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Immersioni nell'Arcipelago e Immersioni in Corsica

In questa pagina troverete alcune informazioni per le vostre immersioni nelle acque dell'arcipelago.

A) Secca delle Colonne - Circa mezzo miglio a nord della boa della Secca dei Monaci, monoliti di granito alti 30 metri s'innalzano maestosi da un fondale sabbioso a -45 metri di profondita' ed arrivano a -15 metri dalla superficie. Le pareti sono coperte da  gorgonie e tappezzate da margherite di mare. Per la varietà delle rocce vi sono tane ricche di pesci.Habitat ideale del Riccio di mare:infatti di questi bellissimi animali ve ne è una grande quantità. E'  facile incontrare grandi trigoni e pesci di specie pelagiche: ricciole, dentici e, d'estate, con un po' di fortuna si possono vedere transitare anche  i tonni. Appoggiata a grandi massi, sul versante di nordest, c'e' un'enorme ancora "ammiragliato" alta 6 metri coperta di gorgonie. E' facile incontrare forti correnti pertanto quest'immersione è consigliata a sub esperti.

B) Spacca delle Corvine - E' la punta estrema della Secca dei Monaci verso Punta Coticcio dell'isola di Caprera. Il picco si trova a -6 metri di profondita'.E' formata da rocce granitiche che si innalzano da un fondale sabbioso a -40 metri. Un canyon profondo 30 metri e largo dai 2 ai 4 metri presenta le pareti completamente rivestite di Parazoanthus axinellae. Vi sono moltissime spacche abitate da gronghi, murene, capre di mare, aragoste oltre ad una ricchissima flora marina : spugne, gorgonie e,sul fondo, slendide praterie di posidonia ricche di pesci, soprattutto ghiozzi,triglie,sciarranidi e pesci San Pietro.  Sul fondo grandi massi formano tane passanti in cui si trovano cernie e corvine. Immersione di difficoltà media soprattutto per correnti da nord ovest. Sconsigliata in presenza di venti dal 4° quadrante.

C) I Picchi - A circa quaranta metri dal lato nord di Punta Coticcio si innalzano fino in superficie, da un fondale a 45 metri, due incredibili picchi che in cima hanno un diametro di 2 metri. Un immersione veramente bellissima : incredibile il numero di castagnole che volteggiano intorno al cappello. Si possono incontrare ricciole e  dentici in caccia. Vi sono anche grandi capponi alla base dei massi, spugne, parazoanthus, rose di mare e ogni forma di organismo vivente che incrosta le rocce del fondo.Gli appasionati di fotosub potranno fotografare ,soprattutto la notte,paguri, dentici  e bellissime cernie dorate. L'immersione è facile anche se è consigliato effettuarla in assenza di vento.

D) Grotta di San Francesco - Situata nel lato nord di Caprera, tra Punta Coticcio e Punta Galera, a ridosso del ponente e dal maestrale c'e' una grotta passante con l'ingresso a - 12 metri. All'entrata c'e' una grande spaccatura nella parte in alto a destra, rivestita da parazoanthus e abitata da aragostelle e da alcuni gronchi . La grotta è lunga circa 25 metri di metri e sbuca a 4 metri di profondita' in un bacino d'acqua semichiuso. A una cinquantina di metri dall'imboccatura uscendo verso il mare aperto, c'e' un'altra piccola  seccca, tra l'altro molto bella, che parte da un fondale di -35 metri che arriva fino a -7 metri dalla superficie. Consigliata per la facilità dell'immersione.

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(Elaborazione Carta Immersioni Sub by F.Vittiello™)

Avvertenza : carta esclusivamente indicativa d'insieme, munirsi di carta nautica particolareggiata!

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E) Secca di Spargi - Questa secca e' conosciuta anche come "Secca Washington" perchè  un enorme masso assomiglia  proprio alla testa del presidente americano . E',secondo molti, il fondale con la morfologia piu' bella. La  secca si trova  tra l'isola di Spargiotto e Budelli. La base appoggia sulla piattaforma dell'arcipelago della Maddalena a 2,5 metri di profondita' e la sommita' arriva a -6 metri.  La sua particolare posizione, la secca e' investita dalle correnti provenienti da Maestrale e Grecale, spiega il motivo della presenza della paramuricea in quantità abbonfdante gia' a 15 metri di profondita'. I giganteschi monoliti di granito formano grandi e lunghi passaggi, con una vita spettacolare, vera delizia per qualsiasi subacqueo. Si incontrano anche molti pescetti di branco (castagnole, anthias, acciughe, salpe e molti altri) ed anche pesce di tana (gronchi,murene,aragoste). Immersione poco impegnativa ma difficoltosa per la presenza di numerosi gruppi di sub.

F) Secche delle Bocche di Bonifacio - Tra Lavezzi e Punta Falcone, proprio in mezzo al canale , vi sono  fondali molto belli. La secca e' ben individuabile grazie ad un enorme "obelisco" (faro di segnalazione per la navigazione) e la profondità media è -40 mt. Mezzo miglio a sud, c'e' un susseguirsi di enormi monoliti che si ergono fino a -10/15 metri dalla superficie per quasi un miglio da est a ovest. Questa secca presenta fondali straordinari sia per la particolarita' della flora che ricopre ogni porzione di fondale, che per il quantitativo di pesce stanziale e pelagico. Si incontrano facilmente saraghi e corvine; cernie enormi ,ricciole, dentici. Immersione molto impegnativa.

G) Isole dei Monaci-Secca di Maestrale- Un'immersione impegnativa a causa delle frequenti correnti che ci si possono trovare, ma proprio per questo risulta essere molto ricca di vita sessile e di pesci, anche di grossa taglia. Si trova a circa mezzo miglio a nordovest dal faro dei Monaci. Si innalza da un fondale a 40 metri, apice  che arriva a -12 metri.La parete a Maestrale e' ricoperta di gorgonie e   alla base presenta una franata in cui fanno tana  gronghi , murene e saraghi. In queste acque e' facile l'incontro con dentici e ricciole.  Due grandi monoliti formano alcune spaccature orizzontali abitate da numerosissime specie ittiche di tana (corvine, saraghi, cernie, mustele ecc)Nella zona si può anche trovare un grosso motore,appartenente presumibilmente ad un peschereccio,che giace su un fondale di 22 metri ed è ricovero per gronghi, murene e scorfani di grandi dimensioni, mentre sulla vicina parete si incontrano vari tipi di nudibranchi.

H) Secca di Punta Galera - Questa secca si trova nella punta più estrema verso nord dell'isola di Caprera a circa mezzo miglio dall'omonima punta. Non è segnalata ed è visibile perchè la sua cresta è quasi affiorante. E' una "gobba" che si innalza da un fondale sabbioso a circa 40 metri di profondità.Ricca di microrganismi marini e di vegetazione permette incontri ravvicinati con saraghi e numerose specie di tana, soprattutto gronchi. Numerose fenditure nella roccia e la presenza di correnti ne fanno habitat ideale per tanute,saraghi e murene.Con un po' di fortuna si possono incontrare branchi di spigole in caccia in mezzo ai numerosi branchi di sardine e castagnole attratte dall'abbondanza di cibo. Immersione difficoltosa in caso di venti dal 1° e 4° quadrante nonchè per la presenza di numerosi gruppi di sub che, soprattutto durante il mese di agosto, vi effettuano immersioni. Una secca molto insidiosa per la navigazione,soprattutto durante la bassa marea, come dimostrano i resti dei vari relitti, che vanno dall'epoca antica ai nostri giorni, che si trovano lungo le pareti della secca e sul fondo.

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Gli isolotti "Barrettinelli di fuori" sormontati dal faro.

I) Isolotti Barrettinelli di fuori: un immersione da praticarsi in assenza di vento e con mare calmo che, quando effettuata, compenserà, per la bellezza dei fondali e,soprattutto, delle bellissime pareti a strapiombo, l'attesa della giornata adatta. Le pareti sono ricche di vegetazione,soprattutto gorgonie , parazoanthus e rose di mare.Non è difficile poter osservare alcune tane di gronchi, nuotare in mezzo a nuvole di castagnole e, se particolarmente fortunati, in mezzo a branchi di saraghi.Quest'immersione è consigliata anche ai fotosub che potranno scattare immagini di una bellezza straordinaria.

L) Lo scoglio di Mortoriotto : Un'immersione bellissima, una di quelle per cui vale la pena di vivere. Infatti effettuando questa immersione si potrà scoprire, a soli 36 metri di profondità, una bellissima colonia di Corallo Nero. La zona d'immersione è ubicata sul versante orientale dello scoglio di Mortoriotto. Si scende lungo il pendio che digrada a balze dove non è raro incontrare branchi di Barracuda in caccia e, arrivati intorno ai -30 sui massi sul fondo dove spiccano i ventagli delle gorgonie rosse si incontra, visibilissima, una bellissima colonia di corallo nero che, a differenza, del nome, è, al contrario, di un giallo vivissimo (di nero questa specie ha solo lo scheletro). Da non perdere !

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