Con piacere pubblichiamo su queste pagine il seguente comunicato, augurando il miglior successo all'iniziativa!


Comitato per la difesa e lo sviluppo della ferrovia Civitavecchia - Orte

Comunicato
Ronciglione, 11 aprile 2000

On. Presidente della Repubblica

On. Presidente del Consiglio

On. Ministro dei Trasporti

On. Presidente della Regione Lazio

Alle agenzie di stampa

Siamo costretti a rivolgersi a Lei, a causa della situazione di assoluto disagio che come cittadini proviamo di fronte alla gravità di una vicenda che si trascina da decenni.

Nel 1961 la ferrovia Civitavecchia - Capranica - Orte fu interrotta a causa di una frana.

Nel 1985 iniziarono i lavori di ricostruzione che a causa dell’abbandono di 24 anni comportarono il totale rifacimento di tutta la tratta Civitavecchia - Capranica, compresi gallerie e ponti per una spesa complessiva di 200 Miliardi.

Nel 1996 l’Accordo di Programma tra Regione Lazio e FS, grazie a un ulteriore finanziamento di 123 Miliardi sembrava finalmente porre la parola fine alla lunghissima opera di ricostruzione di questa ferrovia. Una ferrovia con una funzione strategica di collegamento tra il porto tirrenico, il nodo ferroviario di Orte, con il relativo centro merci in costruzione, la zona industriale ternana, fino ad arrivare all’Adriatico.

Funzione strategica sottolineata anche dalla costruzione finanziata di una superstrada parallela da Civitavecchia ad Orte.

Ma nonostante tutte queste premesse, nonostante le solenni dichiarazioni da parte di politici della necessità di trasferire quote significative di traffico dalla strada alla ferrovia e alla navigazione, dal 1995 sulla Civitavecchia -Orte tutto è fermo, tutto quanto faticosamente ricostruito (ponti, viadotti, gallerie) sta andando in malora abbandonato a se stesso.

In quanto poi ai 123 Miliardi di finanziamenti, che avrebbero permesso il completamento dei lavori di ricostruzione, (posa del binario ed elettrificazione), si sono perse le tracce, finiti chissà dove.

Non siamo evidentemente al dopo tangentopoli e ai suoi perversi effetti, se un’opera così importante, completamente finanziata, non riesce a essere completata.

La sensazione del cittadino è che, ancora una volta, i suoi soldi sono stati sperperati, che accordi solennemente sottoscritti tra Regione Lazio e FS, i quali prevedevano nel 1998 il completamento dell’opera di ricostruzione di questa importante ferrovia, valgono meno della carta su cui sono scritti.

Quanto ciò possa creare un clima di fiducia da parte dei cittadini verso la classe politica lo lasciamo alla sua immaginazione e sensibilità.

In conclusione, le chiediamo, insieme ai circa 5000 cittadini che hanno sottoscritto due petizioni, che alleghiamo, di adoperarsi affinché questa scandalosa e ormai quarantennale vicenda cessi: che i treni ritornino a circolare là dove l’impegno e la fatica di tanti uomini hanno voluto realizzare un’opera così importante, la ferrovia Civitavecchia - Capranica - Orte.

Distinti saluti

per il Comitato

Gabriele Pillon


Comitato per la difesa e lo sviluppo della ferrovia Civitavecchia - Orte
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