Parco Nazionale dell'Asinara

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Ente gestore: è stato istituito nel gennaio 1998 il comitato di gestione provvisoria, in attesa dell'Ente di gestione Definitivo, ai sensi della legge 394/91. Attualmente è formato dal Presidente (il Sindaco di porto Torres, Eugenio Cossu)   e da undici componenti designati dal Ministero dell'Ambiente, dal Ministero per le Politiche agricole, dal mondo della ricerca scientifica, dalle Associazioni ambientaliste, dalla regione Sardegna, dalla provincia di Sassari e dal comune di Porto Torres.

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(Elaborazione  Carte Itinerari di Francesco Vittiello™)

Istituzione: Gennaio 1998.

L'isola dell'Asinara è situata a nord della Sardegna, sull'estremità occidentale del bellissimo golfo omonimo. Le coste si presentano frastagliate, rocciose e molto ripide a ovest, mentre a est digradano in una serie di cale a fondo sabbioso. La particolare posizione fa dell'isola un luogo unico ed affascinante, dove gli animali più tipici sono dei piccoli asini bianchi, la cui origine è avvolta nel mistero. Tra le specie di uccelli più importanti ricordiamo il falco pellegrino, il marangone dal ciuffo ed il gabbiano corso. La presenza del carcere di massima sicurezza fino al dicembre 1997 ha consentito inoltre di preservare pressoché intatto l' ambiente marino e terrestre.

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A: area riserva marina di Porto Conte (Alghero)  B: area Parco Nazionale dell'Asinara

Info : EPT  Sassari Viale Caprera, 36 07100 Sassari Tel 079/299544  fax 079/299415

Le regole attualmente in vigore

Trattandosi di un Parco Nazionale, il decreto riguardante le misure provvisorie di salvaguardia del Parco dell'Asinara regolamenta sia le zone terra che a mare. Queste le  regole inerenti le attività legate al mare:

Nelle zone marine del'isola sono vietate:

1) la pesca da parte di tutte le marinerie, con esclusione della piccola pesca della marineria di Stintino e Porto Torres, per la quale si applicano le condizioni definite dal decreto del Ministro della marina mercantile 28 maggio 1992, entro un miglio nautico lungo la costa occidentale dell'isola, da Punta dello Scorno a Punta Salippi, e all'interno della batimetrica dei cinquanta metri lungo la costa orientale e meridionale, da Punta dello Scorno a Punta Salippi;

2) la pesca con lo strascico, entro tre miglia nautiche lungo la costa occidentale dell'isola da Punta della Scorno a Punta Salippi, e all'interno della batimetrica dei cinquanta metri lungo la costa orientale e meridionale da Punta dello Scorno a Punta Salippi;

3) l'immersione con apparecchi autorespiratori, fatte salve le immersioni effettuate per motivi d ricerca, di studi e di visite guidate, previa autorizzazione dell'organismo di gestione, entro la fascia di m 1.000 dalla costa;

4) la navigazione, l'accesso, la sosta e l'approdo non regolamentati di navi e natanti di qualsiasi genere e tipo, fatta eccezione per le attività di sorveglianza e di soccorso, entro una fascia di m 1.000 dalla costa;

5) l'alterazione diretta o indiretta dell'ambiente bentonico e delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche delle acque, nonché il prelievo di organismi bentonici e l'immersione di rifiuti e di sostanze solide e liquide che possano modificare, anche transitoriamente, le caratteristiche dell'ambiente marino, entro una fascia di m 1.000 dalla costa;

6) le attività che possano arrecare danno, intralcio e turbativa alla realizzazione delle finalità di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell'area, entro una fascia di m 1.000 dalla costa;

7) l'asportazione, anche parziale, e il danneggiamento delle formazioni litologiche e minerali;

8) l'utilizzo di armi, di qualsiasi mezzo distruttivo, nonché di sostanze tossiche ed inquinanti, di esplosivi, tranne che per necessità inerenti lavori di interesse pubblico, previa autorizzazione del'organismo di gestione, entro una fascia di un miglio dalla costa;

9)La balneazione se non autorizzata.

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