Clamoroso : denunciata dal Comitato di Gestione del Parco la rivista "Nautica"

Editoriale di Roberto Neglia ( tratto da Nautica On Line )

TRE MILIARDI PER AVER CRITICATO LA GESTIONE DEL PARCO DE LA MADDALENA

Come si può leggere nelle pagine che seguono, si vuole mettere il bavaglio a "Nautica" per quanto riguarda i parchi e le aree marine protette, creati dal Ministro dell'Ambiente Edo Ronchi.

A portare l'attacco è stato il presidente dell'Ente gestore del Parco de La Maddalena, prof. Ignazio Camarda.

Invece di avviare un dialogo con "Nautica", che criticava la gestione del nuovo ente, ha preferito chiedere un risarcimento di 3 miliardi per i mancati introiti che il parco stesso, ipoteticamente, potrebbe subire in conseguenza delle critiche della rivista.

Il Professore avrebbe potuto chiedere spazio, sulle nostre pagine, per chiarire la politica perseguita dall'Ente gestore, facoltà che la legge per la stampa riconosce a tutti coloro che non sono d'accordo con le informazioni, le idee e le critiche espresse da un organo di informazione. E invece non lo ha fatto. Non si è avvalso di questo suo diritto democratico, che la rivista rispetta puntualmente quando le viene richiesto, e ha preferito tirare un affondo, a suo parere molto più traumatico e decisivo: la citazione per danni, e che danni.

Grazie, Professore. Neanche noi ci rendevamo conto di essere tanto potenti e autorevoli.

Dopo tale fatto, potremmo anche illuderci di essere una delle più importanti pubblicazioni italiane, superiore anche a molti quotidiani dal nome prestigioso, che hanno fortemente criticato il regolamento e la politica posta in atto del Consiglio Direttivo dell'Ente di gestione maddalenino, senza che questo abbia battuto ciglio.

Del resto, con tanti esempi anche di personaggi famosi, la richiesta di danni sembra ispirata da quell'andazzo - fortemente criticato dal presidente della Camera, On. Luciano Violante, e dallo stesso Governo, che lo hanno valutato fortemente intimidatorio - che spinge i criticati a chiedere immediatamente danni miliardari a giornalisti e a case editrici. E la libertà di critica riconosciuta dalla Costituzione? È invisa a tutti coloro che per convinzione o convenienza (od opportunità) si sentono i depositari del verbo.

Così, il Professore, con la richiesta di danni ha voluto manifestare una volontà dura, pronta allo scontro, che ci faccia recedere da ulteriori critiche. Ma non sarà questo a fermarci, anzi sarà uno stimolo a non accettare supinamente quanto verrà deciso a livello locale sia a La Maddalena che nei vari parchi, quando contrario al buonsenso e all'interesse generale.

Non cambieremo il nostro atteggiamento e continueremo a comportarci come nostro dovere, sicuri che le opinioni espresse dalla stampa sono diritto sacrosanto in ogni democrazia. Possono risultare poco o affatto gradevoli, ma l'unica maniera per evitarle è quella del dialogo, di spiegare le proprie ragioni, l'ineccepibilità delle scelte nel rispetto delle normative, di ricercare la concertazione con tutte le parti interessate e perciò anche con gli utenti, la capacità di correggere la rotta quando c'è il rischio di prevaricare qualcuno.

Se poi il denaro che si impiega è pubblico, cioè pagato da tutti i cittadini con le tasse, come negli enti di gestione di parchi e aree protette, se ne deve dar conto a tutti, piaccia o non piaccia affatto.

Da parte sua, "Nautica" vuole solo il rispetto che le proviene da quarant'anni di attività a favore del mare, oltre che della nautica da diporto, e da un prestigio di serietà unanimamente riconosciutole.

Non vogliamo intimidire alcuno, ma ricerchiamo sempre il dialogo, al fine di raggiungere quelli che sono tra i nostri scopi principali:

1) salvaguardare l'ambiente marino che ci è tanto caro, proprio per la nostra passione dell'andar per mare;

2) ottenere che i parchi funzionino, salvaguardino effettivamente l'ambiente e siano in grado di erogare quei servizi e realizzare quelle infrastrutture che ora esistono solo sulla carta;

3) impedire soprusi nei confronti dell'ambiente e dei diportisti.

Su questo piano, saremo estremamente collaborativi con chiunque avrà il buon senso di chiedere anche il parere degli utenti, di cui noi siamo rappresentanti in senso lato.

Sarebbe molto facile fare della retorica, ma noi rifuggiamo dalle parole per mirare ai fatti. Vada pure avanti la causa intentataci dal prof. Camarda, ma non fermerà le nostre critiche se ce ne sarà bisogno. Per il resto, saremo disponibili per una collaborazione volta a favorire un equo sviluppo di questo e di ogni altro Parco, nel rispetto di tutte le esigenze.