I  S I S T E M I  N U T R I Z I O N A L I


Foto tratta dal volume "Atlante fotografico dei Funghi d'Italia" dell'A.M.B. a cura di Carlo Papetti, Giovanni Consiglio e Giampaolo Simonini. Abbiamo detto che i funghi sono ETEROTROFI, quindi non in grado di nutrirsi in modo indipendente ma a spese di altri organismi vegetali o animali, viventi o no. Sono principalmente tre i sistemi nutrizionali adottati dai funghi i quali in base al sistema adottato si dividono in tre gruppi :
  • Saprofiti
  • Parassiti
  • Simbionti

Saprofiti

Sono funghi che si nutrono di sostanze organiche animali o vegetali NON VIVENTI, ossia nascono e crescono su sostanze organiche IN DECOMPOSIZIONE come il letame, l'humus, il legno di alberi morti ecc. Tali funghi sono indispensabili all'equilibrio dell'ambiente naturale perchè degradano i residui vegetali ed animali, preparando la strada ai batteri e ad altri microrganismi a completare il processo di putrefazione e rimettendo in circolo elementi nutritivi inorganici come acqua, anidride carbonica e sali minerali che, resi al terrreno, assicureranno il perdurare del ciclo biologico del bosco. Il saprofitismo legato a tali funghi permette inoltre l'autopulizia del bosco garantendo la scomparsa di foglie, ramoscelli, frutti e spoglie di animali morti.

(Foto tratta dal volume "Atlante fotografico dei Funghi d'Italia" dell'A.M.B. a cura di Carlo Papetti, Giovanni Consiglio e Giampaolo Simonini.)

Un fungo Ascomycetes saprofita, svolge il suo compito di 'spazzino del bosco'.Il substrato nutritizio è costituito da....sterco umano e carta igienica.

Parassiti

Sono funghi che si nutrono a spese di sostanze che appartengono ad animali o vegetali VIVENTI. La loro funzione è quella di regolare l'equilibrio boschivo portando a morte gli alberi più deboli che sottraendo sostanze e luce a quelli vicini ne impoveriscono l'alimentazione. Essi però possono rappresentare un serio pericolo non solo per le piante ma anche per gli animali e per l'uomo stesso, per l'insorgere di gravi malattie (questo è il caso dei cosiddetti funghi 'inferiori' che non tratteremo in questa sede). Un fungo parassita inoltre, come il noto chiodino (Armillaria Mellea), può modificare la propria esigenza nutrizionale passando dal parassitismo al saprofitismo e quindi continuando a nutrirsi del ceppo dell'albero di cui ha causato la morte.

L'Armillaria Mellea è un fungo parassita. Nel caso in figura ha mutato il sistema nutrizionale in saprofitismo continuando a nutrirsi su un tronco di castagno morto.

Simbionti

Sono i funghi il cui micelio entra in convivenza mutualistica con le radichette delle piante stabilendo con esse uno scambio di sostanze nutritive vantaggioso sia per esso che per la pianta stessa. La maggior parte dei funghi 'superiori' adottano questo sistema nutrizionale che permette al micelio di nutrirsi e fruttificare e alle piante di estendere la superficie di terreno da cui assimilare le sostanze nutritive (inorganiche). Infatti le ife del micelio sono in grado o per contatto o per penetrazione di legarsi al capillizio assorbente delle radici degli alberi, arbusti o erbe e di trarne nutrimento, nel contempo la pianta utilizza le ife del micelio come se fossero 'prolunghe' delle radici estendendo la superfice utile al proprio nutrimento. Il processo di simbiosi (o micorriza) ci spiega anche il motivo per il quale si ha la massima produzione di carpofori dalla fine dell'estate all'autunno inoltrato; infatti è proprio quando la pianta avrà completato il suo ciclo annuale con la produzione di gemme, fiori e frutti, che potrà restituire al terreno le sostanze fotosintetizzate (organiche) necessarie al nutrimento del micelio e alla sua fruttificazione.

L'Amanita Cesarea è un fungo simbionte. Instaura un rapporto micorrizico con le latifoglie, come castagni e querce.