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- AIDS e HIV
- AZT
- AIDS: affare miliardario
di Luigi De Marchi
Oggi il movimento del dissenso raccoglie oltre 700 firme
tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti di 23 nazioni tra cui 3
premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita
intorno all'AIDS. Da tempo i settori più reazionari del mondo politico e religioso occidentale erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensive puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni '70, con una raffica di informazioni più o meno terroristiche sulle malattie veneree. Ma l'AIDS sembrò l'occasione d'oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e invulnerabile agli arsenali medici esistenti. Insomma una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese. Kary B. Mullis (Premio Nobel per la Chimica): Il mistero che circonda quel dannato virus è il frutto inevitabile di quei due miliardi di dollari che ci spendono sopra ogni anno. Se prendessimo un qualsiasi altro virus e spendessimo due miliardi di dollari ogni anno per studiarlo, state certi che anche quel virus produrrebbe misteri a bizzeffe. Tratto da: "AIDS la grande truffa" di Luigi De Marchi e
Franco Franchi |
L’AZT, sostanza contenuta nello sperma delle aringhe. Data
la sua elevatissima tossicità è impiegato come base per il veleno per
topi. Quindi,
per anni, la medicina ha sperimentato sugli esseri umani un potentissimo
topicida, e continua a farlo tuttora. Non
staremo qui a scendere nel “tecnico” su come agisce (per chi volesse
saperne di più: “AIDS Gate” http://aliveandwell-eugene.dreamhost.com/aidsgate/
), comunque l’AZT era stato utilizzato in medicina per distruggere le
cellule malate, cancerose, ed impedirne la riproduzione. Fu un fiasco
clamoroso. Innanzi tutto si scoprì subito che causava altri cancri, e
successivamente che tutti i pazienti trattati con AZT morivano molto
prima rispetto a quelli che non avevano ricevuto il trattamento
(infatti, ripetiamo, si tratta di VELENO PER TOPI). Anzi, impediva anche
di studiare l’evoluzione dei tumori, perché i pazienti morivano
precocemente di avvelenamento da AZT. E la ragione è proprio abbastanza
semplice: l’AZT non è come i moderni missili “intelligenti”
americani, che lanciati contro obiettivi militari, vanno a colpire
infallibilmente gli asili e gli ospedali iracheni. Esso non sa quali
sono le cellule buone e quelle cattive, le attacca tutte quante e basta.
Ovviamente la spiegazione scientifica è ben più complessa e
articolata, ma più o meno questo è quello che succede con l’AZT. Si
disse allora che era una questione di dosaggi. Alte dosi uccidevano in
breve tempo, ma dosaggi più bassi erano presumibilmente “benefici”.
Così vennero fatte altre sperimentazioni su svariate patologie, fra cui
soprattutto psoriasi e malattie della pelle. Roba da matti. Inutile dire
che fu ben presto accantonato. Va
detto che le case farmaceutiche, siccome ricevono parecchi finanziamenti
anche in denaro pubblico per le ricerche, spendono ogni anno montagne di
soldi nella ricerca e creazione di nuovi farmaci. Ma molti di questi
sono puramente speculativi. Il composto chimico magari funziona, produce
alterazioni a vari livelli, e viene anche sperimentato su uomini
(carcerati, malati di mente …) e animali, ma non ha malattie
specifiche da curare, non si sa a cosa possa servire, così viene messo
nel cassetto, in attesa che salti fuori la malattia o la scusa buona per
tirarlo fuori. Così
è stato per l’AZT. Vent’anni
dopo, con l’avvento di una malattia così “mortifera e
terrificante” come l’AIDS, la Wellcome rimise prontamente mano alla
sua mirabile invenzione, affermando teorie folli, per cui l’AZT, prima
di ammazzare le cellule, ammazzava i virus, ed essendo la recentissima
scoperta di Gallo causata da un virus (l’HIV), terapie brevi e mirate
sarebbero state efficacissime. La FDA (Food and Drug Administration,
l'ente statunitense che verifica l'efficacia dei farmaci) lo approvò
ufficialmente solo nel 1987, ma ne consentì l’uso in via sperimentale
fin dalla “scoperta” dell’HIV (1984), anche in associazione con
altri farmaci, come del resto, aveva già fatto in precedenza
autorizzandone l’uso per altre patologie (cancri, ecc.), sin dal 1964. Ricomincia
la storia. La gente trattata con AZT sebbene in alcuni casi sembri avere
un temporaneo, brevissimo miglioramento, si ammala definitivamente e
muore. Ma
invece di sospenderne l’uso, arriva la teoria più demenziale: non
bisogna usarlo da solo, ma associato ad altri farmaci che ne limitino i
danni e ne integrino l’azione. Chissà
quanti malcapitati si sono ritrovati a dover prendere dosi incredibili
di farmaci di ogni genere, fra cui l’AZT, nella speranza di curare una
malattia che neanche esiste nei termini in cui viene presentata, morendo
di intossicazione da farmaci. L’AZT
è stato usato indiscriminatamente su soggetti già debilitati, donne in
gravidanza, neonati. Moltissimi
sono i casi di persone che accortesi del rapido peggioramento con l’AZT,
hanno smesso di prendere ogni farmaco, salvandosi dalla morte, e creando
quella casistica che la medicina ufficiale non sa spiegare, di soggetti
che pur essendo sieropositivi non si ammalano e non muoiono. Come
cresce la voce del dissenso e l’informazione (controinformazione),
sempre di più sono le persone che si salvano da una morte imminente
annunciata come inevitabile. A
Londra, i superstiti pubblicano la rivista “Continuum”. In Olanda
collaborano con la Fondazione per la Ricerca Alternativa sull'AIDS (SAAO),
in Svizzera da anni sono attivi gruppi di auto aiuto e
controinformazione sull’AIDS che hanno preso piede un po’ in tutta
Europa. La
maggioranza delle persone colpite dall'AIDS che sono sopravvissute alla
malattia lo hanno fatto grazie a grandi dosi di volontà e di senso
critico, assumendo costumi di vita coscienti e responsabili, e perché
no, anche antagonisti. Il
famoso campione Earvin "Magic" Johnson, risultato
sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni,
risultandone debilitato, e che abbia subito smesso. La
sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992. In
una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più
malato di AIDS. Un
altro dei tanti misteri dell’AIDS.
Tratto dal sito http://digilander.iol.it/anok4u/Doc/aidsmm.htm |