In questa rubrica vengono pubblicati

- le lettere di convocazione per incontri con rappresentanti delle ferrovie e degli enti locali, le sollecitazioni del Comitato Utenti

- i passati comunicati ufficiali redatti dal Comitato Utenti a seguito di riunioni con le ferrovie e gli enti locali

- proposte circa il miglioramento della ferrovia e dei trasporti pubblici (ma non proposte sul traffico veicolare, questi vanno meglio su un sito automobilistico): come interventi di persone singole essi non rispecchiano necessariamente la posizione del comitato

- storia della ferrovia

nuovi contributi sono sempre graditi. Scrivete a metro@tiscalinet.it o mandate un fax al 0699809428


COMUNICATI UFFICIALI DEL COMITATO

Comunicato del 11 marzo 1995, COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO DELLA FERROVIA CIVITAVECCHIA-ORTE

Comunicato del 2 aprile 1995, opposizione alla chiusura S.Pietro - La Storta per tre anni

Comunicato del 5 maggio 1995, elettrificazione fino a Viterbo

Comunicato del 6 maggio 1995, opposizione alla chiusura temporanea S.Pietro - Monte Mario

Comunicato del 25 maggio 1995, solidarietà con il comitato Civitavecchia-Capranica-Orte

Comunicato del 21 giugno 1995, chiarimenti su varianti al progetto del raddoppio tratto ferroviario Roma S. Pietro - La Storta Formello

Comunicato del 14 aprile 1996, proposte alternative ad un'interruzione temporanea dell'esercizio ferroviario

Comunicato del 26 febraio 1997, indagine conoscitiva per alternative chiusura tratto ferroviario S. Pietro - M. Mario

Comunicato del 10 aprile 1997, chiarimenti circa la sospensione del servizio ed eventuali alternative di trasporto

Comunicato del 24 gennaio 1998, assemblea presso il comune di Bracciano

Comunicato del 15 marzo 1999, orari per la ripresa del servizio

Comunicato del 12 luglio 1999, lettera aperta, le FS abbandonano l'utenza

Comunicato del 2 agosto 1999, le FS abbandonano l'utenza? - le FS rispondono di no.

Proposta sull'integrazione dei servizi locali nell'abbonamento metrebus

Comitato per la difesa e lo sviluppo della ferrovia Civitavecchia - Orte, Comunicato del 11 dicembre 1999

Comunicato del 5 gennaio 2000, in relazione al nuovo orario del 29-12-1999

Comunicato riunione del 14-3-2000, date riapertura S. Pietro, treni diretti

Comunicato riunione del 17-1-2001, protesta contro lo smantellamento delle stazioni di incrocio


PROPOSTE

proposta sulla stazione di Bracciano


STORIA

Ferrovia Roma-Capranica-Viterbo


COMUNICATO del 2-4-1995

Ringraziamo, innanzitutto, tutti gli utenti e pendolari che con il loro modesto apporto economico hanno permesso al Comitato di essere presente presso Enti ed Istituzioni ed aver potuto raggiungere lo scopo primario della NON CHIUSURA della linea nella tratta La Storta Formello - Roma S. Pietro, per tre anni, interessata ai prossimi lavori di raddoppio ed elettrificazione.

Pertanto, dopo questo importante obbiettivo raggiunto, è ora indispensabile puntare tutte le nostre forze per ottenere, dalla Regione Lazio, la delibera sullo stanziamento dei fondi necessari per l'elettrificazione della tratta La Storta Formello - Viterbo per ottimizzare l'intera linea ferroviaria e scongiurare la sua interruzione alle porte del Comune di Roma.

Tutto questo è stato discusso durante l'Assemblea Ordinaria del Comitato che si è tenuta presso l'Aula Consiliare dell'Università Agraria di Bracciano il giorno 2 Aprile c.a. alle ore 10,00.

Nel corso dell'Assemblea è emersa la necessità di apportare delle variazioni e integrazioni allo Statuto con relative modifiche ad alcuni articoli aggiungendone dei nuovi in quanto gli scopi che si proponeva il Comitato, per alcuni sono stati superati dagli accordi raggiunti con la Regione Lazio, il Comune di Roma e le F.S. SpA e di altri è venuta meno la loro funzionalità a seguito dell'entrata in vigore del trasporto integrato (Metrebus). Inoltre, si è ritenuto necessario riorganizzare gli organi rappresentativi, sulla base dell'Art. 3 dello Statuto, e pertanto, sulla base dell'Art. 17 dello Statuto, si è provveduto con votazione unanime, alla sua revisione.

Sono stati eletti, da parte della Segreteria immediatamente riunita dopo la chiusura dell'Assemblea, il Presidente ed il Segretario del Comitato.

Punto qualificante della riunione è stata l'illustrazione ai presenti dei progetti dei lavori concessaci dall'Assessorato alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma.

Prima, durante e dopo i lavori sono stati consegnati i nuovi tesserini di adesione per l'anno 1995, rinnovando l'appello a chi ancora non avesse ottemperato a rivolgersi presso i rappresentanti del Comitato facenti parte della Segreteria oppure recandosi presso la Sede sita in Via G. Tamburri, 6 a Bracciano (di fronte alla Pretura) nei locali della Camera del Lavoro aperta tutti i Martedì dalle ore 19,15 alle ore 20,30.

UTENTI E PENDOLARI,

SE LA LINEA FERROVIARIA ROMA-CAPRANICA-VITERBO NON E' STATA CHIUSA E' GRAZIE AL COMITATO (ACCORDO CON LA REGIONE LAZIO DEL 18 MAGGIO 1994)

SE LA LINEA FERROVIARIA NEL TRATTO ROMA S. PIETRO - LA STORTA FORMELLO A SEGUITO DEI LAVORI CHE INIZIERANNO ALLA FINE DI GIUGNO P.V. - SARA' CHIUSA SOLO NEI MESI ESTIVI DEL 1996 E 1997 - E' GRAZIE AL COMITATO (COME DA DOCUMENTO DELLE F.S. SpA DEL 10 MARZO 1995)

QUALSIASI ALTRA VOCE DIFFERENTE DA QUANTO SOPRA

E' PURA SPECULAZIONE


Comunicato del 5-5-1995

Bracciano, 5 Maggio 1995

A tutti i Presidenti e Assessori ai Trasporti e Ambiente del/la

COMUNE DI ROMA
PROVINCIA DI ROMA
PROVINCIA DI VITERBO
REGIONE LAZIO

Ai DIRIGENTI Trasporto Locale Lazio delle Ferrovie dello Stato SpA

Ai DIRIGENTI del servizio METREBUS

A tutti i Sindaci e Assessori/Delegati ai Trasporti dei Comuni attraversati dalla linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo

C O M U N I C A Z I O N E

Il giorno 2 Aprile c.a. alle ore 10,00 presso l'Aula Consiliare dell'Università Agraria di Bracciano si è tenuta l'Assemblea Ordinaria del Comitato per rinnovare le cariche sociali ed illustrare agli utenti e pendolari della linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo le ultime iniziative che il Comitato intende portare all'attenzione degli Amministratori Comunali/Provinciali/Regionali e del servizio trasporti (F.S. SpA e METREBUS) in merito ai prossimi lavori che interesseranno la linea ferroviaria (raddoppio ed elettrificazione del tratto Roma S. Pietro - La Storta Formello) in special modo l'elettrificazione del rimanente tratto fino a Viterbo.

Durante i lavori è emersa la necessità di apportare delle variazioni e integrazioni allo Statuto con relative modifiche ad alcuni articoli aggiungendone dei nuovi in quanto gli scopi che si proponeva il Comitato, per alcuni sono stati superati dagli accordi raggiunti con la Regione Lazio, il Comune di Roma e le F.S. SpA e di altri è venuta meno la loro funzionalità a seguito dell'entrata in vigore del trasporto integrato (METREBUS). Inoltre, si è ritenuto necessario riorganizzare gli organi rappresentativi, sulla base dell'Art. 3 dello Statuto, e pertanto, sulla base dell'Art. 17 dello Statuto, si è provveduto con votazione unanime, alla sua revisione.

Sono stati eletti, da parte della Segreteria immediatamente riunita dopo la chiusura dell'Assemblea, il Presidente nella figura del Sig. Attilio TEDESCHI ed il Segretario nella figura del Sig. Pierfrancesco PAVONI.

Prima, durante e dopo i lavori sono stati consegnati i nuovi tesserini di adesione per l'anno 1995.


Comunicato del 6 maggio 1998

All'Assessore alle Opere, Reti di Servizio e Mobilità della Regione Lazio
Dott. Michele META
Via Capitan Bavastro, 108
00154 R O M A

Ai Sindaci dei Comuni di:
ANGUILLARA SABAZIA
BRACCIANO
MANZIANA

Al Direttore del Trasporto Locale Lazio delle F.S. SpA
Ing. Franco MARZIOLI
Via G. da Castelbolognese, 32
00153 R O M A

OGGETTO: Valutazioni sull'Accordo di Programma sottoscritto dalle istituzioni pubbliche in indirizzo (eccetto le Amministrazioni Comunali).

In merito all'Accordo di cui all'oggetto, questo Comitato esprime severe riserve sulle future conseguenze che potrebbero derivare dalla chiusura del tratto ferroviario M. Mario - S. Pietro sui lavori che interesseranno la linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo.

Le parziali assicurazioni fornite in merito alle alternative che l'Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma ha fornito a questo Comitato ha tutt'oggi lasciano dei forti dubbi sulla loro realizzazione non prendendo in esame quanto il Comitato ha presentato verbalmente che per iscritto e per questo non avendo avuto ancora una risposta su quanto proposto.

Il raddoppio del binario nel tratto La Storta Formello - Cesano di Roma non comporterà quel miglioramento che sembrava cosa fatta nel precedente Protocollo d'Intesa che prevedeva il raddoppio fino a Bracciano. Questo provocherà forti intasamenti alle porte di Roma annullando i benefici ottenuti con la costruzione della Metropolitana di superficie attestata nel perimetro urbano.

Anche la non contemporaneità dei lavori di elettrificazione dell'intera linea comporterà notevoli disagi agli utenti e pendolari che si vedranno costretti a pagare l'ennesimo "pedaggio" per entrare/uscire a/da Roma. Tutto questo potrebbe essere evitato facendo eseguire i lavori sopradetti in contemporanea in modo che alla fine del 1998 la linea ferroviaria sia inaugurata interamente senza ulteriori rinvii.

Queste semplici riflessioni sull'Accordo in oggetto porteranno il Comitato ha organizzare incontri con le Amministrazioni Locali per sensibilizzare del problema chi ci amministra, nonchè cercare di modificare quanto sottoscritto dalle Istituzioni pubbliche per il bene comune della città di Roma e conseguentemente per la salute dei cittadini che vivono quotidianamente sulla propria pelle le disfunzioni sociali causate da un errata valutazione dei problemi reali.


Comunicato del 25 maggio 1995

AL SINDACO DEL
COMUNE DI RONCIGLIONE
Dott. Capaldi
01037 RONCIGLIONE (Viterbo)
AL COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO DELLA CIVITAVECCHIA - ORTE
Via delle Vigne, 10
01037 RONCIGLIONE (Viterbo)

Questo Comitato, nella figura dei rappresentanti la Segreteria, esprime la piena solidarietà al Comitato in indirizzo per la proficua lotta in difesa della riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia-Orte, nodo importantissimo per il futuro collegamento con la sponda orientale del centro d'Italia e in special modo l'approdo verso il mare Adriatico e la garanzia del collegamento con il nord Italia riaprendo la direttissima via Orte con le principali città del Nord.

Si ribadisce, ancora una volta, la nostra completa disponibilità a collaborare con tutte le realtà sociali, amministrative, associative atte a svolgere un lavoro utile a raggiungere gli obbiettivi di ripristino della linea in questione collegandola con l'elettrificazione totale della Roma Tib.-Capranica Sutri-Viterbo P.F. che questo Comitato persegue dalla sua creazione.

Certi che gli obbiettivi suesposti siano raggiunti, sollecitiamo un Suo intervento presso la Provincia di Viterbo per il rilancio del trasporto ferroviario, più confortevole per l'utente, più economico per la collettività.


Comunicato del 21 giugno 1995

Bracciano, 21 Giugno 1995
All'Assessore alla Mobilità del Comune di Roma
Arch. Ciccone
Via Capitan Bavastro, 94
00100 ROMA

e, per conoscenza:
All'Assessore ai TrasportiAl Direttore del Comparto Trasporto
della Regione LazioLocale LAZIO delle F.S. SpA
Dott. Pietro VitelliIng. L. Gubbiotti
Via R. R. Garibaldi, 7Via G. da Castel Bolognese, 32
00145 ROMA00153 ROMA

All'Assessore alla Viabilità Al Presidente della XIX Circoscrizione
Trasporti ed Assetto del Territorio del Comune di Roma
Prof. U. De Martino, Dott.ssa A. Vicari
Via IV Novembre, 119/aVia M. Battistini, 464
00187 ROMA00167 ROMA

OGGETTO:Incontro urgente per chiarimenti su varianti apportate al progetto per raddoppio tratto ferroviario Roma S. Pietro - La Storta Formello.

Pur essendo firmatari di un accordo con il Comune di Roma, Regione Lazio e F.S. SpA stipulato in data 18 Maggio 1994 presso l'Aula degli Etruschi della Regione Lazio, apprendiamo dalla stampa circoscrizionale che sin dal 13 Maggio c.a., su pressione del neo Comitato frontista della Balduina e cittadini di Torrevecchia, sono state apportate delle varianti al progetto per il raddoppio della tratta ferroviaria in oggetto.

Tale variante, accettata dall'Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma, porterebbe ad una modifica dell'accordo il quale prevede, durante il periodo estivo, una chiusura temporanea di 2 - 3 mesi per gli anni 1996 / 1997.

La nuova progettazione, stando alla stampa, stravolgerebbe l'accordo prevedendo una chiusura di un anno.

Alla luce di quanto sopra a difesa dei diritti degli utenti e pendolari, prima di procedere a forme di lotta, si chiede urgentemente un incontro presso l'Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma entro e non oltre il 30 Giugno p.v..

Si prega confermare via fax.


Comunicato del 14 aprile 1996

Verbale dell'Assemblea svoltasi il 14/4/1996 nella Sala riunioni dell'Università Agraria di Bracciano

L'assemblea convocata dalla segreteria del Comitato Utenti e Pendolari della linea FS Roma-Capranica-Viterbo, ha inizio con l'introduzione del Segretario Sig. Pierfrancesco Pavoni. L'ordine del giorno comprende la discussione dei problemi inerenti all'imminente inizio dei lavori per il raddoppio e l'elettrificazione del tratto S.Pietro La Storta e l'illustrazione del bilancio del Comitato relativo all'anno 1995.

Viene illustrata all'assemblea degli utenti l'attività svolta dal Comitato negli ultimi mesi con particolare riferimento alle diverse riunioni nelle quali il Comitato si è confrontato con FS, Regione Lazio e Comune di Roma sui temi e le problematiche attinenti alla linea Roma Viterbo. Il Segretario del Comitato ha altresì spiegato quali sono state le motivazioni che hanno indotto i suddetti soggetti a disattendere gli accordi precedentemente sottoscritti sulla base dei quali si prevedeva solo un interruzione temporanea dell'esercizio, per l'esecuzione dei lavori, da effettuarsi preferibilmente nei mesi estivi.

L'impossibilità a rispettare l'accordo è fondamentalmente dovuta al mutare di alcune condizioni di base previste nell'accordo che hanno imposto, anche in virtù delle preoccupazioni espresse dai Comitati di Quartiere della zona Balduina-Monte Mario in tema di impatto ambientale, ad una rivisitazione del progetto con definizione di una variante che prevedesse l'interramento della linea nel tratto compreso tra le stazioni di S.Pietro e Monte Mario.

Il Segretario ha concluso il suo intervento introduttivo sottolineando il calo di interesse manifestato negli ultimi mesi dagli Utenti e Pendolari verso le attività svolte dal Comitato e soprattutto verso le problematiche inerenti alla chiusura della linea. Solo con un Comitato che può contare su una solida base, si possono raggiungere gli obiettivi posti a base dell'attività del Comitato. Mancando tale essenziale apporto, si perde potere contrattuale e conseguentemente credibilità nel confronto con la controparte. Gli iscritti, quindi, devono in questo momento essere più collaborativi offrendo il proprio aiuto al fine di estendere e potenziare le attività svolte dallo stesso Comitato.

Terminato l'intervento del Segretario Pavoni prende la parola il Sig. Bartolomeo Rossi della Segreteria per illustrare il rendiconto finanziario relativo alla gestione dell'anno 1995, del Comitato. Dopo aver elencato spese e ricavi della gestione finanziaria 1995, egli sottopone a votazione il rendiconto finanziario. L'Assemblea lo approva all'unanimità.

Approvato il bilancio, la parola passa al Presidente del Comitato Attilio Tedeschi. Egli si ricollega a quanto già detto precedentemente dal Segretario sottolineando nuovamente il calo di interesse dell'utenza iscritta al Comitato nei riguardi dei problemi connessi alla chiusura della linea. L'attenzione viene nuovamente posta sulla variante di interramento della linea e sulle misure alternative da adottare per by-passare il tratto di linea interrotto. Tedeschi ribadisce che a tutt'oggi tali misure sono ancora allo studio e che pertanto non risulta ancora possibile fornire all'utenza informazioni più precise e dettagliate in merito. Stesse difficoltà si incontrano per la data di chiusura del tratto di linea interessato ai lavori. In un primo tempo da notizie raccolte dal Comitato in occasione di riunioni tenutesi con FS e Regione Lazio, la data di inizio lavori, secondo l'ipotesi più accreditata, veniva a collocarsi intorno ai mesi di aprile/maggio 1996 con chiusura del tratto interessato dai lavori verso ottobre-novembre sempre di quest'anno. Siamo già a maggio e i lavori non sono ancora iniziati..... Il Presidente spiega inoltre che l'assemblea del Comitato è stata posticipata ad Aprile nella speranza di ricevere da parte di FS e Regione Lazio nuova documentazione che consentisse di dare all'utenza un'informativa più aggiornata riguardo alla situazione in atto. A tutt'oggi, il Comitato non dispone ancora di questo materiale. Tuttavia lo stesso Comitato, ha preso parte nel frattempo alla Conferenza regionale sui trasporti tenutasi a Ciampino e alla Conferenza provinciale dei trasporti della Provincia di Viterbo tenutasi ad Orte, con l'obiettivo di ricavare per altra via, informazioni che potessero completare il quadro programmatico, per altro già in parte noto, e notizie più aggiornate riguardanti l'imminente inizio dei lavori nel tratto S.Pietro-La Storta.

A conclusione del suo intervento, il Presidente richiama l'attenzione dei presenti su alcuni problemi già discussi con gli organi competenti:

l'incompatibilità tra il livello di servizio offerto all'utenza durante l'esecuzione dei lavori e la tariffa richiesta dall'amministrazione;

la necessità di contenere i tempi di sospensione dell'esercizio per l'esecuzione dei lavori sulla tratta S.Pietro Monte Mario entro i previsti 12 mesi. Vi è da sottolineare che tale termine era stato già fissato in occasione dell'incontro del 21/11/1995 con l'Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma e il Capo Gabinetto dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio;

la contestualità tra i lavori di raddoppio ed elettrificazione della tratta S.Pietro La Storta e i lavori di elettrificazione sulla rimanente tratta a semplice binario La Storta Viterbo. In tal senso occorre ribadire che eventuali ritardi nel completamento dell'elettrificazione di tale tratta rispetto alla data di apertura al traffico della nuova tratta urbana introdurranno distorsioni nell'esercizio quali indesiderate rotture di carico in corrispondenza della stazione di La Storta (qualora si preveda l'utilizzazione dell'attuale materiale rotabile nella tratta a singolo binario non elettrificata e del nuovo materiale rotabile a trazione elettrica sulla nuova tratta urbana) oppure l'inserimento sulla tratta urbana, in promiscuo con i nuovi elettrotreni, dell'attuale materiale a trazione diesel con ripercussioni negative per il corretto esercizio sulla linea.

Per quanto attiene al primo punto in particolare il Presidente ribadisce che l'interruzione del servizio, sia pure si spera per periodi limitati, determinerà un disagio nell'utenza per il quale, a tutt'oggi non è stata proposta nessuna misura compensativa. In sostanza a fronte di una dilatazione dei tempi di percorrenza a seguito dell'attivazione dei servizi sostitutivi, verrà richiesto all'utenza lo stesso esborso monetario.

Tedeschi ribadisce che tale incongruenza sarà oggetto di una verifica, nelle sedi opportune, con gli Enti competenti.

Terminato l'intervento del Presidente Tedeschi prende la parola l'Ing. Desalvo per chiarire la sua posizione in merito alle problematiche inerenti all'imminente chiusura del tratto S.Pietro Monte Mario. Desalvo spiega che esiste una possibilità concreta per impedire la chiusura che, in considerazione della recente approvazione della variante di interramento nel tratto S.Pietro-Monte Mario, risulterebbe, per le tecniche di scavo impiegate, definitiva e non compatibile con le ipotizzate interruzioni temporanee dell'esercizio.

La realizzazione di una galleria artificiale (superficiale), comporta, l'interruzione definitiva della linea nel tratto interessato che può protrarsi ben oltre il termine temporale ipotizzato (fine del 1998). Sarebbe preferibile ripiegare su una galleria "profonda" da realizzare tramite le tecniche di scavo proprie di una galleria per metropolitana (utilizzando cioè macchine a scudo provviste di teste fresanti). Data la profondità a cui avviene lo scavo, l'esecuzione dei lavori avverrebbe senza che si producano, se non per tratti limitati, interferenze con le attività che avvengono in superficie. La continuità di esercizio sarebbe pertanto garantita per l'intero periodo dei lavori e l'utilizzazione di tale metodologia costruttiva non determinerebbe, alcuna controindicazione ne sul versante dei costi ne su quello delle problematiche tecniche.

Per quanto attiene ai costi in particolare, la possibilità di non adottare le sagome limite internazionali, determinerebbe una consistente riduzione dei costi tale da portare i costi dell'opera su livelli comparabili se non inferiori a quelli propri della soluzione in galleria artificiale.

L'Ing Desalvo, dopo aver chiarito il suo parere "tecnico", ribadisce che, nel periodo in cui faceva parte della segreteria del Comitato, era già in contatto con alcuni Dirigenti tecnici FS per la discussione dei problemi relativi alla chiusura della linea e per un approvazione di massima delle sue proposte. Il sopraggiungere dell'accordo con il quale si fissavano i termini dell'interruzione temporanea dell'esercizio costringeva il Desalvo a rassegnare le sue dimissioni essendo in totale disaccordo con la linea operativa intrapresa dalla Segreteria del Comitato.

Tenuto conto, sostiene l'Ing Desalvo, che le FS non sono mai riuscite a mantenere le loro promesse riguardo ai previsti tempi di interruzione della linea, il Comitato dovrà adoperarsi per un azione più incisiva che spinga le FS a studiare una soluzione di intervento più radicale che eviti l'interruzione definitiva della linea.

L'Ing. Desalvo conclude il suo intervento appuntando la sua attenzione sul previsto intervento di elettrificazione della tratta a semplice binario La Storta Viterbo. L'elettrificazione precluderebbe definitivamente qualunque intervento di raddoppio in quanto tecnicamente incompatibile (per la presenza dei pali della linea di alimentazione aerea), con un eventuale allargamento della sede ferroviaria.

In risposta all'intervento dell'Ing. Desalvo prende nuovamente la parola il Presidente Tedeschi ribadendo che l'accordo raggiunto con Regione Lazio, Comune di Roma e FS in base al quale veniva prevista un'interruzione dell'esercizio della durata massima di tre mesi (da collocarsi preferibilmente nei mesi estivi in coincidenza con la sospensione dell'attività scolastica), non avrebbe comportato, eccessivi disagi all'utenza.

Il risultato è stato giudicato più che positivo soprattutto in considerazione del fatto che inizialmente, ancor prima che nascesse questo Comitato, era stata prevista dalle FS la completa chiusura della tratta interessata dai lavori (senza possibilità di mantenere l'esercizio) per un periodo ben più lungo non inferiore ai tre anni.

Purtroppo è stata successivamente approvata la Variante di interramento del tratto di linea tra S.Pietro e La Storta che determinerà la chiusura della linea per un periodo che, ci viene assicurato, non supererà i 12 mesi.

Dopo ulteriori interventi di chiarimento in risposta all'Ing. Desalvo da parte di Rossi e Titocci, prende la parola l'Ing. Roberto Gigli della Segreteria del Comitato.

L'Ing. Gigli risponde alle tesi sostenute dall'Ing. Desalvo, sostenendo che difficilmente si riesce a valutare la fattibilità tecnica di un intervento così come proposto dall'Ing. Desalvo senza che sia disponibile una documentazione progettuale di base dalla quale si evincano almeno gli elementi fondamentali del progetto.

L'Ing. Gigli ribadisce che più volte il Comitato ha inoltrato richiesta alle FS, sia verbale che per iscritto, della documentazione progettuale di base ottenendo in risposta solo dichiarazioni d'intenti e niente più. Inoltre, difficilmente si riesce a credere che lo stesso Ing. Desalvo fosse sul punto di entrare a conoscenza dei particolari progettuali in un momento in cui tra l'altro le FS non davano segni di collaborazione con il Comitato.

In ogni caso è altresì difficile credere che la soluzione prospettata dall'Ing. Desalvo comporti costi minori rispetto a quelli propri della soluzione in galleria artificiale, nonostante il fatto che, come giustamente rilevato dall'Ing. Desalvo, il previsto modello d'esercizio autorizzi ad ipotizzare l'adozione di una sagoma limite ridotta idonea per la circolazione di elettrotreni leggeri.

Inoltre, l'Ing. Gigli ribadisce che nel momento in cui siamo, alla vigilia dell'inizio dei lavori, proporre alle FS soluzioni di intervento diverse da quelle già studiate rischierebbe di incrinare i già delicati rapporti tra codesto Comitato e le FS con conseguenze gravissime per il prosieguo dell'attività dello stesso Comitato e con il pericolo di conseguire un ulteriore slittamento dell'inizio lavori tale da determinare il mancato rispetto degli accordi riguardanti il periodo di interruzione dell'esercizio.

Terminato l'intervento dell'Ing. Gigli viene aperto il dibattito con gli utenti. Da più parti viene rivolto l'invito all'Ing. Desalvo a riprendere la collaborazione con la Segreteria del Comitato. In un intervento viene sottolineato che l'azione del Comitato si deve limitare, oggi al controllo dell'attività progettuale svolta dalle FS (sempre che queste collaborino), e, durante i lavori, alla verifica della tempistica dei lavori, secondo quanto previsto nel cronogramma dei lavori, e delle misure alternative adottate per mitigare gli effetti derivanti dalla chiusura. della linea.

E' impensabile pensare in questo momento ad una rivisitazione del progetto che tra l'altro non rientra nei compiti propri del Comitato.

Sono state inoltre rivolte alla Segreteria altre domande in merito alla possibilità di sostituire, già oggi, l'attuale materiale rotabile a trazione diesel ritenuto fonte non trascurabile di inquinamento atmosferico, alle misure alternative che verranno intraprese a seguito della chiusura del tratto S.Pietro Monte Mario e degli orientamenti emersi nella Conferenza sul Sistema dei Trasporti della Provincia di Viterbo.

Per quanto riguarda la sostituzione dell'attuale materiale rotabile il problema non si pone in quanto essa risulterà contestuale all'elettrificazione della linea. Per quanto attiene alle misure alternative da adottare a seguito della chiusura del suddetto tratto, è stata già data risposta evidenziando che le soluzioni sono prevedibilmente ancora allo studio per difficoltà oggettive incontrate nell'organizzazione dei servizi sostitutivi. Ciò lascia supporre che sussistono ancora margini sufficienti per proporre a chi di dovere altre alternative.

In merito alla Conferenza tenutasi ad Orte e avente per oggetto il futuro del sistema dei trasporti del bacino viterbese, il Segretario Pavoni ha sottolineato che in materia la Provincia di Viterbo ha indicato obiettivi che sembrano in contraddizione tra di loro: da una parte essa propone il potenziamento del sistema ferroviario della provincia con in primo luogo il raddoppio ed elettrificazione dell'intera linea Roma-Capranica-Viterbo, dall'altra pone come obiettivo fondamentale il potenziamento ed ammodernamento dei tre assi viari principali della provincia, la S.S. 2 Cassia, la trasversale Orte Viterbo Civitavecchia e la S.S. 1 Aurelia.

A conclusione dell'Assemblea la Segreteria del Comitato rende noto il proposito di voler indire una Conferenza alla quale verranno invitati i Sindaci dei Comuni ricadenti nel bacino di traffico della linea. Obiettivo del Comitato è promuovere un'azione con la quale sensibilizzare i Sindaci riguardo ai problemi inerenti alla chiusura della linea e alle conseguenti ripercussioni sull'utenza.


Aggiornamento sui lavori in corso per il raddoppio del binario da S. Pietro a Cesano e l’elettrificazione fino a Viterbo

Il comitato Utenti e Pendolari ha chiesto e ottenuto una riunione presso l’assessorato OO.RR.SS.M. della Regione Lazio il 13/07/1998 per fare il punto sulla situazione dei lavori di raddoppio ed elettrificazione della linea Roma Capranica Viterbo.

Erano presenti, oltre al rappresentanti del Comitato il Sig. Titocci e il Sig. Pavoni, per la Regione, il Sig. Spadavecchia collaboratore dell’assessore Meta, per le FS l’Ing. Pacelli direttore dei lavori in corso, il quale ci ha aggiornato sull’andamento degli stessi.

Malgrado gli imprevisti incontrati (d'altronde prevedibili in un opera cosi grande), i previsti tempi di consegna saranno rispettati:

1) A Settembre 1999, con l’entrata in vigore dell'orario invernale, sarà aperto il tratto raddoppiato fino a La Storta, un binario unico fino a Cesano e 1'elettrificazione completa da S. Pietro a Viterbo

2) Alla data del 31/12/1999 sarà consegnato anche il raddoppio fino a Cesano

Almeno inizialmente, l'apertura del raddoppio non potrà garantire ai treni che da Cesano termineranno a Ostiense la frequentazione prevista di 7-8 minuti; il cadenzamento tra i convogli sarà almeno pari al doppio, perché in quella data non saranno ancora terminati i lavori della terza galleria fra la stazione di S. Pietro e Trastevere. Quest'ultima opera aumenterà cosi il numero dei binari a quattro permettendo la frequentazione programmata. L'ultimazione della galleria in questione è prevista a luglio del 2001, perché il lavori proseguiranno anche durante il giubileo.

E’ stato ribadito l'impegno, come da programma sottoscritto tra FS e Regione, di portare avanti lo studio e la progettazione per il raddoppio del binario fino a Bracciano; il cosiddetto passante dei laghi (cosi chiamato perché dovrà collegare il lago di Bracciano con il lago di Albano) rimarrà comunque incompleto fino al termine del predetto raddoppio. Resta comunque il problema del reperimento dei fondi che dovranno consentire la realizzazione: non Si potranno certo utilizzare più quelli del Giubileo del 2000, ma dovranno essere reperiti dalla Regione. A questo proposito occorre l'apporto delle forze politiche locali.

E' stato chiesto quale possibilità ci fosse in questa fase di eliminare i passaggi a livello da Anguillara verso Viterbo; la sostituzione con dei sovra/sottopassaggi porterebbe infatti un indubbio miglioramento della circolazione automobilistica. L'ing. Pacelli ha confermato che in questa fase è prevista solamente la realizzazione degli automatismi che consentiranno l’ottimizzazione dei tempi di apertura e chiusura dei passaggi a livello.

Non essendo previste grosse opere di ammodernamento delle stazioni, a parte quelle costruite ex novo da Roma fino a Cesano, è stato richiesto alla Regione di assumersi l’impegno di realizzare la ristrutturazione degli stabili con sottopassi, pensiline e servizi igienici per i viaggiatori. Anche il problema del presidio delle stazioni da parte del personale FS è stato dibattuto con la Regione. E' emerso che questi aspetti dovranno essere oggetto di contrattazione tra F.S. e comuni interessati, all’interno di una convenzione che preveda la manutenzione ordinaria delle stazioni stesse. Sono invece già previsti e sovvenzionati i parcheggi in prossimità delle stazioni; come per i punti precedenti è fondamentale la presenza delle forze politiche locali come incentivo al progredire dei lavori.

Per quanto riguarda la stazione del Pineto è stata ribadita la richiesta di allestire una sala d’attesa provvisoria per offrire un riparo e servizi igienici; la situazione già precaria diventerebbe insostenibile con l'arrivo dell'inverno.

Il Comitato Utenti e Pendolari ha intrapreso un contatto permanente con la XIX Circoscrizione di Roma per monitorare l’avanzamento delle opere in corso affinché esso non ostacoli l’andamento della viabilità dei mezzi sostitutivi.

Un altro impegno del Comitato è quello di avere un continuo scambio di informazioni con le F.S. per risolvere i problemi che si creano agli utenti nell’utilizzo dei mezzi sostitutivi, inoltre è stata inviata al dott. Sciarra, Direttore del trasporto locale la richiesta di convocazione del Comitato Paritetico il quale non essendosi riunito da oltre tre mesi, non ha permesso a tutte le parti interessate di scambiarsi le informazioni ed aggiornarsi su l’attività e i lavori in corso.


COMUNICATO STAMPA DEL 3-11-1995

L'11 Marzo c.a. si è riunito a Ronciglione il "COMITATO UTENTI E PENDOLARI" della linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo e il "COMITATO PER LA DIFESA E LO SVILUPPO DELLA FERROVIA CIVITAVECCHIA-ORTE".

Il fine della riunione è stato l'elaborazione di una linea comune per il rilancio dell'economia dell'Alto Lazio, attualmente penalizzato da una mancanza di moderne infrastrutture ferroviarie che lo colleghino agevolmente al resto d'Italia.

In considerazione dei prossimi lavori di potenziamento della tratta urbana Roma S. Pietro-La Storta Formello (raddoppio ed elettrificazione) della linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo, i Comitati propongono l'estensione del potenziamento all'intera linea, attraverso l'elettrificazione da La Storta Formello a Viterbo, onde evitare una rottura di qualità del servizio.

Inoltre, i Comitati rivendicano:

 1) il completamento della ricostruzione della Civitavecchia-Capranica (su cui sono stati spesi sino ad adesso 200 miliardi);

 2) la immediata riapertura della tratta Capranica-Orte che, con il completamento della ricostruzione della Capranica-Civitavecchia di cui è la logica prosecuzione, verrà a costituire la trasversale Tirreno - Adriatico (Civitavecchia-Orte-Terni-Ancona).

 Quanto sopra verrà illustrato durante l'Assemblea Ordinaria che il Comitato Utenti e Pendolari terrà il giorno 2 Aprile 1995 presso l'Aula Consiliare dell'Università Agraria di Bracciano alle ore 10.00.

In quella sede verranno rinnovate le cariche sociali e saranno, altresì, formulate proposte per il nuovo assetto organizzativo del Comitato. Verranno consegnate le nuove tessere per l'anno 1995 ed informati i presenti sugli imminenti lavori che interesseranno la tratta ferroviaria Roma S. Pietro- La Storta Formello.

Il Comitato rinnova l'appello a tutti gli utenti e pendolari di essere presenti a questa Assemblea per dargli più forza e renderlo un interlocutore valido verso le F.S. SpA e gli Amministratori Locali (Comuni, Provincie di Roma e Viterbo e Regione Lazio) in modo che, una volta realizzati i progetti in cantiere, l'attuale utenza possa essere meglio servita; una nuova utenza possa scegliere il treno come moderno mezzo di trasporto ed inoltre, anche l'Alto Lazio vantare una moderna rete ferroviaria quasi di tipo "svizzero".


Comunicato del 26 aprile 1996

Bracciano 26 Aprile 1996

Al VICE SINDACO E ASSESSORE
ALLE POLITICHE DELLA MOBILITA'
DEL COMUNE DI ROMA
Valter TOCCI
Via Capitan Bavastro, 94
00154 ROMA
Fax57283925

e, per conoscenza:

All'Ing. CICCONE
Stessa Sede
All'Arch. PALOMBI
Stessa Sede

OGGETTO:Convocazione urgente dei rappresentanti del Comitato.

Il Comitato chiede urgentemente di essere convocato per proseguire il dialogo costruttivo iniziato con la prima riunione del 21 Novembre 1995 in considerazione dell'imminente inizio dei lavori sulla tratta ferroviaria Roma S. Pietro - La Storta.

Inoltre, si fa presente che la Segreteria del Comitato con l'Assemblea degli Utenti e Pendolari tenuta a Bracciano il 14 c.m. ha avuto mandato per accertare le reali alternative alla futura chiusura del tratto Roma S. Pietro - Roma M. Mario, fare proposte e prendere i dovuti provvedimenti qualora, dal prossimo incontro, non scaturissero decisioni concrete e soddisfacenti per i lavoratori, studenti, universitari, viaggiatori.

In attesa di tale convocazione, si inviano cordiali saluti.


Comunicato del 10 aprile 1997

Bracciano, 10 Aprile 1997

Al Presidente della Giunta Regionale del Lazio
On. Piero BADALONI

Al Presidente della Giunta Prov.le di Roma
On. Giorgio FREGOSI

All’Assessore alle Opere, Reti di ServiziAll'Assessore alla Viabilità, Trasporti
e Mobilità della Regione Lazio
Dott. Michele META

ed all’Assessore Assetto del Territorio della
Provincia di Roma
Prof. Umberto DE MARTINO

Al Sindaco di Roma
On. Francesco RUTELLI

Al Direttore del Trasporto Locale
Nazionale delle F.S. SpA
Ing. Giancarlo LAGOZZI

Al Vice Sindaco di Roma e
Assessore alla Mobilità
Dott. Valter TOCCI

Al Direttore del Trasporto Locale Lazio delle F.S. SpA
Ing. Enrico SCIARRA

OGGETTO:Sospensione del servizio ed eventuali alternative di trasporto.

Linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo.

In occasione della consegna dei risultati della statistica campionaria svolta dal Comitato come Indagine Conoscitiva, in caso di sospensione del servizio F.S. della linea ferroviaria Roma-Capranica-Viterbo per i lavori di raddoppio ed elettrificazione, sollecitavamo un'incontro per conoscere:

- la data della sospensione del servizio;

- le alternative sostitutive del trasporto.

Fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessun invito che veniamo a sollecitare per i seguenti motivi:

a) gli studenti ed Universitari per programmare i loro studi per l'anno 1997/98 debbono conoscere entro Maggio c.a. la data della sospensione dell'esercizio della linea e le alternative sostitutive al trasporto FS dalla Stazione di M. Mario alla Stazione di S. Pietro e viceversa;

b) la stessa esigenza hanno le famiglie dei lavoratori pendolari con i figli studenti;

c) non negli stessi termini di tempo ma con alcuni mesi di anticipo i pendolari e gli utenti hanno il diritto di conoscere la data della sospensione della tratta M. Mario - S. Pietro ed il trasporto sostitutivo.

In urgente attesa della convocazione congiunta ai rappresentanti degli Enti in elenco, inviamo distinti saluti.


Comunicato del 24 gennaio 1998

INTERVENTO ALL’ASSEMBLEA CITTADINA DEL 24 GENNAIO 1998
PRESSO L’AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI BRACCIANO

Sono il rappresentante di Bracciano per il Comitato Utenti e Pendolari e porto il saluto a tutti i presenti e in special modo al Dott. Sciarra ed ai suoi collaboratori, che ancora una volta, sono a nostra disposizione per ascoltare e vagliare eventuali suggerimenti che dovessero scaturire nei successivi interventi dei cittadini in merito alla programmata serie di servizi sostitutivi illustrati poco fa dal Dott. Sciarra.

I rappresentanti del Comitato hanno deciso di proseguire il dialogo già avviato da molto tempo con la DRTL e con gli altri Enti dopo le dimissioni di Attilio Tedeschi, Presidente e portavoce del Comitato, scaturite da una condotta di chiusura delle FS su un’obiettivo primario che il Comitato si era posto: l’attestamento dei treni a Monte Mario durante i lavori o eventualmente far transitare il treno in determinati periodi di massima affluenza degli utenti e pendolari nell’arco del giorno.

Purtroppo questo ci è stato precluso adducendo varie difficoltà di cui il Dott. Sciarra vorrà dare ampia conoscenza ai presenti.

Ripetiamo, ancora una volta, che l’attestamento dei treni a Cesano porterà un grave disagio a migliaia di pendolari ed utenti ed uscite singole di richieste ne testimoniano quanto oggi affermiamo.

La penetrazione verso il Pineto comporterà notevoli disservizi agli stessi residenti che vivono sulla Trionfale e porterà in talune ore della giornata a collassi della circolazione con tutte le conseguenze che ne deriveranno.

Soluzione a tutto ciò non crediamo ci possa essere. Perciò, siamo più che convinti, che uno sforzo da parte della DRTL doveva essere tentato, almeno qualche corsa doveva essere lasciata, in special modo nelle ore di massima affluenza per i pendolari (6,30 – 8,30; 17,00 – 19,30).

Altro argomento che vorremmo sia chiarito è il ruolo che i rappresentanti del Comitato dovranno avere all’interno della neo Commissione Paritetica in via di istituzione.

Dott. Sciarra, sia ben chiaro, se la Commissione dovrà valutare eventuali difficoltà che potranno insorgere nei Servizi Sostitutivi, la soluzione dovrà essere immediata senza pastoie burocratiche o fiumi di parole che non risolvono il problema.

Per questo ben vengano esponenti delle Associazioni Ambientaliste, di cui il sottoscritto è un fervido attivista, dei Consumatori, delle Amministrazioni Locali in modo da avere un quadro più ampio dei compiti che ci aspettano anche in previsione di una riforma dei servizi in questa zona del Lazio.

Il nostro sforzo su taluni Servizi Sostitutivi è stato soddisfatto e credo che gli utenti e pendolari ne trarranno i dovuti benefici e sarà nostro dovere far in modo che funzionino regolarmente attuando in tempi rapidissimi quei cambiamenti che dovessero presentarsi.

Termino questo mio intervento augurandoci che i disagi che ci aspettano siano ricompensati da una linea ferroviaria puntuale e confortevole che in futuro prossimo potremmo sperare di vedere raddoppiata fino a Bracciano.

Proprio per questo questa mattina vorrei gettare le basi per una fattiva collaborazione ed una prossima creazione di un Comitato per lo Sviluppo dell’Alto Lazio che comprenda le Associazioni Ambientaliste, dei Consumatori, dei Commercianti ed i relativi Comitati Cittadini per un confronto con le Amministrazioni Comunali e le Istituzioni interessate.


COMUNICATO UFFICIALE DEL COMITATO
MARZO 1999

Nei giorni 26 febbraio e 2 marzo 1999 si sono tenute due riunioni riguardanti l’organizzazione dei servizi sostitutivi per il periodo finale in parallelo alla riattivazione della linea Roma - Viterbo FM3. Nella prima riunione tenutasi presso la Direzione Regionale del Trasporto Regionale FS hanno partecipato rappresentanti del Comitato Utenti Ferrovia Locale e altre Associazioni, dove il collaboratore del dott. Sciarra (direttore del trasporto locale FS Regione Lazio) ha illustrato i progetti per la riapertura della ferrovia suddetta chiedendo ai partecipanti eventuali suggerimenti ed idee.

I principali punti illustrateci riguardano:

  • L’apertura parziale della ferrovia sull’intera linea Roma –Viterbo. Ciò dovrebbe avvenire alla fine di settembre 1999 con un servizio iniziale pari a quello espletato precedentemente la chiusura parziale nel gennaio 1998, mantenendo i servizi sostitutivi nelle due direttrici radiali (Oriolo-Manziana - Bracciano - Ladispoli e Anguillara - Cesano - Prima Porta – Settebagni) nelle ore di punta.
  • La soppressione del servizio sostitutivo sulle direttrici Cesano – Pineto e Anguillara – Palidoro. Ciò avverrà contestualmente alla riapertura della linea ferroviaria a fine settembre 1999. Nelle principali stazioni della tratta urbana stazioneranno bus sostitutivi per eventuali emergenze che possano sopperire a sovraffollamenti e imprevisti eventuali.
  • La riapertura totale prevista per il 30 gennaio 2000. In quella data entrerà in vigore un oriario giubilare cadenzato, con un servizio di 15 minuti nella tratta Cesano -S. Pietro e viceversa, di 30 minuti nelle ore di punta e di un ora nelle ore di morbida, nella tratta Viterbo-Ostiense e viceversa.

Il Comitato, preso atto di quanto sopra, ha manifestato perplessità e preoccupazioni, in special modo sui tempi di riapertura, considerando l’apparente ritardo dei lavori e non potendo le FS garantire un pre-esercizio prima della riapertura ufficiale di fine settembre 1999.

Visto che per tale data non sarà disponibile un servizio completo il Comitato ha avanzato delle proposte:

  • garantire il servizio all’utenza abituale della linea, senza attuare sin dall’inizio quei provvedimenti atti a invogliare nuova utenza e quindi di ritardare l’apertura delle nuove fermate (Olgiata, Ipogeo degli Ottavi, Proba Petronia, Valle Aurelia)
  • non dismettere eventuali bus urbani ATAC paralleli e di non attestare le linee extraurbane COTRAL al nodo di La Storta prima del 30 gennaio 2000

Inoltre il Comitato ha presentato uno schema di orario per l’esercizio a pieno regime illustrato in un grafico (222K).

Le proposte in sintesi

Intervalli di base

Intervalli sulla tratta Ostiense - S. Pietro - Cesano

  • dalle 5.30 alle 21.00: 15 Minuti
  • dalle 21.00 alle 23.00: 30 Minuti
  • Intervalli sulla tratta Cesano –Bracciano

  • dalle 5.30 alle 21.00: 30 Minuti
  • dalle 21.00 alle 23.00: 60 Minuti
  • Intervalli sulla tratta Bracciano – Viterbo

  • dalle 5.30 alle 23.00: 60 Minuti
  • Inoltre le seguenti tratte dovranno essere potenziate nelle ore di punta

    • Roma-Viterbo: treni integrativi che non effettuano tutte le fermate intermedie
    • treni integrativi fra Roma e Capranica
    • treni integrativi prolungati da/per Anguillara (intervallo 15 minuti)

    Nella seconda riunione che riguardava il Comitato Paritetico istituito dalle FS il Comitato Utenti Ferrovia Locale ha ribadito le posizioni espresse il 26 febbraio illustrandole ai partecipanti (rappresentanti delle associazioni degli utenti, degli enti locali e dirigenti del trasporto pubblico su ferro e gomma).


    COMUNICATO UFFICIALE DEL COMITATO
    12 LUGLIO 1999

    LETTERA APERTA

    12-7-1999

    Al Dott. Enrico SCIARRA
    Direttore Trasporto Locale FS LAZIO

    Il Comitato Utenti Ferrovia Locale della linea FS Roma-Viterbo (FM3) è attivo da anni nel dialogo con le Ferrovie dello Stato per migliorare il servizio, concordare cambiamenti ed esprimere la voce dell’utenza.

    Per questo vorremmo segnalare alla S.V. l’assenza di informazione e lo stato di abbandono del servizio ferroviario che le FS praticano sulla linea Roma-Viterbo.

    Nell’ambito degli interventi del Giubileo del 2000 la linea FS Roma-Bracciano-Viterbo è attualmente soggetta a lavori di raddoppio della tratta urbana (San Pietro-Monte Mario-Cesano) e di elettrificazione dell’intera linea fino a Viterbo. Per consentire lo svolgimento dei lavori, il 1 Febbraio 1998 le FS hanno soppresso, diversamente da quanto concordato con il Comitato Utenti e Pendolari (ora Comitato Utenti Ferrovia Locale), il servizio sulla tratta San Pietro-Cesano.

    Sulle relazioni Anguillara-Cesano-Prima Porta-Settebagni e Oriolo-Manziana-Bracciano-Ladispoli, sono stati istituiti servizi sostitutivi, in parte su richiesta del Comitato Utenti e dell’Associazione Paspartù, gestiti dalle società SOGIN e SITA del Gruppo FS e diverse ditte appaltatrici.

    E’ stata istituita una Commissione Paritetica con il compito di osservare l’andamento dei servizi sostitutivi, tenere aggiornata l’utenza sullo stato di avanzamento dei lavori, composta da rappresentanti delle FS, degli enti locali, dei consumatori e degli utenti.

    Le FS hanno ripetutamente preso decisioni ignorando il parere di questa Commissione, ponendola di fronte a fatti già compiuti o omettendo del tutto di informare la stessa. Ecco i fatti:

    • A Febbraio 1999 è stato soppresso, senza consultare la Commissione, il servizio ferroviario anche sulla tratta Cesano-Viterbo nei giorni di sabato e domenica sostituendolo con diverse corse bus sulla stessa tratta, spesso inutili e prive di coincidenza da Cesano verso Roma. Tale interruzione doveva cessare il 4 Aprile, invece è stata prolungata, prima fino al 29 Maggio e poi a data aperta, facendo pensare che si tratta di una soluzione che potrà perdurare nel tempo.
    • In data 1 Luglio 1999 lo stesso servizio è stato soppresso completamente con un preannuncio di appena due giorni. Per tale data in molte stazioni non erano disponibili orari stampati relativi ai servizi sostitutivi. La ripresa del servizio era stata programmata per il 21 Luglio, data rispettata ma, l’informazione sulla riapertura con l’attestazione dei treni ad Anguillara S. è praticamente assente.
    • Le FS hanno annunciato un sopralluogo ai cantieri per la fine di Aprile 1999, rinviato diverse volte e mai effettuato fino ad oggi. Le difficoltà ed i ritardi nei lavori di raddoppio, ripetutamente riportate sulla stampa, lasciano troppi dubbi sulla data preannunciata della ripresa del servizio ferroviario sull’intera tratta, prevista per il 30 Settembre 1999. Ma le FS hanno preferito lasciare l’utenza nell’incertezza, non hanno fornito più date chiare, quale sarà il servizio per la fine di Settembre, quale tratto riprenderà e quali saranno le fermate urbane che per tale data saranno pronte all’esercizio.
    • Per la riapertura le Associazioni deli utenti hanno chiesto, ripetutamente e con insistenza, servizi diretti - senza fermate nella tratta urbana – almeno nelle ore di punta, e 4 treni aggiuntivi cadenzati ad ora sulla tratta urbana Cesano-Roma.

    Le FS hanno sin d’ora rifiutato di istituire questi servizi, nonostante la consegna di un grafico orario studiato dal Comitato Utenti che dimostra la fattibilità tecnica dei servizi diretti.

    • Le FS hanno successivamente ridotti i servizi serali, nonostante le richieste di orientamento contrario manifestate dalle Associazioni degli utenti, anticipando le ultime partenze da Roma S. Pietro di un ora circa nei giorni feriali e di più di due ore nei giorni festivi. Da Viterbo l’ultima partenza utile per Roma S. Pietro è stata anticipata alle ore 18,25 nei giorni feriali e alle 17,15 (!) nei giorni festivi rispetto alle 21,15 dell’orario precedente alla chiusura della linea ! Il tutto con la raccomandazione esplicita delle FS di rimanere fedele al mezzo pubblico, anche durante il periodo dei lavori. Una corsa bus "fasulla" in partenza da Viterbo alle ore 20,40 arriva a Cesano (Comune di Roma) alle 22,10, senza che vi sia la possibilità di proseguire per il centro urbano di Roma con evidenti disagi per l’utente (vi è solo l’alternativa di un pernottamento, non rimborsato, in albergo).
    • Le FS hanno abbandonato e trascurato l’importantissimo ruolo di servizio turistico che compete a questa ferrovia, specialmente nei mesi estivi, verso le località di villeggiatura dell’Alto Lazio. Oltre all’abbandono delle corse serali, un tempo molto frequentate dai gitanti, sono stati aboliti - caso unico fra tutte le linee ferroviarie in Italia – tutti i treni verdi che offrivano il 50% di sconto su alcuni servizi durante la settimana e tutte le corse del fine settimana. Con la soppressione totale del servizio ferroviario è stata tolta la possibilità di portare la bicicletta al seguito. Su una linea che ha visto sempre un numero elevato di viaggiatori stranieri, sono scomparsi gli annunci bilingue (italiano/inglese) dei treni nelle fermate (di recente sono scomparsi del tutto gli annunci, anche in italiano!).
    • Nessuno avviso chiaro ed esplicito è stato affisso nelle stazioni riguardanti la soppressione totale delle fermate e la necessità di recarsi ad una fermata di bus sostitutivo, spesso distante dalla stazione (vds. Bracciano). Mancano piante indicative, annunci bilingue, ecc.. Le fermate improvvisate dei servizi sostitutivi non sono in nessun caso contraddistinte con paline o avvisi, rendendole introvabili da chi non è utente abituale e, lasciando in assenza di marciapiedi, banchine e pensiline, il viaggiatore spesso letteralmente "per strada".
    • Approfittando della parziale soppressione del servizio ferroviario le FS hanno chiuso – in maniera definitiva o ridotto notevolmente gli orari di apertura di molte stazioni, delle biglietterie e delle sale d’attesa, senza ristrutturarle e attrezzarle con macchinette erogatrici di biglietti e vidimatrici. Hanno chiuso del tutto o ridotto notevolmente il servizio di alcune fermate (San Martino al Cimino, Bassano Romano, Vigna di Valle).Quando la linea sarà riaperta ci troveremo una situazione da terzo mondo nell’area extraurbana e da paese civile nell’area urbana.
    • Di fronte alla spesa ingente di ammodernamento sulla tratta urbana nulla è stato fatto sulle stazioni del tratto extraurbano: nessun marciapiede rialzato per permetterere il transito del treno TAF, nessuna panchina (dove manca da tempo), nessuna pensilina, nessun parcheggio di scambio (a quando quello di Bracciano ?): il Giubileo finirà alle porte di Roma; la provincia non sarà attrezzata.

     

    Di fronte a questo gravissimo stato di abbandono chiediamo:

    • Date certe sulla riapertura totale o parziale del servizio ferroviario Roma-Viterbo
    • Certezze sulle date di apertura delle diverse fermate urbane
    • Certezze sul ripristino del servizio nelle stazioni extraurbane chiuse
    • Certezze sul ripristino del servizio del fine settimana
    • L’estensione del servizio alle ore 23, come sulle altre ferrovie intorno Roma
    • L’attrezzaggio delle stazioni extraurbane, almeno con servizi minimi (pensiline, apertura sala d’aspetto, bar o ristori)
    • La definizione di un programma di ripristino insieme alle associazioni degli utenti
    • Tempestive informazioni complete sulle modifiche alla rete urbana ATAC e Co.Tra.L. in concomitanza con la riapertura della linea
    • Il parziale utilizzo dei servizi sostitutivi anche dopo la riapertura della linea fino alla completa definizione degli orari e del servizio

       

    NOTA: Si porta a conoscenza della S.V. che le prime osservazioni riportate sulla lettera sono mutate con il rincorrersi degli eventi essendo stata riaperta, a decorrere dal 22 Luglio, la linea ferroviaria fino alla Stazione di Anguillara S. per l’intera settimana comprese le Domeniche ed i giorni festivi.

    La situazione prima della riapertura è descritta nelle osservazioni della lettera aperta.

    COMUNICATO UFFICIALE DEL COMITATO
    2 AGOSTO 1999

    Le FS abbandonano l'utenza? - Le Ferrovie rispondono di no.

    Il giorno 2 agosto 1999 i rappresentanti del Comitato Utenti Ferrovia Locale sono stati convocati presso la sede del Trasporto Locale FS, in risposta alla nostra lettera del 12-7-1999, nella quale avevamo fortemente richiesto il ripristino delle stazioni extraurbane con i relativi servizi (biglietterie, sale d'attesa, servizi igienici e pensiline).

     

    In quell'occasione i rappresentanti FS hanno smentito i disservizi da noi denunciati, riferendosi in particolare all'abbandono del servizio ferroviario, che, nel frattempo, era stato ripristinato.

    Hanno dovuto invece prendere atto della pertinenza di alcune nostre richieste, quali la scarsa informazione sui tempi della riapertura della tratta urbana, l'abbandono delle fermate extraurbane e del servizio serale.

    In risposta hanno preannunciato un piano dettagliato sui tempi e le modalità di riapertura, che le FS renderanno noto entro la prima decade di settembre. Hanno anche confermato il ripristino del servizio serale contestualmente al ripristino del servizio ferroviario sulla tratta urbana.

    Un altra questione da noi sollevata più volte e ribadita in occasione di quell'incontro, riguarda l'istituzione dei treni diretti per gli utenti extraurbani, cioè treni che - almeno nelle ore di punta - non effettuino tutte le fermate della tratta urbana. Su questo punto le ferrovie hanno dato una risposta negativa, invitando però il Comitato ad illustrare meglio la questione e di proporre delle soluzioni, che illustreremo di seguito. Invitiamo sin ora gli utenti di attivarsi insieme a noi e presso le Amministrazioni locali dei loro comuni di residenza per richiedere un tale servizio.

     


    Comitato per la difesa e lo sviluppo della ferrovia Civitavecchia - Orte
    Comunicato
    Ronciglione, 11 dicembre 1999

    ALLA STAMPA

     

    Il Comitato per la difesa e lo sviluppo della ferrovia Civitavecchia - Orte si è incontrato con il Senatore Antonio Capaldi, convenendo sulla necessità di un ripristino immediato della tratta ferroviaria Capranica - Orte.

    Nell’incontro era presente anche il delegato di Fabrica, Giampiero Cesari, portavoce del Sindaco.

    A tale scopo il Senatore Capaldi si è di nuovo impegnato a sottoporre, al più presto ai dirigenti delle FS, la proposta di un orario elaborata dal Comitato in collaborazione con l’ing. Bariletti delegato Provinciale Assoutenti Utp di Rieti, che prevede una coppia di treni sulla Capranica - Orte al mattino e una alla sera, con coincidenze per Roma sia a Capranica che a Orte.

    Si verrebbe così a creare una vera e propria bretella ferroviaria tra la linea Roma - Orte FM1 e la Roma - Capranica - Viterbo FM3, eliminando inoltre l’autoservizio sostitutivo F.S. tra Capranica e Orte.

    Il recente dibattito avvenuto sulla stampa nei confronti del problema ferroviario a Viterbo, circa il "taglio" della Roma Viterbo tra Viterbo e Vetralla, non deve ignorare secondo noi la realtà di una intera provincia del Lazio, che soffre di un isolamento ormai intollerabile; isolamento sottolineato anche con toni molto "caldi" nella riunione tenutasi la settimana passata presso la Camera di Commercio di Viterbo con altri Comitati e pendolari del viterbese.

    Come comitato riteniamo assurdo che a 50 km da Roma ci sia una ferrovia chiusa (Capranica - Orte), costringendo i pendolari ad utilizzare gli scomodi e costosi mezzi di trasporto del CO.TRA.L., senza poter arrivare per di più direttamente nel centro di Roma.

    Finora i politici hanno ignorato questi problemi, la stessa elettrificazione della Roma - Capranica - Viterbo è stata vista da alcuni non come una occasione di sviluppo ma quasi incredibilmente come un problema in più.

    Ne ci sembra più saggia la politica di chi ha difeso soltanto la propria linea Viterbo - Orte (via Attigliano) come Brigliozzi, ignorando le altre realtà e forse complice della chiusura della Capranica - Orte in accordo con le FF.SS.. facendo interrompere i lavori di ammodernamento di automazione dei passaggi a livello lasciati in abbandono al 70 %. deviando i finanziamenti per C.T.C. della Viterbo - Attigliano.

    Non si capisce infatti come le F.S. in il Dott. Sciarra e la Dott.sa Ciuffini, (A.S.A. Rete) vedano la Viterbo - Attigliano come una linea nazionale con 150 pendolari (dichiarazione di Brigliozzi) quando sulla Capranica - Orte, prima della chiusura, ce ne erano già 150 solo a Fabbrica di Roma.

    Il Comitato auspica con forza, che la riapertura della Capranica - Orte, possa essere realizzata in breve tempo, attingendo i fondi anche dai recenti piani PRUST messi a disposizione dalla Regione Lazio oltre che dai 123 miliardi per il ripristino della Capranica - Civitavecchia.

    I 2000 cittadini che hanno firmato che far sì che Ronciglione, Caprarola, Fabrica, Corchiano, Gallese e altri paesi limitrofi, non perdano anche un collegamento ferroviario, attendono fiduciosi una risposta e che la riapertura della Capranica - Orte, sia solo un inizio di una politica dei trasporti attenta alle esigenze dei cittadini e non tesa a inseguire interessi particolari o addirittura dannosi per la collettività.


    Ai Sindaci dei Comuni di:
    ANGUILLARA SABAZIA
    BASSANO ROMANO
    BRACCIANO
    CANALE MONTERANO
    CAPRANICA
    MANZIANA
    ORIOLO ROMANO
    SUTRI
    VETRALLA
    VITERBO

    Oggetto: Delibera Regionale del 6-8-1999 n°4583 Autorizzazione all'estensione del sistema tariffario integrato metrebus ai servizi di trasporto urbano dei comuni del Lazio.

    Il Comitato Utenti, prendendo in esame quanto disposto dalla Regione Lazio in tema di integrazione fra trasporto metrebus regionale e servizio urbano intende portare all'attenzione della S.V. l'utilità in termine di mobilità per le centinaia di utenti quali

    • La convenienza economica per l'utenza
    • I benefici dovuti alla riduzione del traffico automobilistico
    • Il guadagno di tempo negli spostamenti

    A tal fine sarebbe opportuno che i Comuni interessati attuano quei provvedimenti che semplificano sul piano locale questo tipo di interscambio, come

    • Collegamento bus con le stazioni ferroviarie
    • Adeguamento degli orari locali ai passaggi dei treni
    • Punti vendita titoli di viaggio integrati presso le stazioni ferroviarie
    • Informazione adeguata della cittadinanza sui nuovi servizi

    Pertanto, si desidera conoscere se il consiglio comunale da Lei presieduto ha deliberato di aderire a quanto in oggetto e se ha già predisposto provvedimenti sul trasporto locale, in considerazione dell'imminente riapertura della linea ferroviaria Viterbo - Roma Monte Mario (San Pietro). Il Comitato è a disposizione con i sui tecnici per assistere i comuni nella definizione di progetti a riguardo.

    Bracciano, novembre 1999    La Segreteria del Comitato


    Comunicato
    in relazione al nuovo orario del 29-12-1999: servizi sostitutivi Oriolo-Bracciano-Ladispoli

    L’orario del 29-12-1999, contrariamente a quanto annunciato nella riunione del 20 dicembre 1999, ha apportato modifiche sostanziali sui servizi sostitutivi della tratta Oriolo-Bracciano-Ladispoli. E’ stato introdotto un orario cadenzato degli autobus, al quale però non coincide un orario altrettanto cadenzato dei treni corrispondenti fra Ladispoli e Roma. In questo modo non sono più assicurate coincidenze molto richieste su alcuni treni nella fascia mattutina. Inoltre, si sono allungati in altri casi i tempi di attesa fra l’arrivo dell’autobus e la partenza del treno. Tale modifica non trova nessuna giustificazione pratica, in quanto non sono cambiati gli orari dei treni in partenza da Ladispoli e il vecchio orario autobus avrebbe consentito anche coincidenze utili a Bracciano per gli utenti provenienti in treno da Viterbo.

    La situazione creatasi con il nuovo orario ha comportato molti disagi per l’utenza, stravolgendo un equilibrio faticosamente raggiunto dopo due anni di interruzione della linea. Pertanto siamo nettamente contrari a questo nuovo orario e chiediamo immediatamente il ripristino dell’orario precedente per la tratta in questione. Qualunque affermazione rilasciata da personale FS della stazione di Ladispoli circa un accordo sul nuovo orario, fra il Comitato Utenti Ferrovia Locale fm3 e le FS, è frutto di fantasia, non avendo a tutt’oggi sottoscritto nessun verbale e tantomeno firmato o dato un consenso al servizio entrato in vigore il 29 dicembre 1999.

    In data odierna è stato inoltrato un telegramma al Trasporto Locale FS che chiede l’immediata revoca del nuovo orario e il ripristino di quello precedente, sulla tratta Oriolo-Bracciano-Ladispoli (direzione Roma).

    5 gennaio 2000

    La Segreteria del Comitato


    Comunicato
    riunione del 14-3-2000

    Il giorno 14 marzo 2000 si è tenuta una riunione, programmata dalla Consulta Pendolari Lazio, presso la Galleria Gommata della stazione Termini; presenti i dirigenti delle FS trasporto locale Lazio, il Comitato Utenti Ferrovia Locale fm3, il Comitato Pendolari Viterbesi, l'associazione Pendolari dell'Alto Lazio e il presidente della Consulta Pendolari Lazio. Per tale data il Comitato Utenti Ferrovia Locale fm3 aveva inviato alle FS un documento chiedendo di discutere degli argomenti seguenti:

    • Puntualità, frequenze e treni diretti
    • Collegamenti gomma/ferro presso i nodi di scambio della ferrovia
    • Riapertura delle stazioni extraurbane impresenziate
    • Ripristino e ammodernamento delle stazioni parzialmente aperte
    • Maggiori informazioni sui treni TAF in prossimità delle fermate

    Le FS hanno aggiornato i partecipanti sui tempi e modalità dell'apertura completa della linea:

    • 15/20 aprile 2000: probabile apertura all'utenza del tratto Monte Mario - S. Pietro con offerta treni simile a quella attuale (Viterbo - Roma ogni ora, Cesano - S. Pietro ogni 30 minuti)
    • fine maggio 2000: incremento frequenze nelle ore di punta (per i dettagli vedi sotto)
    • ottobre 2000: apertura del tratto S. Pietro - Ostiense con 2 treni ogni ora.

    Le FS hanno proposto un'offerta di tre coppie di treni aggiuntivi rispetto all'offerta base, da loro definiti 'treni diretti'. Due di questi treni, secondo la proposta FS, potrebbero partire da Viterbo alle 5.40 e 6.40, arrivando a S. Pietro rispettivamente alle 7.06 e 8.06 (ritorno p. 16.48/17.48 - a. 18.14/19.14). Tale corse, contrariamente alle richieste finora avanzate dal Comitato Utenti, effettuerebbero poche fermate extraurbane e tutte le fermate nel tratto urbano, rovesciando le proposte elaborate dal Comitato e consegnate alle FS ed alla Regione Lazio sin da marzo 1999. Il Comitato aveva chiesto invece due treni diretti saltando qualche fermata extraurbana, effettuando soltanto le fermate principali entro la cinta urbana (Monte Mario e Valle Aurelia), domanda che era emersa anche da un sondaggio fra gli utenti.

    Inoltre le FS proponevano un treno "no stop" (senza fermate intermedie) Viterbo - Roma Valle Aurelia (fermata metro A) con partenza Viterbo 6.26 e arrivo Valle Aurelia 7.41 (ritorno p. 17.43 - a. 19.00).

    Su tutto questo si è discusso per oltre tre ore senza giungere ad un accordo. Precisiamo che accettare simile proposta significava privare parte dell'utenza extraurbana di treni più frequenti nelle ore di punta (Oriolo, Manziana), senza portare benefici sensibili in termini di percorrenza all'utenza alla quale era diretta quest'offerta (Capranica, Bracciano, Anguillara), saltando questi treni nel tratto più vicino a Roma le fermate di Oriolo e Manziana. In merito al "no stop", questo poteva giovare soltanto all'utenza Viterbese. Viene subito il dubbio che si poteva trattare di una mossa politica, in quanto tale treno sarebbe stato soppresso dopo un breve periodo per la scarsa utenza di Viterbo.

    Si spera di poter affrontare gli altri argomenti nelle riunioni successive.


    COMUNICATO STAMPA


    del 17-1-2001

    Ferrovia Roma - Capranica - Viterbo: Aria di smantellamento

    Apprendiamo dai quotidiani viterbesi l'intenzione da parte F.S. di smantellare i binari di incrocio in alcune stazioni della linea Roma - Capranica - Viterbo. Tale decisione, se attuata, comporterebbe notevoli disagi all'esercizio della linea, in quanto, in primo luogo, toglierebbe la possibilità di incroci alternativi in caso di ritardi e imprevisti, e bloccherebbe qualsiasi possibilità di incrementare la frequenza dei treni nella fascia extraurbana, come già richiesto da questo comitato con la consegna di ca. 3500 firme presso gli enti locali (Regione Lazio, Provincia di Roma) e il trasporto locale FS.

    Inoltre denunciamo lo sperpero di denaro pubblico che si verificherebbe con tale smantellamento, considerando che gli impianti delle stazioni interessate sono state appena ristrutturate nell'ambito dell'elettrificazione dell'intera linea. Si cita per esempio la stazione di Capranica, ove poco più di un anno fa' sono stati elettrificati sei binari e i relativi raccordi per la linea Orte-Capranica. Con il provvedimento che si vorrebbe attuare si getterebbero al vento svariati miliardi di investimento, oltre a compromettere la riapertura del tratto ferroviario Capranica-Orte. I soldi che le FS vorebbero destinare allo smantellamento delle infrastrutture sarebbero invece spesi meglio nella ristrutturazione delle stazioni extraurbane, con l'installazione delle pensiline e il recupero delle stazioni chiuse.

    La segreteria del Comitato
    17 gennaio 2001


    PROPOSTE

    proposta sulla stazione di Bracciano

    (elaborazione J. Heger)

    Introduzione

    La riapertura della linea Roma – Viterbo con il raddoppio della tratta S. Pietro - Cesano, l’elettrificazione e l’attestamento del servizio ferroviario metropolitano porterà con se un maggiore utilizzo del treno soprattutto nella relazione Bracciano - Roma. Oltre all’utenza di Bracciano città si può ipotizzare anche una crescità del numero di viaggiatori dai comuni e frazioni limitrofi che si serviranno anch’essi dei treni attestati a Bracciano. Di conseguenza saranno necessari diversi interventi per migliorare l’accessibilità delle stazioni e fermate giacenti sul territorio del comune di Bracciano.

    Situazione attuale

    L’attuale stazione, costruita nella seconda metà dell’ottocento, si affaccia verso il nucleo storico di Bracciano voltando le spalle verso quella parte di città che oggi ospita probabilmenete un numero maggiore di abitanti rispetto al centro. Sono questi il rione Cartiere e i nuovi insediamenti di Bracciano Due e Ciao Italia Village. Anche una serie di servizi pubblici con rilevanza di bacino quali l’ospedale e le scuole superiori si trovano a monte della stazione.

    Inoltre la stazione dispone di accesso veicolare insufficiente e non ha aree limitrofe per l’attestamento di servizi su gomma che pure sono attestati a Bracciano (frazioni, Trevignano).

    Il parcheggio alla stazione di Bracciano

    Mentre il progetto per la costruzione di parcheggi per autovetture private sull’area del piazzale interno della stazione (ex rampa carico mezzi dell’esercito e aree lungo via Bombieri) già preposto dall’amministrazione comunale può sopperire al deficit di aree di sosta esso non migliora molto l’accessibilità pedonale e non risolve il problema dell’attestamento dei servizi su gomma.

    Inoltre c’è da tenere conto che un parcheggio veicolare aumenta la circolazione nelle aree limitrofe. Considerando poi che si tratta in parte di un utenza con origine/destinazione all’esterno dell’area urbana di Bracciano questo intervento potrebbe anche portare ad effetti indesiderati di congestione veicolare con conseguente peggioramento della qualità abitativa nei quartieri interessati. Il citato progetto elimina inoltre l’attuale scalo merci che, per quanto da tempo non piè utilizzato era comunque disponibile per un eventuale servizio merci. Ciononostante è auspicabile una tempestiva realizzazione dei parcheggi.

    Stazione di scambio

    Per l’utenza non proveniente/diretta a Bracciano centro si possono ipotizzare sostanzialmente tre tipi di interventi:

    · il potenziamento dell’attuale fermata Vigna di Valle

    dovranno essere sistemati aree per la sosta veicolare e si dovrà migliorare l’accesso pedonale verso l’abitato

    · una nuova fermata ad altezza località Osteria Rinascente. In quel luogo confluiscono diverse strade che potrebbero convogliare un’utenza sulla ferrovia: (Via Braccianese-Claudia, Strada di Cerveteri, Via S. Celso)

    · in alternativa una fermata verso località Montebello ad altezza del viadotto della via di Pisciarelli. Questa fermata servirebbe direttamente l’abitato di Bracciano Due e la frazione Piscarelli oltre ad essere ben raggiungibile dalla via Braccianese-Claudia. In questa località si potrebbe ipotizzare anche un novo scalo merci che tanto servirebbe ad un riequilibrio della ripartizione modale ferro-gomma.

    Stazione di Bracciano Centro

    Considerando le direttive del nuovo piano regolatore generale in corso di elaborazione che prevede la trasformazione dell’attuale caserma Cosenz in zona di servizi pubblici sarebbe auspicabile una miglior accessibilità di tale area. La caserma in questione si colloca infatti in una zona molto centrale lungo via Principe di Napoli. Risulta però divisa dal centro a causa della linea ferroviaria che in quel tratto forma una barriera insuperabile verso la città.

    Si potrebbe ipotizzare uno spostamento dell’attuale stazione di Bracciano nel tratto fra il passaggio a livello e il ponte dei Pasqualetti. Questa collocazione, oltre ad essere in posiszione baricentrica rispetto al nucleo urbano, consentirebbe accessi sia verso via Principe di Napoli, l’area della caserma e la via Armellini nonché i capolinea e fermate autobus e i parcheggi di piazza dei Pasqualetti.

    Si tratterebbe di una soluzione a medio termine da elaborare in sintonia con il nuovo piano regolatore. L’attuale stazione potrebbe comunque servire alla sosta inoperosa dei treni attestati a Bracciano oltre ad ospitare i parcheggi già in progetto.


    STORIA