Costruzioni, riparazioni e restauri navali.

di Vincenzo Carrano - La Maddalena -Frazione Moneta Tel.0789728181 - 03357052221

L'amico Vincenzo proviene da una famiglia di carpentieri in legno amalfitana che vanta una tradizione di quattro generazioni. I Carrano sono giunti a La Maddalena nei primo anni 30 ed hanno qui continuto loro attività. Nel solco della tradizione del padre Mario e del nonno Vincenzo, il cantiere è specializzato nella costruzione di imbarcazioni e gozzi che hanno la caratteristica di essere tutti diversi l'uno dall'altro. Il Cantiere Navale Carrano è stato il primo a costruire gozzi semiplananti in legno. L'ultima fatica del cantiere è stato il recupero e restauro della barca "Miriella" di cui più in basso potrete leggere la storia e le caratteristiche. Vincenzo ha deciso di riprendere la produzione, ne ha già costruiti tre esemplari, di una delle imbarcazioni più tipiche dell'arcipelago : il sandolino.

Il restauro della "Miriella"

Barca in legno del 1930 circa costruita a Carloforte, ristruttrata una prima volta ad Olbia nel 1958 e successivamente arrivata nell'Arcipelago Maddalenino nei primi anni sessanta. L'impiego nell'Arcipelago fu prima di barca da carico e collegamento con la costa Sarda, successivamente venne impiegata al trasporto turistico in villlaggi  turistici. Nel corso degli anni l'armamento dell' imbarcazione venir cambiato, nata con armatura a vela latina,venne tolto l'albero e fu costruita una cabina molto grande per riparare i turisti. In questi ultimi trent'anni perse le caratteristiche di barca nata settanta anni fa. Un gruppo di tre amici la rileva nel 1999 per cercare di riportarla alle caratteristiche di imbarcazione d'epoca a vela latina.

lo scafo 

Il cantiere navale Carrano, alla fine del 99 viene contattato per effettuare i lavori di lavori di ristrutturazione generale e così, a inizio 2000 partono i lavori per far risplendere questa vecchia Sampietraria.

Il primo problema è quello di cercare di riportare la  Miriella all'armatura e al disegno quanto mai vicino all'originale del 1930.

Si procede con lo smantellamento della enorme cabina e del vecchio ponte coperta,lasciando in pratica solo il guscio , si interviene sul fasciame dello scafo riportandolo a legno ,curandolo di inchiodarlo per tutti i corsi di fasciame.

All' interno dello scafo si interviene alla sostituzione di alcune costole(madieri e staminare), del paramezzale e delle serrette in legno di Iroko, si costruiscono tre paratie stagne per dividere i nuovi locali che si andranno ad costruire per dare una buona vivibilità all'equipaggio. La barca ha una lunghezza di circa 14 metri e una larghezza di 4.50, si costruiscono tutti i nuovi bagli in legno di Iroko e su di essi dopo uno strato di compensato marino vengono inchiodate le doghe del ponte coperta di uno spessore di circa 4 centimetri sempre in Iroko.

la coperta

Si costruiscono due tughe in Iroko e compensato marino di mogano, una di poppa con all'interno un piano di cottura con cucina a quattro fuochi e lavello con acqua corrente calda e fredda, di fronte divano da una piazza e mezzo ed un tavolo da carteggio e portastrumenti con la centralina dell'accessoriato impianto elettrico ed al centro un tavolo da pranzo.Nella tuga di prora vengono ricavati 5 posti letto ed un ampio bagno con doccia a prua si ricava un locale per ricovero vele e quant' altro ci sia bisogno.

L'armatura è costituita da un albero in abete lamellare di 11.60 metri, l'antenna in abete lamellare di 17.20 metri ed un bompresso di 7 metri , per le manovre sono stati costruiti ex novo una trentina di bozzelli.

albero e antenna 

La Miriella oggi....

Under costruction !

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