Auriga



Auriga, il COCCHIERE, era conosciuto fin dai tempi antichi e in origine veniva raffigurato completo del carro. La brillante stella Capella rappresenta la spalla sinistra del cocchiere e, per gli antichi Greci, era allo stesso tempo la rappresentazione di Amaltea, la capra che nutrì Zeus bambino. Le tre piccole stelle sotto Capella sono conosciute come i Capretti.

Periodo di osservazione di Auriga
L' Auriga è una vasta e antica costellazione autunnale e invernale posta a NORD del Toro. La via Lattea, che attraversa la costellazione, in questa zona è popolata di ammassi e di alcune deboli regioni nebulari. L' astro più luminoso è la stella di magnitudine 0 Capella, la sesta più luminosa di tutto il cielo. La costellazione è quasi circumpolare per gli osservatori medio settentrionali ed è virtualmente allo Zenit alle ore 22 nel corso della prima settimana di Gennaio.

Caratteri distintivi di Auriga
La costellazione è generalmente vista come un poligono, con Beta Tauri, il corno superiore del Toro, alla base. Il cocchiere porta tre Capretti sulle spalle: la piccola stella Epsilon (e), Eta (h), Zeta (z).
Auriga è piena di oggetti a portata di telescopio e possiede numerosi ammassi aperti, detti anche galattici, già apprezzabili con un buon binocolo. In essa è presente anche un singolare raggruppamento di stelle, una costellazione in miniatura ben visibile all' interno del poligono della figura; tale raggruppamento è formato da due linee parallele di stelle che hanno una lunghezza di circa un grado. La vicinanza dei due ammassi aperti M 36 e M 38 e la nebulosità che circonda AE Aurigae rende questa regione spettacolare all' osservazione con binocoli.

Capella : stella madre
La magnitudine di Capella è 0.06 e il suo spettro è simile a quello del Sole; le sue dimensioni sono però molto maggiori di quelle della nostra stella, Capella è infatti distante 45 anni luce dal nostro pianeta e si suppone che abbia una luminosità effettiva di 160 soli. Il suo movimento nello spazio è simile a quello dell' ammasso delle Iadi, nel Toro, e non si esclude che possa far parte di tale ammasso galattico.
Sappiamo dall' analisi spettroscopica che Capella consiste in realtà di due stelle che ruotano attorno a un comune centro di gravità a un centinaio di milioni di chilometri di distanza con un periodo di 104,022 giorni.

Ammassi aperti
Tra gli oggetti più belli del profondo cielo troviamo gli ammassi aperti M 36, M 37, M 38.

Il primo ammasso menzionato M36, appare come un concentrato irregolare di circa 60 stelle e, come gli altri ammassi aperti nell' Auriga, può essere osservato con grande precisione di dettagli grazie a oculari di bassa potenza. L' ammasso assomiglia a M6 nello Scorpione e tutte le sue stelle appaiono biancastre.

M 37 è uno fra gli ammassi aperti più belli di tutto il cielo, e presenta circa 150 stelle la cui magnitudine è inferiore a 12,5 . Il suo diametro reale è approssimativamente di 25 anni luce e la sua distanza dalla Terra intorno ai 4600 anni luce ; in questo ammasso si trovano numerose giganti gialle e rosse che lo differenziano notevolmente nell' aspetto da M36.

M 38 è un grande ammasso aperto in cui le stelle sembrano raggrupparsi in filamenti che si proiettano su una zona centrale più scura.

In questa regione troviamo anche, un po' più a Sud, il piccolo ammasso galattico NGC 1907.

Polveri e Gas
Una vasta nebulosa è IC 410, di colore rossastro, possiede un piccolo ammasso stellare nella zona centrale, in cui si trova anche un "buco" più scuro dove il gas si è condensato.

Nella parte Nord - Ovest compare una mini costellazione, posta nel centro del poligono, qui un complesso di polveri è associato con AE Aurigae.

AE è una variabile nebulare di piccola ampiezza che illumina una nebulosa a riflessione ed eccita, facendola risplendere, una nebulosa a emissione attorno a essa. In una fotografia a colori, il colore bluastro della nebulosa a riflessione è vicino alla stella e si diffonde nella più ampia luminescenza rossastra della nebulosa a emissione.
AE è una delle stelle " fuggitive" il cui moto proprio ne indica la provenienza dalla regione della Cintura di Orione.

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