualmente cambiare le guarnizioni rovinate.
E' quindi la volta dei leveraggi interni (rinvii dell'acceleratore, anticipo, invertitore) che andranno prima puliti accuratamente e poi ingrassati, non utilizzare prodotti tipo CRC sbloccanti perché corrosivi delle parti in gomma ma solamente prodotti adeguati. (grassi bianchi o blu, ecc…).
I cavetti dei telecomandi vanno staccati, lavati e ingrassati. Converrà poi lasciarli sganciati per evitare inutili torsioni, è invece consigliabile chiuderli in un sacchetto di plastica, che manterrà meglio il grasso senza imbrattare tutto il motore.
Passiamo al piede, controlliamo che non vi siano colpi che hanno danneggiato pinna o altre parti elica compresa, ed eventualmente interveniamo. Attenzione alle eliche storte! Il gommone apparentemente funziona ma i danni indotti dalle vibrazioni rovinano cuscinetti e paraolii, quindi è meglio spendere 150.000 di elica che trovarsi con un invertitore da cambiare!.
Io consiglio di staccare completamente il piede, operazione abbastanza semplice e poi spiego perché.
Dobbiamo scaricare l'olio, ed è importante farlo a fine stagione, controllare la sua viscosità e la eventuale presenza di acqua, (si riconosce dalla schiuma) ci permette di capire se esiste infiltrazione attraverso l'asse dell'elica; questa eventuale riparazione andrà effettuata ora e non dopo 7 o 10 mesi di sosta, (fra l'altro in questo modo spendiamo i soldi in inverno e ci dimentichiamo di sommarli in estate odiando un po' questo amato gommone).
Ultima operazione sul piede, liberiamo la pompa (o girante) controlliamo l'elasticità delle pale in gomma e la sede dove ruota; se tutto è a posto lasciamo la girante libera senza rimontarla, eviteremo così l'indurimento e la deformazione dovuta al rimanere costretta per tanti mesi nella stessa posizione.
Ed ora occupiamoci delle virate, dopo il solito lavaggio ricordiamoci di ingrassare il canotto dove il motore gira, e se abbiamo il comodissimo power trim non lasciamolo sforzare facendogli sostenere il peso del motore; o sistemiamo una "zeppa" in legno fra specchio e gambo, oppure usiamo quei blocchi di sicurezza che si inseriscono a motore tirato su.
Sempre in tema di virate, è obbligatorio staccare il cavo timoneria, pulirlo, ingrassarlo, chiuderlo nella busta di plastica e ovviamente non rimontarlo. Il poverino quasi sempre è costretto a fare una curva di 90 gradi vicino alla poppa per inserirsi nel motore ed è lì che tende a consumarsi e rompersi. Se invece noi lo stendiamo e magari prima di rimontarlo lo facciamo ruotare di qualche grado, ne allunghiamo sensibilmente la vita.
Se invece abbiamo l'idroguida, ricordiamoci dell'olio e comunque controlliamo la formazione di depositi vicino ai dadi del canotto, ci conviene curare tutti i leveraggi esposti all'acqua.

Lavaggio gommone

Ora che abbiamo finito di sporcarci con olio e grasso è il caso di pensare allo scafo.
Ingredienti: secchio, spugna, tubo, straccio, pasta abrasiva leggera (622), crema per vetroresina e tanto tanto olio di gomito.
Lavare accuratamente tutto il gommone, la salsedine e il sole sono agenti molto potenti e invisibili che invecchiano precocemente il nostro battello.
Pulire le inevitabili sbavature di ruggine, provenienti dai sedicenti acciai inox, vorrei sapere perché le case costruttrici si ostinano a risparmiare usando il 304 al posto del 316 per particolari piccoli e poco costosi.
Utilizzate prodotti specifici ma se possibile meglio olio di gomito.
Sgomberare completamente il gommone, tanto i giubbetti se li lasciamo dentro si distruggono con l'umido, e allora laviamo e custodiamo le dotazioni in ambienti adatti.
Puliamo bene la cuscineria, e le famose chiusure lampo trattiamole con prodotti idrorepellenti, lo stesso vale per gli automatici di aggancio, se possibile le custodiremo in un luogo asciutto, altrimenti mettiamole in piedi nel gommone, evitiamo quindi la formazione di muffe da contatto.
Stesso trattamento ai sedili fissi, e attenzione fateli asciugare bene perché, e qui denuncio un altro brutto vizio dei costruttori, le parti in legno interne quasi per tutte le marche anche le più blasonate, sono in abete da quattro soldi e non in legno marino o comunque resistente all'acqua, tanto non si vedono! Ed hanno il difetto di marcire, le sedi delle viti non tengono più, e sarete costretti a farli rifare dal vostro tappezziere (e se il tappezziere è nautico vi costeranno un occhio della testa anche se l'unica differenza con un tappezziere normale è che dovrebbe! Usare punti metallici inox).
Tutti i gavoni vanno lasciati aperti o comunque semiaperti per permettere la circolazione dell'aria.
La o le batterie vanno staccate, non basta lo staccabatterie consiglio di toglierle completamente, e se il nostro elettrauto non ci manda a quel paese le lasciamo da lui, chiedendogli se ogni uno o due mesi le mette in carica lenta, ovviamente pagando (ma non più di 10.000 lire, altrimenti vi comprate un piccolo caricabatteria e lo fate da soli).

Ora potete coprire il vostro gommone con un telo (evitiamo la plastica) che possa proteggerlo e al tempo stesso farlo respirare, ricordate che è preferibile lasciarlo gonfio ma non in pressione, e al coperto o almeno all'ombra.

Siete stanchi??
Mica ve lo ha ordinato il dottore di comprarvi un gommone!
Comunque se siete anche ricchi, non fate nulla, ricompratevi il gommone ogni anno, o meglio affittatelo ogni estate e non avrete più nessun problema.

Stefano Talocci ©

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