COME AGISCE REIKI
Certamente potrà interessarti
come agisce il Reiki, come si avverte, come viene recepito da chi riceve il trattamento e da chi lo
esegue.
In primo luogo desideriamo farvi ascoltare il parere di alcuni soggetti che sono stati sottoposti al
Reiki.
Una signora di ottant’anni dopo il suo primo trattamento, si è espressa in questi termini: "Devo
dire che non ho mai provato prima d’ora un senso di distensione così profondo. Mi sentivo
infinitamente tranquilla, ed in me tutto era lontanissimo, ed un’infinita distensione si faceva
spazio nel mio intimo, illimitata senza alcun confine. E in quel momento ho sentito come i punti
ammalati del mio corpo iniziavano a lavorare, in risposta al trattamento. Sono rimasta sorpresa, non
credevo potesse esistere qualcosa di così meraviglioso".
Un signore anziano: "Oggi è stato un giorno diverso dal solito. Le mie gambe hanno continuato a
tremare. Sono diventato irrequieto e nervoso".
Una giovane ragazza:" Sì, è stato piacevole, Tranquillizzante, ma comunque devo anche dire che non è
successo niente di eccezionale. Ma è giusto così ?"
Ed un’insegnante: "Ho visto un succedersi infinito di quadri, di colori, di meravigliosi paesaggi.
E’ stata un’esperienza meravigliosa !"
Questi pochi esempi ti devono dimostrare che ogni uomo reagisce diversamente al trattamento con il
Reiki. Perché a questo proposito si deve dire che il Reiki inizia sempre dal punto in cui il
soggetto trattato ha esigenza di iniziare, quindi non esiste una regola generale che possa essere
valida per tutti i casi. Tuttavia l’esperienza più frequente, che si registra in un trattamento di
Reiki, è senz’altro collegata alla pace e alla tranquillità ed a un profondo senso di distensione,
unito alla sensazione di essere protetto ed avvolto in una sottile e piacevole energia, ma anche
questo non è valido come regola.
Tuttavia possiamo comunque affermare con sicurezza che il Reiki agisce sempre in modo globale.
Quando noi curiamo un soggetto con il Reiki, posiamo le nostre mani, tranquille, a dita ravvicinate,
sulle diverse zone del corpo del soggetto (confrontare a questo proposito la Bibbia, marco 16, verso
18). Spesso noi sentiamo un vero e proprio fluido, un sentimento di calore, che a volte può crescere
fino a trasmettere un vero e proprio senso di calore, in alcuni casi è possibile avvertire un senso
di fresco o di freddo.
Queste sensazioni vengono recepite dal paziente in modo altrettanto visibile. Può però anche
succedere che il soggetto, sottoposto al trattamento, provi un senso di calore in altri punti o
avverta il nostro calore come freddo.
Sorprenderà osservare con un termometro, frapposto al trattamento, che non si verificano sostanziali
differenze termiche. Chiaramente non ha luogo un’alterazione termica che possa essere misurata
fisicamente.
Nella maggior parte dei casi il soggetto, sottoposto al Reiki, reagisce con distensione, di tanto in
tanto succede anche che qualcuno si addormenta (questo non compromette l’effetto del Reiki), a volte
affiorano alla coscienza antiche esperienze, non elaborate, vengono liberate emozioni, è possibile
veder scendere lacrime dagli occhi del paziente, sovente abbiamo sentito una risata liberatoria.
Spesso abbiamo anche sentito nel soggetto la presenza di forti impressioni figurative, che in alcuni
casi assumevano un carattere propriamente visionario. Questa si osserva tanto più spesso in quei
soggetti, che esercitano una tecnica meditativa. Spesso nel corso di una serie di trattamenti è
possibile sciogliere quei blocchi interni, che potevano eventualmente essere di ostacolo a una
crescita unitaria.
Benchè nel trattamento del Reiki si usi come mezzo di contatto il corpo fisico del paziente per
potergli trasmettere attraverso le nostre mani l’Energia Vitale, l’azione del Reiki non resta
limitata al piano fisico. Essa pervade tutte le sfere dell’unità fisica-mentale-spirituale del
soggetto.
Una malattia o un indebolimento organico sono pur sempre solo l’espressione fisica di un ordine
basilare, presente solo in modo deficitario, un sintomo di una nostra estromissione da questa unità
intima. A questo proposito desideriamo citare alcune parole del Dr. Edward Bach (1886-1936), il
fondatore della terapia Bach-bluten (Fiori di Bach, fiori che guariscono attraverso l’anima):
"Gli attuali metodi
materialistici non sono assolutamente in grado di guarire o estirpare la malattia, per il semplice
motivo che la
malattia non ha una causa materiale………..
Ciò che noi conosciamo come malattia è solo l’ultimo stadio
di un sott’ordine più profondo."
A questo punto possiamo
affermare che Reiki ci porta decisamente più vicini all’ordine originario. L’Energia del Reiki non
segue, come abbiamo visto, il nostro consueto "pensiero terapeutico". Nel trattamento con il Reiki
il paziente viene ricollegato all’armonia dell’universo e questa armonia e questa armonia, che lo
penetra fino alla sua cellula più piccola, è in grado di conoscere come egli può ritornare sano,
integro e guarito. In questo modo il Reiki sollecita l’auto guarigione naturale.
Il Reiki vuole condurre l’uomo ad una guarigione causale vera e totalitaria. Così non di rado
succede che un soggetto, sottoposto al Reiki, dopo alcuni trattamenti entri in contatto con nuovi
pensieri, iniziando ad esempio, a praticare una tecnica spirituale, quale la meditazione, il
training autogeno o lo yoga, oppure leggendo libri di meditazione o cambiando il suo tipo di
alimentazione o diventando esso un guaritore Reiki. A volte si delineano soluzioni per problemi, che
da lungo tempo ci opprimono l’animo. Non di rado si riesce finalmente a compiere un passo, per il
quale fino a quel momento era mancato il coraggio. A volte subentra il desiderio di voler cambiare
qualche cosa nella propria vita. Noi abbiamo sempre incoraggiato costantemente il paziente a seguire
questi impulsi.
Se tu pratichi il Reiki, avrai certamente osservato come un trattamento con il Reiki abbia sempre un
effetto completamente diverso da quello che si è pensato dovesse avere. Dobbiamo sempre constatare
che il Reiki esplica la sua "Logica" in ogni caso, essendo alla conoscenza del punto esatto e
dell’applicazione precisa in cui si renda necessario l’intervento della propria forza. Per questo
motivo prima di eseguire un trattamento con il Reiki non è necessario stabilire "alcuna diagnosi".
Molto spesso capita che pazienti, che sono venuti da noi con particolari disturbi, si siano trovati
ad aver migliorato, dopo il trattamento altri aspetti del proprio stato di salute, ricollegabili
chiaramente a funzioni prioritarie nel complessivo processo di guarigione. Così è successo, ad
esempio, ad una signora che si era sottoposta al trattamento del Reiki, dietro consiglio di una
conoscente, per dolori localizzati nella zona scapolo occipitale. La sua conoscente in effetti aveva
sperimentato una specie di guarigione spontanea e la signora in questione si attendeva un qualcosa
di simile. Alla seconda visita disse che era un po’ disillusa per il fatto che i suoi disturbi non
erano affatto migliorati. Poi nel corso del suo discorso, essa raccontò la seguente esperienza. La
signora aveva un negozio e al ritorno dal suo primo trattamento ci disse che la costante tensione,
che ella aveva sempre nutrito nei confronti dei suoi clienti, era improvvisamente scomparsa. E di
questo la signora si era molto sorpresa. Si sentiva molto leggera, molto libera, per così dire, si
sentiva unita, su un certo pisano ai suoi clienti. Aveva improvvisamente capito che in tutti gli
anni precedenti ella aveva trattato la propria clientela in modo altezzoso e scettico, questo suo
comportamento, ora lo capiva, veniva condizionato particolarmente da una paura interna, come se lei
dovesse difendersi dai propri clienti. Dal suo primo trattamento, non aveva avvertito più la
presenza di questi sentimenti. Le era capitato perfino di aver abbracciato amorevolmente una sua
cliente, un gesto che prima gli sarebbe sembrato impossibile.
I problemi, delineati più sopra, erano forse l’origine causale dei suoi disturbi, per i quali essa
era venuta da noi ? Come avrebbe reagito la sua cervice se non fosse stata sottoposta a questa
costante tensione ?
Era una signora molto intelligente e dopo un breve colloquio aveva capito il meccanismo
interferenziale tra psiche e corpo. In quel momento il "circolo vizioso" dei suoi disturbi era
spezzato e da allora essa ha indirizzato molti clienti al trattamento con il Reiki.
Quando noi alla fine del 1984 soggiornammo alcuni mesi nelle Filippine, trattammo molte persone
povere e semplici, che venivano da noi dalla foresta. Un’indigena lamentava di essere sterile, e
questo in un simile paese, per una donna di 30 anni deve essere considerata una delle peggiori
"malattie": Dopo alcuni giorni ella ci riferì di non soffrire più dei disturbi digestivi, accusati
da molto tempo. Anche il suo stomaco si era ristabilito e quando faceva l’amore con suo marito, non
avvertiva più alcun dolore. Noi non eravamo a conoscenza di tutti questi problemi. Anche in questo
caso il Reiki, senza una consapevole manipolazione da parte nostra e senza un nostro giudizio
analitico aveva trovato la sua strada.
A volte è anche successo che un sintomo patologico sia scomparso improvvisamente senza che da parte
nostra avessimo creduto questo o ne avessimo fatto affidamento.
Così una volta venne da noi una paziente, che soffriva da anni di disturbi alle ginocchia. In verità
noi non eravamo convinti che il trattamento potesse apportare qualche miglioramento dopo tanti anni
o che potesse cambiare qualche cosa. E tuttavia dopo pochi trattamenti essa guarì completamente.
I diversi effetti del Reiki possono essere descritti in modo succinto come segue:
Il Reiki sollecita
l’auto-guarigione naturale.
Il Reiki vivifica il corpo e lo spirito.
Il Reiki ripristina l’armonia psichica ed il benessere spirituale.
Il Reiki esplica il proprio effetto su tutti i piani, il piano fisico. Quello spirituale, quello
emotivo e psichico.
Il Reiki equilibra la nostra riserva di energia.
Il Reiki scioglie i blocchi e sollecita la completa distensione.
Il Reiki purifica dai veleni.
Il Reiki si adegua alle necessità naturali del soggetto.
Il Reiki è efficace sulle piante e anche sugli animali.
Il Reiki è in metodo di guarigione estremamente piacevole e globale.
Inoltre vorremmo aggiungere che
il Reiki non può mai danneggiare, perché esso interviene nella precisa quantità, richiesta dal
paziente.
Come agisce poi il Reiki su colui che esegue il trattamento, che cosa prova colui che esegue il
trattamento, che cosa prova nel corso di un trattamento ?
Abbiamo detto precedentemente che in un trattamento con il Reiki noi serviamo solo da canale. Noi
stessi non siamo la sorgente di questa energia, noi siamo per così dire dei catalizzatori. A colui
che esegue il trattamento questo non costa alcuna particolare fatica, nessuna capacità e neppure
egli deve possedere una forza speciale. Incanalando il Reiki nel corpo del paziente, ne veniamo per
così dire caricati.
Spesso avvertiamo nelle mani la presenza di un flusso.
Bodo ha spesso la sensazione che dalle sue mani si sprigionino scintille, come se piccolissime
particelle di energia fossero proiettate sul paziente. Questo è per Bodo una sensazione estremamente
piacevole ed armoniosa.
Shalila sperimenta soprattutto un’unione intima e profonda con il proprio paziente. Spesso nel
trattamento essa percepisce intuitivamente quello che a lui manca. Dopo ogni trattamento ci sentiamo
sempre molto felici, nel corpo e nell’anima, siamo in pieno equilibrio ed in completa armonia.
Un medico, che ebbe modo di osservare diverse volte Odo nel corso di un suo trattamento Reiki, gli
domandò se non si annoiasse un po’ nell’eseguire simili trattamenti, appoggiando semplicemente le
sue mani sul paziente. Bodo gli rispose in questi termini: "Assolutamente no. E’ sempre molto
interessante osservare in ogni caso con quale qualità e con quale quantità affluisca nel paziente
l’energia del Reiki. Devo dire di non essermi mai annoiato. Anzi sono sempre molto sveglio quando io
do il Reiki." Ed oggi quello stesso medico lavora con il Reiki. E’ senz’altro degno di nota il fatto
che oltre il 50% di tutti i pazienti sottoposti al Reiki ci chieda se non sia possibile insegnare
loro questa tecnica. Devo dire invece che nell’ambulatorio terapeutico, dove Bodo aveva praticato
per 15 anni, neppure il 5% dei pazienti si era mai interessato al trattamento praticato. A questo
proposito vorremmo anche affermare che a livello fisico in alcuni casi è possibile arrivare a
fenomeni di disintossicazione, di entità da leggera a media, che devono essere interpretati come una
regolazione biologica propria. In genere si tratta di un’accentuata eliminazione delle urine o delle
feci, di una secrezione rinofaringea intensificata o di una lacrimazione urente. Spesso si osserva
un aumentata secrezione dalle orecchie e dalla cute di sostanze tossiche o di scorie. Sono inoltre
possibili vari accessi di febbre o anche il rinfocolarsi di, di breve durata, di malattie
precedenti. In un simile caso questi fenomeni non vanno interpretati come una nuova malattia, essi
rappresentano un meccanismo di purificazione naturale. Inoltre va detto che tutte queste reazioni
sono di breve durata, successivamente il paziente si sente senza alcun dubbio meglio. Si tratta di
reazioni simili a quelle osservate dopo un lungo periodo di digiuno.
"I metodi migliori sono quelli
che aiutano l’Energia Vitale
a riprendere il proprio compito terapeutico intrinseco."
Paramahansa Yogananda
Sia ancora detto per coloro che
si interessano ella medicina, che con la terapia del Reiki è possibile pervenire ad un compenso
regressivo delle fasi di impregnazione, degenerazione e dello stadio noeplasmatico, descritte
esaurientemente dal Dr.H.H. Reckweg, * (*La teoria dell’omotossina come fondamento della patologia e
della teoria generale – Le omotossicosi tabella, delle 6 fasi),(Nella tabella delle 6 fasi dell’omotossicosi,
sviluppata dal Dr. Reckweg, questo significa un dislocamento del processo patologico dal basso a
destra all’alto a sinistra). Quanto detto indica un risanamento nel senso di una guarigione
naturale: le malattie superate precedentemente vengono rivissute precedentemente a ritroso.
Le conoscenze di Reckweg erano fondamentali ed esatte, tuttavia esse erano limitate alla sola sfera
materiale. Lo stesso meccanismo che Reckweg ha riconosciuto ed analizzato nel piano fisico, si
verifica ovviamente anche nella sfera psico spirituale. Precedenti esperienze e problemi, non
elaborati, possono entrare nuovamente nella coscienza per poter essere elaborati e depositati come
"evasi". In questo modo con il Reiki vengono neutralizzate tensioni, ad effetto bloccante, che
affondano le loro radici nel passato.
Se esegui molti trattamenti con il Reiki, anche tu potrai avere la possibilità di sperimentare
simili reazioni. Mentre il Reiki affluirà dalle tue mani al corpo del paziente, esso scorrerà
attraverso te sviluppando in te la tua forza guaritrice.
Così mentre tu darai il Reiki, sarai sempre purificato, sano ed integro. Potrai osservare come
progressivamente prenderà forza in te una fiducia nella saggezza e nella forza, che pervadono tutta
la tua vita. Osserverai in te l’instaurarsi di un processo che ti porterà alla conoscenza, all’Amore
ed all’unità consapevole con tutta la creazione.
GRAZIE REIKI
Cos'è il Reiki - Come agisce - e
la storia, sono tratti dal libro: Reiki L'Energia Vitale Universale di B.J.Baginski e S. Sharamon
edizioni MEB collano Esoterica
E' uno dei testi di Reiki da noi consigliati a tutti coloro che vogliano approfondire le conoscenze
sul Reiki, sia essi operatori che profani, per questo ci siamo permessi di trarne spunto per il
nostro sito.
Altro testo sul Reiki consigliato è: Reiki la terapia energetica della Nuova Era di Francesca Drago
edizioni Xenia.
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Tutti i Venerdì alle ore 21,30 è possibile usufruire del Centro La Sfera di Milano via Asiago 46, per scambiarsi trattamenti di Reiki, l'incontro è aperto a tutti i soci reikisti, per chi non è socio basta il tesseramento per poter usufruire di questa possibilità oltre a un versamento di 3€. per l'uso dei locali.
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