Trascrizione dell'articolo pubblicato sulla rivista Ferrania - Novembre 1953

Il grande progresso verifìcatosi nel campo della fotografia a colori - che è oggi alla portata anche dei dilettanti più modesti, grazie alla facilità del suo impiego ed al moderato costo - ha messo in evidenza la necessità di un apparecchio pratico, semplice ed economico atto a valorizzare le belle diapositive a colori 24 x 36, la cui visione diretta, a causa della piccolezza del formato, è priva di qualsiasi suggestione.

I dispositivi sinora costruiti a tale scopo, pur avendo buone possibilità in determinati settori, sono ben lungi dal costituire soluzioni veramente pratiche nella generalità dei casi.

Infatti i comuni proiettori presentano non pochi inconvenienti, quali: la necessità del buio nel locale d'impiego, il notevole spazio occorrente per assicurare la voluta distanza tra proiettore e schermo, il costo dello schermo, il disagio di dover predisporre il locale per la proiezione disturbando chi della proiezione non si interessa, la impossibilità di trasferire facilmente tutto l'apparato da proiezione da un luogo ad un altro, il non trascurabile costo d'esercizio causato dalla elevata potenza delle speciali lampade da proiezione, dal loro alto prezzo e dalla loro limitata durata, la difficoltà, infine, di trovare un posto per conservarvi i vari elementi della proiezione quando non sono usati. I visori automatici con schermo trasparente costruiti da alcune ditte straniere sono fuori dalle possibilità economiche dei dilettanti, e risultano inoltre ingombranti e difficilmente trasportabili. I piccoli comuni visori, infine, anche se economici e poco ingombranti, non possono essere utilizzati che da una persona per volta, ed il loro modesto limite d'ingrandimento permette soltanto un parziale apprezzamento delle immagini.

Il proiettore a valigetta Fer-Color, che viene presentato ora dalla Ferrania e il cui prototipo suscitò tanto interesse all'ultima Fiera di Milano, elimina tutti gli inconvenienti suddetti: infatti il complesso per la proiezione, schermo e serie di diapositive compresi, è contenuto in un'unica valigetta le cui dimensioni ed il cui peso non superano quelli di una piccola macchina da scrivere portatile; non è indispensabile il buio, avendosi una sufficiente proiezione anche in ambiente illuminato; per la messa in funzione bastano pochi secondi e non occorre alcuna preparazione del locale; il costo d'esercizio è minimo perché la lampadina impiegata è di soli 50 watt, di prezzo modesto e di lunga durata.

Il proiettore a valigetta Fer-Color è previsto essenzialmente per essere impiegato utilizzando lo schermo contenuto nello stesso coperchio della valigetta; si ottiene in tal modo una splendida immagine di 30 cm. di lato, tale da mettere in evidenza ogni minimo particolare, ogni sfumatura del colore, e ben godibile da diverse persone disposte intorno. Ma per chi desidera ottenere un'immagine di più ampio formato, il Fer-Color può essere utilizzato anche come un proiettore normale: basta a tale scopo abbassare con una semplice manovra il coperchio-schermo e rivolgere il fascio luminoso contro una parete chiara. In tal modo, grazie allo speciale tipo di obiettivo di cui è dotato l'apparecchio, già alla distanza di poco più di un metro si ottiene una proiezione di un metro di base, che può diventare molto più grande a distanza maggiore. Naturalmente per questa forma d'impiego occorre che il locale sia buio o quasi.

Il proiettore a valigetta Fer-Color è dotato di un obiettivo anastigmatico di elevato rendimento e di alto grado di correzione, con luminosità 1 : 2,8, azzurrato su tutte le superfici. Il sistema ottico è completato da un condensatore triplo e da uno specchio a riflessione totale lavorato otticamente e metallizzato nel vuoto. Il supporto della lampadina, munito di riflettore argentato, è provvisto di un giunto sferico che permette di regolare con la dovuta precisione la sorgente di luce rispetto al gruppo ottico, affinché lo schermo risulti illuminato in modo uniforme. Particolare cura è stata posta allo scopo di mantenere fredda tutta la parte dell'apparecchio nella quale vengono a trovarsi le diapositive (molto delicate nei riguardi del calore), o che può venire a contatto con le mani; tale parte è isolata termicamente dalla base che porta la lampada. Il collegamento elettrico può essere fatto indifferentemente con la rete a qualunque tensione, da 120 a 220 volta, utilizzando le diverse prese già predisposte a tale scopo. Il cavetto di collegamento, di gomma, con innesti pure di gomma, è contenuto nella valigetta; nell'interno della stessa possono essere disposti 50 telaini porta vedute, in apposite rastrelliere, senza pericolo che si rovescino durante il trasporto. Il proiettore a valigetta Fer-Color è destinato innanzi tutto a coloro che si occupano di fotografìa a colori, dilettanti e professionisti, ma trova anche un utile impiego presso i negozi di fotografia per dar modo ai clienti di esaminare le loro diapositive all'atto stesso del ritiro. Un particolare interesse esso inoltre presenta per i viaggiatori di commercio e i dimostratori, i quali non hanno più bisogno di portarsi dietro un pesante e ingombrante bagaglio, giacché questo può essere sostituito da una serie di piccole diapositive a colori: la proiezione sullo schermo del Fer-Color è del tutto equivalente alla visione degli oggetti nella loro realtà.

Un ultimo interessante vantaggio del Fer-Color è il suo prezzo, che, in rapporto alla qualità, è mantenuto entro limiti veramente modesti.