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La Coviolese più bella dell’anno beffata all’ultimo secondoIn vantaggio grazie ad un eurogoal di Lusetti, i biancorossi sono stati raggiunti da un dubbio calcio di rigore e poi sconfitti sul filo di lana Una Coviolese tonica, lucida, determinata, ma
forse un po’ troppo nervosa, gioca la sua miglior partita dell’anno al
cospetto dei lanciatissimi “Over 40” ottenendo il minimo risultato con
il massimo sforzo. Due a uno il risultato finale a favore di Lancetti e
compagni al termine di settanta minuti combattuti che hanno divertito e
fatto arrabbiare il numeroso (finalmente!) pubblico presente sugli spalti
dello stadio coviolese.Artefice principale del nervosismo in campo e sugli spalti,
il direttore di gara, il sign.XY da Reggio Emilia. La sua, a memoria di
cronista, è stata una delle peggiori prestazioni arbitrali nella recente
storia sportiva coviolese. Mezz’ora di ritardo per il fischio
d’inizio, un atteggiamento arrogante e provocatorio a senso unico nei
confronti dei giocatori, il fischio di un calcio di rigore quantomeno
dubbio, l’espulsione di capitan Daviddi reo soltanto di aver chiesto
spiegazioni, ma soprattutto la sensazione di non essere mai riuscito
nell’intento di controllare la partita.Già la partita, rischia di
passare in secondo piano la cronaca di settanta minuti finalmente di gran
livello tattico, agonistico e a tratti spettacolare. Merito della classe e
dell’atteggiamento degli Over 40 venuti a Coviolo senza far barricate;
ma merito soprattutto di una grande Coviolese schierata da mister
Cantarelli con il solito 3-4-1-2.In porta un sempre più sicuro Vito
Giuliano; linea difensiva inossidabile con Daviddi-Zimondi-Ferrari.
Centrocampo tutta-corsa con Pratissoli-Righi-Iori-Pignagnoli, Zani dietro
le punte Benelli e Lusetti. Il primo tempo è un monologo bianco-rosso. I
coviolesi annullano le azioni di Lancetti e soci e anzi punzecchiano in più
di un’occasione la difesa ospite. Di Benelli, Zani e Lusetti le
conclusioni a rete. Un pressing asfissiante, la ricerca costante delle
fasce, un attenta marcatura in difesa sono le armi di una Coviolese che
domina e che al 28’ trova il meritato vantaggio. Discesa inarrestabile
di un Benelli in giornata di grazia, cross al bacio a tagliare la difesa
avversaria e…giù il cappello davanti al capolavoro balistico di Lusetti:
botta al volo di destro sotto l’incrocio dei pali opposto.Una bella
soddisfazione per la bandiera bianco-rossa più volte contestato in
precedenza dal pubblico (“Mangia meno crocchette!”, lo sfottò più
colorito). Gli uomini di mister Cantarelli potrebbero pure raddoppiare nel
finale, ma è Giuliano a salvare il risultato su un pericoloso contropiede
degli Over che porta il centravanti a trovarsi tu per tu con l’estremo
difensore biancorosso.Si va all’intervallo tra gli applausi del
pubblico. Si riparte e subito si capisce che la Coviolese brillante del
primo tempo faticherà nella ripresa. La difesa e Giuliano si oppongono
alla grande ai giocatori avversari ma nulla possono contro l’arbitro che
al 15’ vede un spinta in area ai più apparsa inesistente. Calcio di
rigore tra le proteste che portano anche all’espulsione di capitan
Daviddi. Oltre il danno la beffa. Un quarto d’ora di sofferenza per i
coviolesi rimasti in dieci e innervositi dal continuo atteggiamento
provocatorio dell’arbitro. Al 22’ attimi di paura per una testata
subita dall’indomito Benelli. Per fortuna solo tanta paura e una
contusione all’orecchio che lo costringe al cambio. Entra Bonacini,
mentre in precedenza Favali aveva rimpiazzato Righi (una metafora delle
ultime elezioni politiche?ndr).La Coviolese lotta, resiste alla grande;
sfiora anche il colpaccio, ma proprio all’ultimo minuto di recupero, in
piena zona “bianco-rossa”, si materializza la beffa: un tiro rasoterra
dal limite impatta sul palo colpendo la schiena di Giuliano proteso in
tuffo; il pallone rimbalza e termina nel sacco.Gli Over 40 neanche
esultano per quello che alla resa dei conti è un risultato bugiardo. Gli
ultimi sprazzi di partita sono un continuo battibeccho tra arbitro e
coviolesi.La zona Biancorossa ha colpito ancora, ma i segnali di ripresa
lasciano ben sperare per il cammino in campionato. Gabriele Cantarelli
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