Recensione del libro
IDENTITA' DIVERSE, Psicologia delle omosessualita'. Counseling e
Psicoterapia per gay e lesbiche- Kappa Edizione,
DEL FAVERO R./PALOMBA M. - 1996
ALSO
IN ENGLISH - down
Essere gay e professionisti nella relazione d'aiuto, ha
significato per noi sin dall'inizio, e ancor oggi, credere in un cammino
di crescita, di ricerca di un significato dell'essere diversi nel mondo.
Per chi è portatore di una differenza forte come quella omosessuale, in
questo periodo storico ancora tristemente intriso di pregiudizi e
contornato da una cultura che tende ad essere omologante ed
eterosessista, quindi omofobica, le cose non sono ancora facili,
purtuttavia molti stereotipi sono in declino e, negli ultimi 30, anni
sono cambiate molte situazioni. "L'amore che non osa dire il suo
nome" per dirla con Wilde oggi viene dichiarato e sostenuto a gran
voce da stampa, televisione e rivendicato da organizzazioni gay/lesbiche
che nel loro lavoro portano avanti i diritti civili in un ottica di pari
opportunità per tutti, come per esempio la proposta di legge sulle
Unioni Civili, avanzata dal Risoluzione del Parlamento Europeo nel
Febbraio 1994. La clandestinità sociale dei gay e delle lesbiche,
costretti a relazioni sessuali furtive, coatte e spiegabilmente
compulsive, sostenuta in Italia e negli anni da una politica
dell'omertà e del silenzio (accentuata dalla condanna cattolica), ha
contribuito a mantenere una connotazione negativa dell'omosessualità
intesa come peccaminosa, "moralmente disordinata" e
psicologicamente perversa. Quando forse l'elemento più innovativo della
omosessualità di oggi, rispetto a quella di ieri, sta proprio nella
ricerca e nel bisogno di affetti, di amicizia, di intimità, di
relazioni durature e significative. Da quando l'omosessualità non è
più considerata una patologia da curare ma una variante del
comportamento umano, e da quando essa è diventata più visibile
socialmente, la psicologia ha contribuito, specie negli USA, nel lavoro
culturale di abbattimento del pregiudizio e degli stereotipi. Per troppo
tempo la mentalità popolare ha identificato gli/le omosessuali con i
cliché che vedevano un gay perverso da curare, non raramente confuso
col transessuale o col pedofilo. L'idea dominante era che un gay era un
maschio mancato e una lesbica un maschio potenziale. Attraverso gli
studi e le ricerche scientifiche la psicologia omosessuale è stata
determinante nel formare quel substrato culturale che ha permesso una
ristrutturazione dell'immagine di un'omosessualità che non merita
l'ostracismo e la condanna sociale: essere omosessuali non significa
essere malati, devianti o perversi, ma far parte di una minoranza che
vive le relazioni intime in modo diverso, che può essere felice,
egosintonica e che si integra socialmente. Crediamo sia utile anche far
conoscere a tutti i lettori il background del movimento gay/lesbico per
comprendere a che punto si trova e verso dove esso si va sviluppando.
Per questo dopo un breve excursus sulla visibilità del movimento gay e
lesbico italiano (breve non perché questo abbia inciso poco sulla
possibilità di creazione d'identità omosessuali serene) portiamo un
po' la nostra esperienza come psicoterapeuti e counselors nel lavoro con
i gay. Ma il cammino è ancora lungo e le strade della comprensione
dell'uomo come essere unico e irripetibile, diverso e specifico da tutti
gli altri, sono interminabili. Dice Edoardo Giusti nell'introduzione:
"Una delle cose consolanti, e che oggi comincia ad essere
interiorizzata da tutti, è che crescere significa rispetto di sé,
cioè capacità di incontrare l'Altro mantenendo la propria autonomia e
individualità. Condividere l'esperienza con l'Altro allora, è
soprattutto una presenza libera dal giudizio e/o dall'interpretazione,
per accettare che solo l'altro è responsabile della sua vita e che, se
voglio incontrarlo, ho bisogno innanzitutto di incontrare me
stesso".
ENGLISH VERSION *
As gay, professional counsellors we have examined the paths of
upbringing and investigated the impact of different social types in the
world. Those who bear significant social differences, such as for
example, being homosexual, still experience a certain prejudice posed by
a society which is, in essence, homogenous, heterosexual and thereby
homophobic, despite the change in stereotypical attitudes that we have
witnessed over the past 30 years. These days, gay relationships are more
explicitly dealt with through the media and by gay movements to gain
equal rights. However, in Italy, a clandestine side to gay and lesbian
society exists, which, due to understandably furtive sexual
relationships and a certain degree of promiscuity, has been sustained by
a conspiracy of silence required before the Catholic Church. This in
turn has led to intensely negative connotations of homosexuality as
being sinful, morally deranged and psychologically perverted. Against
this backdrop, however, there is a new facet of homosexuality emerging
which looks at the search for and the need for affection, friendship,
intimacy and longterm fulfilling relationships. Ever since homosexuality
began to be considered, not as a pathological disorder requiring therapy,
but as a type of human behaviour; ever since homosexuality has been
openly accepted, the role of psychology has made its contribution, in
the USA particularly, to the task of overcoming stereotyping and
prejudice. For a long period, the popular view of homosexuals was as a
clique of perverted people, frequently confused with transsexuals and
pedophiles. The overriding belief was that was that a homosexual was a
male lacking masculinity and that a lesbian was a woman with masculine
tendencies. By means of studies and scientific research, homo-psychology
has been a determining factor in the formation of a cultural group which
has allowed the image of homosexuality to be restructured into a form
without ostracism or social condemnation. Being gay does not mean being
ill, deviant or perverse. Being gay is about a minority of people who
live in a different type of relationship which can be classed as
fulfilling, harmonious and socially integral. As authors, we believe
that it would be useful to inform the reader about the background to the
gay and lesbian movement in order to understand where we now stand in
society and what direction society is taking. Thus, after a brief review
of what can be seen of the Italian gay and lesbian movement, we will
unfold our experience as psychotherapists and professional counsellors
with the gay community. There is still a long way to go and all pathways
towards the understanding of man are as interminable as they are unique,
diverse and specific. As Eduardo Giusti says in the introduction,
"One point of consolation, something which is beginning to be
understood by everyone, is that growing up involves developing
self-respect. By this is meant the ability to get to know others while
maintaining one’s own autonomy and individuality. Therefore, to share
one’s life with another gives one a standing which is free from
judgement and interpretation to accept that the other is responsible for
his own outlook and that if one wants to get to know him, one must,
before anything, get to know oneself. The authors.
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