Giornata di studio a ricordo del Prof.
Giovanni Jarre |
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Il 13 ottobre 1989 ha avuto
luogo, nella sala del Consiglio di Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino,
la giornata di studio “Problemi attuali di meccanica applicata” a ricordo del
Professor Giovanni Jarre, i cui atti sono stati pubblicati dall’Accademia
delle Scienze di Torino, Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali,
nel supplemento al vol. 125 – 1991.
Significative
testimonianze sono state date da Rolando Rigamonti, Pietro Buzano, Sandra
Oggiano e Vittorio Marchis; memorie scientifiche attinenti al tema specifico
della giornata sono state illustrate da Silvio Nocilla, Massimo Germano, Ettore
Antona, Gino Moretti, Maurizio Pandolfi, Luigi G. Napolitano, Placido Cicala,
Ario Romiti.
La sua
figura di scienziato, di docente, di uomo, è stata illustrata nella
commemorazione del suo maestro Carlo Ferrari, dalla quale sono stati estratti i
brani qui sotto riportati:
Commemorare un caro Collega è sempre triste compito, ma se questo
Collega è stato Allievo, Collaboratore intelligente ed attivo dall'inizio della
Sua carriera accademica sino alla fine, amico carissimo sempre vicino nei
momenti tristi e lieti della vita, alla tristezza si aggiunge un sentimento più
profondo, più intimo, è come se qualcosa dentro di noi si sia spezzato.
Mi ricordo di avere inteso da Giuseppe Colombo, che di Jarre fu
grande amico e stimatore, che Egli era solito suggerire ai suoi Allievi e
Collaboratori che prima di fare ricorso al calcolatore, prendessero regolo e
matita e vedessero se con questi fosse possibile dedurre qualcosa che aiutasse
a comprendere il problema fisico.
Era docente efficace e brillante; ambidestro, sapeva disegnare
sulla lavagna contemporaneamente con entrambe le mani, così che gli allievi del
terzo anno potevano seguire ammirati e stupiti l'ingranamento di due ruote
dentate, rappresentate sulla lavagna contemporaneamente, e seguire lo
spostamento del punto di contatto dei due profili coniugati dai denti in presa
durante l'ingranamento. Sapeva usare un linguaggio colorito, atto a descrivere
con maggiore evidenza il fenomeno in istudio.
Uomo molto sensibile ai problemi umani e sociali, oltre che a
quelli scientifici, riteneva che nel passaggio dalla Veritas alla
Utilitas il contributo dell’Homo Faber è da considerarsi di pari
dignità di quello dell'Homo sapiens. Per questo nel suo opuscolo delle
lezioni al Corso di aggiornamento dei docenti professionali, col pretesto di
ricavarne il soggetto per un problema, aveva riportato per educare gli animi,
oltre che istruire la mente, il testo della lapide posta nel cortile
dell'Università di Padova:
Dal 1938
al 1942 muratori e
manovali padovani in 150.000
giornate lavorative costruirono
e rinnovarono dalle
fondamenta queste
auguste case di Minerva. Gli studenti nell'Ateneo ricordino
ed onorino con il
lavoro dell'intelletto tanta nobile sudata fatica. |
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18/12/00