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In-out? (uso del power trim)

Regole Base, cose assolutamente da evitare, vantaggi, svantaggi ...

L'amico Pietro, dopo aver acquistato il suo primo gommone (amore a prima vista) e nell'attesa di poterlo provare (ha dovuto tirare un po' il collo prima di poterlo mettere in acqua), moriva dalla voglia di sapere come usare quell'accessorio misterioso che è il power-trim. Il risultato dei nostri scambi di e-mail.

Punti discussi (e chiariti?) sul power-trim

La regolazione dell'inclinazione del piede del motore

Tutti i fuoribordo prevedono una regolazione dell'inclinazione del motore rispetto allo specchio di poppa della barca cui vengono applicati. Lo scopo è di ottenere che la spinta dell'elica sia quanto più in linea possibile con la carena. E' logico infatti che, a parte un piccolo angolo nell'ambito del quale si può giocare, la spinta deve essere sostanzialmente nella direzione del moto.

La regolazione fissa, con 4-5 fori ed un'astina, sempre presente sui fuoribordo di potenze fino ad una quarantina di cavalli, viene integrata, sui più grossi, dal power- trim , che consente una regolazione dell'inclinazione anche durante il moto. In pratica il power-trim è costituito da uno o due pistoni azionati da una pompa idraulica che funzionano come dei martinetti. Il comandoSecondo l'Operation and Maintenance Manual del MARINER MAGNUM 4 di Piero il comando d'assetto/inclinazione è chiamato 'Assetto Motorizzato' di questo accessorio consente una regolazione fine dell'inclinazione del motore nell'ambito di un angolo piuttosto ristretto; la regolazione diviene invece piuttosto veloce quando si arriva a voler sollevare il motore fuori dall'acqua (funzione di tiltOltre la regolazione fine non si dovrebbe navigare, salvo, a basso numero di giri, in acque basse e sempre facendo attenzione che i fori delle prese d'acqua restino sommersi).

A cosa serve poter variare in navigazione l'inclinazione del motore?

1. per migliorare l'assetto del natante compensando eventuali cattive distribuzioni del peso a bordo;

2. per migliorare le prestazioni;

3. per ottenere l'assetto migliore per navigare in acque mosse.

Meglio sgombrare subito il campo da eccessive aspettative. La validità del power-trim per il primo uso è piuttosto limitata e sarebbe assolutamente sbagliato affidarsi ad esso per cercare di risolvere problemi di assetto derivanti da una sbagliata distribuzione dei pesi con esso. Per ridimensionare il tutto (anche il discorso del miglioramento di prestazioni) basta ricordarsi che, con la regolazione manuale, si trova di solito una ed una sola posizione con la quale l'assetto è soddisfacente e che è piuttosto raro che, anche in condizioni particolari (carico notevole, etc.), convenga cambiare la posizione dell'astina. Dunque, giocando con l'inclinazione del motore, si potrà compensare un po' un peso eccessivo a prua spingendo il piede un po' più in fuori (trim-out) o un'eccessiva leggerezza della prua tirando il piede verso lo specchio di poppa (trim-in), ma solo un po'. La soluzione vera è in una ridistribuzione più corretta dei pesi. Il miglioramento delle prestazioni c'è, incidendo su velocità massima, accelerazione e consumi. La possibilità di "alleggerire" la prua consente, infine, di affrontare meglio il mare mosso (per esempio, navigando con mare grosso di poppa, è opportuno per evitare di "infilarsi" nelle onde).

Velocità

In planata, con trim-out, la prua tende ad alzarsi e quindi si riduce la superficie bagnata (quella a contatto con la superficie dell'acqua) e quindi l'attrito, guadagnando qualcosa in velocitàSi può arrivare a 1-1,5 nodi in acqua calma. I limiti: delfinamento (il gommone fa "pendolo", con perno a poppa) e ventilazione (l'elica lavora troppo vicina alla superficie: aumeta il numero di giri e diminuisce la spinta)In effetti c'è un altro limite, che però si verifica raramente: alzando troppo il piede si uò avere surriscaldamento del motore se i fori delle prese dell'acqua di raffreddamento salgono sopra la superficie dell'acqua.. Quest'ultimo fenomeno può essere però molto pericoloso quando si naviga al massimo numero di giri: spingendo troppo in fuori, può bastare un nonnullaUna piccola onda, una leggera virata per innescare la ventilazione e quindi arrivare al fuorigiri.

Accelerazione

Il trim si può sfruttare per facilitare l'ingresso in planata, soprattutto con carichi elevati, ed ottenere una migliore accelerazione da fermoLa cosa non è che abbia una gran rilevanza sui gommoni, che vantano di solito un buon rapporto peso/potenza: in partenza, con un trim negativo, si tende ad abbassare la pruaQuando si passa dal dislocamento alla plananta, il motore alza una notevole onda (spreca potenza per farlo) dietro, tanto più alta quanto più il gommone si inclina sollevando la prua. Questo accade finchè la componente verticale della spinta del motore non riesce a sollevare la poppa, col risultato che tutto il gommone esce dall'acqua (planata). Lo spostamento di peso verso prua o il trim in dentro favoriscono questo sollevamento della poppa., quindi, raggiunta la planata, si aumenta progressivamente il trim fino a raggiungere l'assetto ottimale.

Consumi

Quando, mantenendo fisso il gas e con un impercettibileNB: un aumento percettibile significa ventilazione! incremento del numero di giri, si aumenta la velocità di un nodo, è chiaro che si percorrono più miglia con un litro!

Attenzione! 

Variando l'inclinazione del piede si manifesta torsione sul volante, che, se il volante non viene tenuto saldamente, può addirittura far perdere il controllo del natante, col fuoribordo che ruota liberamente e le intuibili conseguenze.

Conclusioni

Il power-trim è un dispositivo senz'altro utile per migliorare le prestazioni del proprio gommone (tuning) e non è difficile usarlo proficuamene, a patto di non esagerare con le pretese. In genere le variazioni di inclinazione nelle quali si opera in navigazione sono piuttosto piccole e non sarebbe male disporre dell'indicatore di trim (che visualizza l'inclinazione). Bellissima la funzione di tilt per tirare su il motore senza sforzo.

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