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Questa č una comunicazione a tutti quei pazienti affetti da EPATITI POST-TRASFUSIONALI e da AIDS che con pasienza attendono da oltre due anni che la Corte Costituzionale si pronunci riguardo la retrodatazione del danno causato da trasfusioni e da emoderivati.

Come č noto l’indennizzo a tuttoggi viene corrisposto a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda.

Ebbene, miei cari lettori, dopo la sentenza n.226 dell’8 giugno 2000, depositata il 22 giugno, il tutto rimane come prima. La Corte, baluardo inespugnabile dei diritti costituzionali, sentenzia che i cittadini che subiscono un danno da vaccinazioni, sono di una categoria superiore a quelli infettati da EPATITI e da AIDS, ai primi viene ricosciuta la retrodatazione, ai secondi NO. Non vogliamo innescare una guerra tra poveri, ma il segnale č sconcertante e preoccupante. Se poi analizziamo le motivazioni (aldilā dell’accenno alla sensibilitā umana dei Giudici, sulla quale abbiamo seri dubbi!) scopriamo che aspetti "finanziari, la cui ponderazione rientra nella discrezionalitā " della Corte, impediscono loro di concedere quanto dovuto.

Ricordiamoci di questo nostro Stato patrigno, che fā coppia con la natura matrigna che ci ha giā colpiti con una malattia genetica. Ricordiamoci sempre di questo Stato indecente che prima ci nega finanziamenti per la ricerca che potrebbe risolvere i nostri problemi, poi ci infetta con le trasfusioni, infine ci nega i diritti che concede ad altri.

L’ invito a tutti č di denunciare in ogni luogo e con tutti i mezzi questa vergogna, che aumenta di un’altra grave ingiustizia il fardello giā stracolmo della QUESTIONE MORALE nel nostro paese.

 

Giacomo SIRO BRIGIANO