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La modifica del touch trim 737

La massima di Ford "quel che non c'è non si rompe" è quanto mai da tener presente quando si va per mare!

Sul mio motore fuoribordo ad avviamento manuale e senza miscelatore automatico l'unica concessione alla innovazione tecnologica era il cosiddetto "touch trim". Il dispositivo consiste in un cilindro idraulico ermetico caricato con una miscela di olio e gas ad altissima pressione, aprendo un rubinettino i due vani del cilindro entrano in comunicazione e la pressione del gas agisce come una molla ed annulla il peso proprio del piede e ne consente l'innalzamento con un piccolissimo sforzo manuale o con una lievissima retromarcia. Una volta chiuso il rubinettino il piede si blocca nella posizione desiderata, consentendo una regolazione fine dell'inclinazione.

Tale dispositivo ha dato problemi: dapprima scaricandosi, poi il filo che comanda il rubinetino si è allungato e non apriva più a sufficienza, alla fine, il rubinettino si è definitivamente bloccato ed impediva qualsiasi movimento del piede; lascio immaginare con quale disagio. Il pezzo di ricambio non esiste o meglio si deve cambiare tutto il cilindro precaricato ad alta pressione: 500 euro! Prima di capitolare, tento la modifica "fai da te".

Decido di trasformare il tutto in un Trim manuale che consenta il solo bloccaggio nella posizione desiderata, senza che vi sia una pompa che provvede ad annullare il peso proprio del gambo.

Un amico abile nelle lavorazioni meccaniche provvede alla modifica della circuitazione interna del cilindro idraulico e mi ricava due attacchi, uno per la parte superiore e uno per la parte inferiore (quella che sopporta la pressione mentre il motore spinge). Presso una officina di apparecchiature oleodinamiche mi procuro i tubi di collegamento che portano ad un rubinetto vicino al sedile di guida; completa l'impianto un serbatoietto dell'olio, che serve per il caricamento e per accogliere il volume d'olio che compensa l'entrata dello stelo nel cilindro.

Il funzionamento dopo la modifica è il seguente: aprendo il rubinetto a sfera si consente il passaggio dell'olio dal vano superiore a quello inferiore e il gambo si può così alzare (con la forza di due robuste braccia), chiudendo, il gambo resta bloccato nella posizione desiderata (in quanto l'olio intrappolato nella parte inferiore del cilindro non può defluire da nessuna parte), aprendo un po' il rubinetto, il gambo scende col peso proprio fino a fine corsa o fino al punto idoneo alla navigazione. Sul piattello interno del cilindro una serie di sferette di "non ritorno"(di serie OMC ) fanno si che in presenza di un ostacolo sommerso il piede si possa alzare repentinamente senza grossi danni.

Il sistema è stato collaudato ed ha dato buoni risultati, anche se lo sforzo da applicare per sollevare il piede è notevole, un po' di aria intrappolata durante il caricamento fa sì che nelle retromarce più repentine il gambo si sollevi un poco, senza grossi fastidi.

Il prossimo anno (se la voglia ci sarà) provvederò ad installare una pompetta manuale, di quelle usate per alzare le cabine dei camion, la quale, a mo' di "cric", provvederà ad alzare il piede con un minimo sforzo.

Costo dell'operazione: una scatola di Mandorlato di Cologna Veneta per l'amico abile nelle lavorazioni meccaniche e 100.000 per tubi idraulici, rubinetto e olio.

Fausto