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"Traballa la poltrona del Sindaco Birardi e nuove polemiche sul parco" (14.10.99 e 5 gennaio 2000)

ominoverde.gif (13793 byte)....begli scherzetti, eh ??

Finalmente Birardi (ex Senatore del P.C.I. e Sindaco di La Maddalena) esce allo scoperto e rivela, rimangiandosi quanto affermato sin'ora, le sue vere intenzioni : diventare Presidente del parco dell'arcipelago al posto di Camarda!!!

mercoledì 27 ottobre 1999 (La Nuova sardegna) new_dark.gif (142 byte)Altra "richiesta" del Consiglio Comunale al Parco !

new_dark.gif (142 byte) Presentata l'ennesima mozione contro L'Ente Parco da parte della maggioranza di sinistra.

novità.gif (321 byte) Dopo una nostra interrogazione i revisori dei conti del comune accertano un buco di circa 10,5 miliardi nelle casse del Comune.Maggioranza in liquefazione.

LA MADDALENA Il Comune al Parco: inviateci tutti gli atti

Nonostante i tentativi del sindaco Birardi di riportare un po' di serenità nei rapporti tra il comune ed il parco, il consiglio comunale maddalenino apre un'altra «vertenza» con la dirigenza del parco. Lunedì infatti, su proposta dell'opposizione, il consiglio ha approvato, senza alcuna discussione e all'unanimità, una mozione con la quale si chiede al presidente Camarda di «trasmettere d'ora in poi all'amministrazione comunale tutti gli atti, delibere, decreti presidenziali, concorsi ed ogni altro atto ufficiale emanati dal comitato di gestione e dal presidente». Questa decisione non mancherà di far discutere poiché anche se approvata sotto forma di richiesta, di fatto è la prima volta che il consiglio comunale chiede ufficialemente di entrare in possesso di atti prodotti da un'altra istituzione. Da alcune indiscrezioni sembra che nel comitato di gestione qualcuno veda questa richiesta come un'indebita interferenza nel lavoro del comitato di gestione e agli atti da esso prodotti. Un particolare curioso: la mozione illustrata da Bardanzellu è stata votata anche dal sindaco Birardi.

triangoloSX.gif (394 byte)  Qui sotto l'articolo de "La NUova Sardegna" 07.10.1999

Birardi: cambiate quella legge Il sindaco punta a diventare presidente dell'ente

Fintanto che l'amministrazione comunale non avrà ricevuto dal ministro dell'Ambiente garanzie adeguate, un comitato di gestione incaricato di operare a titolo definitivo non si insedierà. Mario Birardi, sindaco della Maddalena, è stato esplicito, venerdì scorso, in consiglio comunale: la comunità locale ha tutto il diritto di partecipare partendo da una condizione di privilegio. «La "394", la discussa legge quadro sulle aree protette votata dal parlamento italiano nel 1991, non si addice a una realtà particolarissima come è quella dell'arcipelago: la modifichino, facciano qualcosa, l'essenziale è mantenere quel rapporto contrattuale forte - un confronto alla pari fra i componenti di nomina ministeriale e quelli scelti dal consiglio comunale - riconosciuto dall'intesa Stato-Regione, per il comitato provvisorio». Il comitato definitivo, invece dovrà operare nel regime della 394: Birardi, rientrato in comune da pochi giorni se ne è dovuto subito allontanare. Anche questa volta motivi di famiglia lo costringeranno a restare a lungo lontano dal palazzo della Piazza Rossa; sarà sostituito dal vice sindaco Carlo Randaccio. Certo che il clima torrido che ha trovato al suo rientro non ha giovato alla sua convalescenza; problemi all'interno e fuori del palazzo. Una situazione che è precipitata. Dentro c'è la verifica chiesta con insistenza da qualche consigliere di maggioranza - primo fa tutti il segretario cittadino dei Ds Stefano Filigheddu, compagno di partito del sindaco - fuori i rapporti divenuti ormai burrascosi con il presidente del parco nazionale dell'arcipelago Ignazio Camarda. Il docente di botanica dell'università di Sassari, presidente «in pectore» del comitato definitivo, è ormai ai ferri corti con il sindaco: Edo Ronchi, ministro dell'Ambiente lo vuole alla guida dell'ente parco. «Ronchi ha inviato una lettera alla Regione per chiedere il benestare sulla nomina di Camarda», ha detto Birardi in consiglio. Ma dalla Regione non può giungere alcun parere visto che esiste un vuoto di potere, che non c'è un'amministrazione. «Se dovessimo trovarci di fronte a un atto di imperio il parco può essere messo in discussione», ha aggiunto il sindaco. Che dire poi degli atti prodotti di recente dal consiglio comunale in assenza di Birardi? La sfiducia ai componenti del comitato gestione scelti dall'assemblea municipale, la revoca della delibera consiliare con la quale era stata stabilita l'incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di commissario nel'organo direttivo del parco. Provvedimenti che il sindaco ha gradito solo in parte. I rappresentanti dell'assemblea civica auspicano un cambio al vertice dell'ente di gestione, l'hanno pure inserito nella famigerata delibera estiva. Il sindaco assuma la presidenza di quell'ente, proprio in ragione della particolarità del parco maddalenino. Come, d'altronde, è avvenuto nel parco dell'Asinara. E' guidato dal sindaco di Porto Torres, il solo comune su cui insiste l'area tutelata. Alla Maddalena potrebbe accadere la stessa cosa. «Sono disposto a fare il presidente a condizione che questo serva a gestire una fase di transizione» ha sottolineato Mario Birardi. Il che sta a significare il passaggio dalla gestione Camarda alla gestione del signor X, un uomo attento agli equilibri che si creeranno in Regione, non solo in municipio.

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Consiglieri e membri del comitato di gestione: annullata l'incompatibilità tra le due cariche

La difficoltà dei rapporti fra l'amministrazione municipale e il comitato di gestione provvisoria del Parco nazionale sta mettendo a dura prova anche i rapporti interni fra i membri stessi dell'assemblea civica. La dimostrazione, se ancora ce n'era bisogno, è arrivata nella seduta di venerdì scorso quando si è discusso sull'opportunità di mantenere l'incompatibilità fra la carica di consigliere e quella di membro del comitato di gestione.

Questa incompatibilità era stata fissata già un anno e mezzo fa, al tempo della nomina dei quattro membri spettanti dall'assemblea civica. Dopo parecchie polemiche era prevalso il concetto della separazione fra le due cariche. La mozione, votata venerdì scorso, riporta la situazione a due anni fa e ammette invece la compatibilità fra le due cariche.

La nuova situazione giuridica nasce a seguito della mozione unitaria votata a metà luglio quando tutta l'assemblea aveva "sfiduciato" in blocco i quattro membri a suo tempo proposti e tacciati di non essere abbastanza severi nella difesa degli interessi della comunità. Nemmeno la mozione, unitaria anche questa volta, votata venerdì scorso è stata esente da una travagliata gestione e da un'altrettanto travagliata votazione. Dopo aver individuato la formula comune, maggioranza ed opposizione hanno proposto una mozione unitaria (eliminandone di fatto un'altra della minoranza che chiedeva anche la sostituzione dei membri eletti) durante la stesura della quale le discussioni hanno gettato difficoltà nella stessa maggioranza, ad esempio quando il sindaco Mario Birardi ha negato la parola al consigliere Roberto Poggi favorevole a supportare la tesi della minoranza. Dopo la votazione, nel pomeriggio, il sindaco non si è presentato: un gesto grave che ha rasentato in pratica le dimissioni, e che non mancherà di far sentire i suoi effetti nel percorso futuro della giunta "ulivista" che guida La Maddalena.

Una seduta dunque alquanto movimentata e portata avanti ben oltre i tempi di discussione e di replica approvati dal regolamento interno dell'assemblea. Si è discusso per ore sull'opportunità dello spostamento nel centro storico del mercatino del mercoledì ma si sono lasciate ad altra data problemi ben più pressanti, come quello idrico, quello della zona industriale e quello, davvero impegnativo, della discussione sui connotati tecnici del nuovo Puc.

Francesco Nardini (Unione Sarda)

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