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Articolo  de   La nuova Sardegna                                    

martedì 4 maggio

Prosegue alla Maddalena la serie di incontri del comitato di gestione sulla bozza di regolamento del traffico a mare Il parco cerca il consenso dei diportisti I rappresentanti dell'industria nautica:  i nostri mezzi sempre più  puliti.    

LA MADDALENA. Si è svolto l'altro ieri nel salone consiliare della Maddalena un incontro tra i rappresentanti dell'Ucina, l'associazione che raggruppa gli operatori e gli industriali dei cantieri nautici italiani, il comitato di gestione del parco presieduto da Ignazio Camarda (nella foto) e gli operatori marittimi del nord-est, per illustrare e chiarire alcune problematiche legate sia alla navigazione da diporto e da traffico in relazione alla "bozza" di regolamento del traffico a mare in via di definizione. Lo scopo, illustrare al comitato del parco i nuovi accorgimenti tecnici adottati dai cantieri italiani per la salvaguardia del mare. Sono stati diversi gli interventi tra cui il presidente dell'Ucina Paolo Vitelli che ha dichiarato «che i cantieri navali sono all'avanguardia per la lotta all'inquinamento» e poi, rivolgendosi al presidente del parco ha chiesto «di fissare regole chiare e facilmente interpretabili in merito al traffico e alla sosta delle imbarcazioni da diporto e da traffico per far sì che tutti possano sapere in anticipo cosa si può fare nelle acque dell'arcipelago». È intervenuto anche l'assessore Giovanna Orsini di Santa Margherita Ligure, la quale ha lamentato «il notevole danno per l'economia dei comuni interessati dal parco di Portofino che, imposto dall'alto, con regole poco chiare e per questo contestato vivacemente dai residenti nell'area, potrà danneggiare il turismo della zona». L'intervento di Gino Sulis,(*) rappresentante dell'assessorato regionale all'Ambiente è servito ad affermare che «in Sardegna i parchi marini nascono per favorire e aiutare la nautica». L'affermazione è stata contestata da un rappresentante degli operatori nautici di Palau che ha dichiarato che «se non si darà la possibilità di far strutture a terra e a mare per incentivare l'arrivo di nuovi diportisti, tutti gli accorgimenti tecnici delle imbarcazioni e le affermazioni di principio non serviranno a nulla». Non è mancato l'intervento di un contestatore del parco, Vittiello, che ha detto: «Anche il parco dell'arcipelago è stato imposto nonostante duemila firme raccolte, una richiesta di "referendum" è stata respinta»(**). L'amministrazione del parco, e quella comunale che ha vinto le elezioni con larghi suffragi avendo il parco nel suo programma, hanno ascoltato i rappresentanti dell'Ucina e proseguono negli incontri per elaborare un regolamento alla luce del confronto con tutti.

(*)   Questa si che è una notizia !   Andrebbe certamente approfondita...........

(**) non una volta, ma ben tre volte !   (note del  webmaster)

 

 

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