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Il 5 Novembre scorso si è riunito il Gruppo di Concertazione Ministeriale sulla Legge 210/92, dopo la lunga pausa estiva alla quale è seguita l'interruzione dei lavori, per la crisi di Governo.

Ci siamo felicitati con la Senatrice Monica BETTONI per la sua riconferma a Sottosegretario alla Sanità, con la delega per la legge di cui si parla, ed abbiamo auspicato che un rinnovato spirito di collaborazione possa animare i lavori del Gruppo, per un sempre migliore governo delle adempienze legate alla attuazione di questa tormentata legge.

Erano presenti alla riunione i componenti istituzionali della Emofilia, della Thalassemia, del tribunale per i Diritti del Malato, oltre al Direttore di questo organo di stampa in qualità, oltre che di giornalista, di componente della Federazione delle Associazioni dell'Emofilia e di Consigliere di Amministrazione della Fondazione Futuro senza Thalassemia. In rappresentanza dell'Ufficio Speciale la responsabile Dott.ssa Bisignani. Fungeva da Segretaria la Dott.ssa Dottarelli.

Sono stati esaminati tutti i problemi connessi soprattutto ai ritardi nei pagamenti ed al ristagno ormai cronico nell'istruzione delle pratiche. La Dott.ssa Bisignani ha chiarito che il ritardo nei pagamenti è derivato da un problema di cassa legato al profilarsi di una emergenza derivata dal pagamento di tutti i mandati conseguenti le cause vinte dai ricorrenti per risarcimento danni. Oltre che dal pagamento degli arretrati a chi ha subito un danno per cause vaccinali ( leggi poliomelite ) e da chi è stato indennizzato con i rimanenti 100 milioni per cause di morte. La Dott.ssa Bisignani ha assicurato che il fabbisogno di cassa è stato colmato con altri 20 miliardi che si sono aggiunti ai 100 già spesi.

Per il ritardo nel disbrigo delle pratiche sono stati invece idividuati 3 nodi da sciogliere:

1° nodo: l'Ufficio Speciale Legge 210/92 ha lo stesso organico di quando le pratiche erano solo 7 mila e non esisteva tutto il contenzioso, i ricorsi, gli arretrati da pagare e le 30 mila pratiche che nel frattempo si sono aggiunte.

2° nodo: Le Commissioni Mediche Ospedaliere ( C.M.O. ), in qualità di organismi militari, sono completamente al di fuori di ogni ingerenza da parte del Ministero della Sanità e regolate pertanto da disposizioni che esulano dalle direttive di questo Ministero e ( diciamo noi ) lontane anni luce dalle esigenze percepite dal cittadino colpito da gravi patologie come le infezioni da HIV e da virus dell'epatite. Se a tutto ciò si aggiunge che neanche vengono osservati dalle C.M.O. criteri uniformi di valutazione e di giudizio nelle varie realtà territoriali, si capisce bene come possa risultare tragico questo 2° nodo.

3° nodo: Da quando è stato disposto che le pratiche vanno inviate al Ministero per il tramite delle A.S.L. territorialmente competenti e nonostante sia stato disposto in 90 giorni il tempo massimo per la istruttoria, a quel livello sono state denunciati gravi disservizi legati alla non corretta conoscenza delle disposizioni di legge, conflitti di competenza tra le CMO e arbitrarie Commissioni sorte in seno ad alcune ASL, assenza di notifica all'avente diritto circa l'avanzamento della procedura, rifiuto a fornire chiarimenti ed informazioni al richiedente da parte del Responsabile del procedimento amministrativo, in totale disprezzo di quanto disposto dalla Legge sulla trasparenza nella Pubblica Amministrazione.

SOLUZIONI.

1° nodo: il Sottosegretario Monica Bettoni e la Dott.ssa Bisignani hanno proposto di chiedere al Ministero competente l'assegnazione di un numero congruo di obiettori di coscienza da adibire al servizio civile e da impiegare nell'Ufficio per sanare il grave deficit di organico.

2° nodo: tutti quanti siamo stati d'accordo di chiedere di nuovo al Ministero della Difesa, la organizzazione di una Conferenza con i Presidenti delle CMO, per definire criteri di uniformità, nel precipuo interesse dei cittadini malati.

3° nodo: Giacomo Siro Brigiano ha proposto di includere nei Comitati per il Buon Uso del Sangue esistenti in tutte le strutture ospedaliere d'Italia, il Responsabile del Procedimento Amministrativo della  Legge 210/92. Essendo la Legge strettamente connessa al buon o cattivo uso del sangue, sembra del tutto evidente che il Funzionario responsabile debba fare parte dei Comitati vuoi per la  completezza degli stessi, vuoi perchè tutte le attività ospedaliere connesse all'uso delle risorse ematiche ed agli effetti da queste derivanti, debbono essere riconducibili alle competenze dei Comitati. Va detto tra l'altro che, là dove i Comitati sono stati costituiti e convocati, stanno funzionando molto bene sia nell'ambito delle loro competenze fissate dal Decreto Ministeriale del 5 Settembre 1996, sia nell'ambito pedagogico che scaturisce dal confronto costante tra medici di diverse specializzazioni da un lato ed organizzazioni di pazienti e donatori di sangue dall'altro. E' facilmente intuibile che se il Responsabile del Procedimento Amministrativo dovrà relazionare periodicamente al Comitato, ciò permetterà alle Associazioni dei pazienti un controllo continuo sull'attività di quell'Ufficio, con una prevedibile velocizzazione dell'iter burocratico

 

Giacomo SIRO BRIGIANO