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Anche tra i Frati c'è qualcuno che comanda: il Padre Superiore. In ogni realtà sociale che si rispetti ci deve essere un responsabile per un retto vivere e un ordinato agire. Anche nelle fraternità dei frati cappuccini c'è un P. Guardiano, così si é sempre chiamato di noi il Superiore che si prende cura della vita comunitaria sotto vari aspetti. Mi domanderete subito:"Perché P. Guardiano?". Tra i francescani non esiste un'autorità che si propone e si impone tra leggi e decreti, ma, secondo il pensiero di Francesco, ci deve essere un fratello che nel nome del Signore si preoccupi di aiutare i frati a vivere con semplicità e fedeltà la Vita della Regola con la sua caratteristica di povertà,austerità e fraternità. Il P.Guardiano è colui che"guarda" perché la vita sia coerente con ciò che si è promesso a Dio nella professione religiosa. E noi sappiamo quanto è bello promettere a Dio e quanto sia difficile vivere sempre il contenuto dei voti stessi. Il superiore, perciò, ha come primo compito l'animazione religiosa della sua fraternità perché viva nel fervore del Vangelo e nello spirito di S. Francesco. In tale modo le fraternità francescane diventano testimonianza nel mondo dell'amore di Dio e dell'amore fraterno. Anche i frati vivono una realtà umana di rapporti, di lavoro, di necessità.
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