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PROGRAMMA

 

Mercoledì 15 Aprile 1998:

ORE 12,00 Palazzo Comitini conferenza stampa di presentazione del festival (alla presenza del Presidente della Provincia Puccio, dell'Assessore Sole e degli organizzatori)


Lunedì 20/4/1998:

ORE 9,00 Palermo, Liceo Classico Meli: proiezione del documentario "Mama, Papa, Auto". Interverrà l'Autore, Claus Strigel

 

ORE 16,30 Magazzini Ferroviari Stazione Lolli:

PROIEZIONE DEI DOCUMENTARI DELLA RASSEGNA:

Mama Papa Auto, di Claus Strigel (Germania, 1991) - 45'

Un documentario sul rapporto tra l'uomo e l'automobile, primo di una trilogia (che

presentiamo per intero) realizzata tra il 1992 e il 1996, tesa ad indagare le relazioni - talvolta surreali - tra l'uomo moderno e le macchine.

 

Aquae, di Rolando Menardi (Italia, 1997) 20'

Acque e fiumi di Sicilia. Prodotto dalla Sezione Beni Ambientali della Soprintendenza di Palermo, il documentario si sofferma sulle caratteristiche ambientali dei corsi d'acqua siciliani, sulla loro importanza e sulla vita che li circonda.

 

Il Monticolo, di Claudio Cominelli e Alessandro Milini (Italia, 1997) - 9'

Uno scherzo, non privo di raffinatezza e sottile senso dell'umorismo, sulle "avventure" di

un gruppo di giovani che devono scalare la "montagna".

 

Incas, the God of Ecology di Sergio Baldassarini jr. (Brasile, 1997) - 25'

Alla ricerca del mondo degli Incas, tra misticismo e sopravvivenze culturali che confermano come "le civiltà non sono mortali".

 

Cry of the Forgotten Land di Ian Mackenzie (Canada, 1993) - 26'

La popolazione dei Moi, nell'Irian Jaya (Nuova Guinea-Papua) e la sua dura lotta per

sopravvivere alla politica territoriale del governo militare indonesiano. Rifugiati nella foresta dell'Irian Jaya per 40.000 anni, la loro esistenza è ora fortemente minacciata dalla distruzione della foresta pluviale operata da compagnie internazionali. Cry of the Forgotten Land ha vinto 11 premi internazionali ed è il primo dei tre documentari che dedichiamo a Peter Von puttkamer, qui in veste di produttore.

 

ORE 21,00 MONOGRAFIA: CINEMA E VIDEO DEI NATIVI AMERICANI:

Quilliq, di Susan Avingaq (Inuit), Madeleine Ivalu (Inuit), Matilde Hanniliaq (Inuit), Martha Maktar (Inuit) e Marie H. Cousineau (Inuit) (USA,1992) - 12,00'

La vita degli Inuit, la costruzione di un Igloo, i ghiacci dell'Alaska, sono i protagonisti di

questo affascinante, breve viaggio in una cultura per noi quasi sconosciuta.

 

 

Warriors Chief in a New Age di Dean Curtis Bear Claw (Crow)

(USA, 1991) - 27,00 min.;

"In Warrior Chief in a New Age il videomaker Dean Curtis Bear Claw racconta le decisioni prese da due capi dei Crow nel periodo di transizione del proprio popolo verso la vita di Riserva. In questa riflessione Bear Claw centra il suo interesse anche sulle diverse qualità dei due leader di quel tempo, che si rifugiavano nelle visioni ed erano profondamente spirituali nel prendere difficili decisioni nell'interesse dei Crow".

 

I Turn My Head di Melanie Printup Hope (Tuscarora) (USA,1993) - 3'

A 1994 Video Book di Beverly Singer (Tewa) (USA,1994) 5,00 min.;

Una raccolta delle immagini realizzate dalla cineasta Beverly Singer,

 

 

 

Pepper's Pow Wow di Sandra Sunrising Osawa (USA 1995) 56'

Ritratto di Jim Pepper, Indiano e jazzman, una miscela davvero inconsueta per noi. Ricco di straordinarie musiche, il documentario di Sandra Osawa - autrice Makah residente a Seattle - ha vinto numerosi premi internazionali e ha fruttato a Sandra il titolo di "Regista Nativa dell'Anno" nel 1996.

 

 

 

 


Martedì 21/4/98

ore 10,00 Scuola Media Bagheria, proiezione del documentario "Fenua Enata" di Bachelier-Federmeyer

 

ORE 16,00 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

REPLICHE:

Pepper's Pow Wow

PROIEZIONE DEI DOCUMENTARI DELLA RASSEGNA:

Bolzano-Bolzen di Andreas Pichler e Susanna Schoenberg (Italia, 1997) - 58'

La crescita della città di Bolzano, le sue trasformazioni urbanistiche, il suo essere multilinguistica, in un serrato racconto prodotto dalla Scuola di Cinema Zelig di Bolzano.

Fenua Enata (La terre des Hommes) di Sophie Bachelier (Francia, 1998) - 52'

 

ORE 21,00 MONOGRAFIA: CINEMA E VIDEO DEI NATIVI AMERICANI:

Cholo Soy di Cesar Galindo (USA,1992) 5,00';

Folk Music Video di Tarpuy (Quechua) (USA, 1989) 1',25"

Woman and Man are Good Dancers di Arlene Bowman (Navajo)

(USA, 1994) 5,36 min.;

Mecaron di Tiureacute (Potiguara) (USA, 1993) 5'

I Want to Know Why di Dana Claxton (Hunkpapa) (USA,1994) - 11,30 min.;

Un gruppo di video musicali che documentano un aspetto se possibile ancor più trascurato del mondo Nativo: la straordinaria ricchezza sonora, la mescolanza di tradizione e innovazione.

 

Cowtipping: the Militant Indian Waiter di Randy Redroad (USA,1992) 10',00"

Song Journey di Arlene Bowman e Jeanine Moret (USA

1994) - 57'

Song Journey è un viaggio alla ricerca del canto Navajo, compiuto da Arlene Bowman, di cui è presente anche il video di danza Woman and Men are Good Dancers.

Fin dal suo primo film, Navajo Talking Pictures , (1986) la Bowman ha affrontato il complesso e delicato rapporto tra le proprie origini culturali, la necessità di vivere nella società odierna e le difficili relazioni tra diverse generazioni; il tutto all'interno di una sorta di viaggio rituale che ci richiama alla mente l'intera mitologia americana, così come è giunta a noi europei senza che nemmeno potessimo comprenderne le origini più profonde.

 

Hopiit di Victor Masayesva (USA, 1982) 15'

A Victor Masayesva dedichiamo una personale pressocchè completa, dal suo primo film, questo Hoopit (che vuol dire semplicemente Hopi, la comunità di appartenenza di Masayesva), fino al recente Imagining Indians. Hopiit è un lavoro basato su una lirica visualità, in cui le attività degli Hopi sono viste attraverso il fluire delle stagioni, le cerimonie rituali, il lento scorrere del tempo e la costante presenza del paesaggio dell'Arizona.

 


Mercoledì 22/4/98:

ore 10,30 Scuola Media Polizzi Generosa: proiezione del documentario "Heart of the People"; interverrà l'autore, Peter Von Puttkamer.

 

ORE 16,00 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

REPLICHE:

Quilliq

Song Journey

PROIEZIONE DEI DOCUMENTARI DELLA RASSEGNA:

Bleiben Sie Dran (Restate sintonizzati) di Claus Strigel (Germania 1994) 45'

Bleiben sie Dran è il secondo lavoro, in ordine di tempo, di Claus Strigel sul rapporto tra uomo e macchine; in questo caso, oggetto degli strali a tratti esilaranti dell'autore è l'"oggetto televisore" e il rapporto spesso nevrotico a esso dedicato dall'uomo contemporaneo....

Healing of Nations di Peter Von Puttkamer (Canada 1993)- 49'

Realizzato in collaborazione con George Amiotte, Custode della Società della Danza del Sole Oglala-Lakota, Healing of Nations è stato girato tra Stati Uniti e Canada nell'arco di un anno e centra la sua attenzione sul revival culturale delle Comunità First Nation della costa del Pacifico. Senza mai scadere nella retorica, il film finisce per essere una testimonianza fondamentale sulla ricchezza rappresentata dalle diversità etniche e culturali e un documento il cui approccio sobrio e partecipato sottolinea l'insostituibilità del "film documentario" nella circolazione dell'idea di convivenza pacifica.

ORE 19,00 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

Incontro con il regista Peter Von Puttkamer

 

ORE 21,00 MONOGRAFIA: CINEMA E VIDEO DEI NATIVI AMERICANI:

And the Word Was God di Ruby Truly (USA,1987) 9',27"

Going Back di Sandra Sunrising Osawa (USA, 1995) - 3'

Ancora un video musicale, questa volta della regista "Makah" Sandra Sunrising Osawa.

Lighting the 7th Fire di Sandra Sunrising Osawa (USA, 1994) - 47'

Itam Hakim Hopiit (Noi, qualcuno, gli Hopi) di Victor Masayesva (USA, 1985) - 58'

I miti, la religione, le leggende e la storia della gente Hopi sono trasposte da Masayesva in una elegia video. Parlando nella sua lingua di origine, l' Hopi, il più anziano membro di un clan di "raccontatori di storie" ci parla del suo popolo, della rivolta Pueblo del 1680, del tempo dei conquistadores, dei suoi Avi. Anche se non ci fossero i sotttotitoli la musicalità delle parole del narratore - da sola - varrebbe la visione del video.

 


 

Giovedì 23/4/98

ore 10,30 - Scuola Media Capaci: proiezione del documentario "Incas, the God of Ecology"; interverrà l'autore, Sergio Baldassarini jr.

 

ORE 16,00 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

REPLICHE:

Cry of the Forgotten Land

Lighting the 7th Fire

Hopiit

MONOGRAFIA: CINEMA E VIDEO DEI NATIVI AMERICANI:

Ritual Clowns di Victor Masayesva (USA, 1988) - 15'

La figura del Clown, contrariamente a quella del Kachine, che rappresenta la Natura, nella mitologia Hopi rappresenta l'Uomo. Victor Masayesva ce lo racconta attraverso una ricostruzione e ricomposizione, con il mezzo elettronico, della tradizionale figuratività simbolica.

Pot Starr di Victor Masayesva (USA, 1990) - 6'

Un video realizzato per una mostra di ceramica Hopi diviene, ancora una volta, strumento di ricerca delle proprie tradizioni culturali, pur senza dimenticare - come sempre nei lavori di Masayesva, un tocco di sottile ironia sul modo tutto americano di considerare l'Indiano.

 

ORE 18,30 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

INCONTRO CON GLI AUTORI OSPITI DELLA RASSEGNA (Sophie Bachelier, Sergio Baldassarini jr., Luc Federmeyer, Agostino Fuscaldo, Andreas Pichler, Claus Strigel, Peter Von Puttkamer, Sheera Von Puttkamer)

 

ORE 21,00 PROIEZIONE DEI DOCUMENTARI DELLA RASSEGNA:

Heart of the People di Peter Von Puttkamer (Canada 1996) 40''

E' la storia della comunità Huu-ay-aht-First Nation, che risiede nella costa occidentale dell'Isola di Vancouver e della loro secolare relazione con il fiume e la valle in cui hanno sempre vissuto. Grandi cacciatori di balene, gli Huu-ay-aht si sono ridotti dagli oltre 8.000 di un tempo ai 500 scarsi di oggi. Privati dalle grandi compagnie private del loro principale mezzo di sussistenza - i salmoni - gli Huu-ay-aht (il cui nome significa "bianco-con-seme-di-salmone") raccontano in prima persona la strenua difesa della loro cultura.

The Love Affair - The Computer and its User di Claus Strigel

(Germania 96) 45'

Terzo atto dell'indagine di Strigel su Uomo e Macchine: questa volta è il computer che ci minaccia, dall'alto della sua insostituibile funzione. Non sembra esserci più spazio per l'uomo, in questa trilogia di Claus Strigel, non sembra più esserci altro futuro che quello che macchine sempre più sofisticate decideranno per noi...

Beetlemania di Nick Upton (Gran Bretagna 1996) 49'

Lo straordinario mondo dei coleotteri, raccontato da un autore di rilievo e prodotto con la partecipazione di BBC e National Geopgraphic. Ironico, scientificamente ineccepibile e visivamente straordinario, Beetlemania è la dimostrazione "in video" della spettacolarità possibile del cinema documentario scientifico. A patto che sussistano le condizioni produttive e la capacità divulgativa.


 

Venerdì 24/4/98

ore 10,30 - Scuola Media Partinico: proiezione del documentario "Bolzano - Bozen"; interverrà l'operatore, Agostino Fuscaldo.

 

ORE 16,30 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

REPLICHE DEI DOCUMENTARI DELLA RASSEGNA:

The Love Affair - The Computer and its User (Replica)

Beetlemania (Replica)

Heart of the People (Replica)

 

ORE 19,00 MAGAZZINI FERROVIARI LOLLI:

Incontro con i registi nativi americani Victor Masayesva e Alejandro Ronceria e con Elisabeth Weatherford, direttrice del Dipartimento Cinema e Video del National Museum of American Indian di New York)

 

ORE 21,00: MONOGRAFIA: CINEMA E VIDEO DEI NATIVI AMERICANI:

A Hunter Called Memory di Alejandro Ronceria (Canada, 1996) - 17', 16 mm

Una danza rituale sullo sfondo urbano insinua la difficoltà - comune a ogni parte del mondo - di far convivere nello stesso uomo due anime, due culture. E' il caso di Ronceria, nativo della Colombia, ma attivo da tempo in Canada. Ciò che ne risulta non è una perdita, ma la straordinaria fusione di due mondi, una cultura "terza". Come di certo sarà il mondo a venire.

 

Imagining Indians di Victor Masayesva (USA 1992) - 90', 16mm.

Primo lungometraggio realizzato da un autore Indiano, Imagining Indians ci parla del rapporto tra i Nativi e il cinema di Hollywood, tra la macchina cinema americana e la storia degli Indiani. Ironico, originale, assolutamente non classificabile, Masyesva fa a pezzi il mito del cinema americano, ne svela il più profondo, radicato volto: quello della assoluta chiusura in se stesso, dell'autoreferenzialità tendenzialmente saprofita.


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