Nato nel 1806 vicino ad Oaxaca (S. Paolo Gueletao) in una famiglia
di contadini zapotechi, Benito Juárez è luomo che guida il Messico verso la
democrazia e le riforme e che riesce a ricostituire la Repubblica dopo la
breve parentesi monarchica imposta dalle potenze straniere (Massimiliano d'Asburgo).
Per fuggire alla miseria il giovane Juárez studia in seminario per diventare prete, ma
poi cambia idea e si laurea in legge per poter difendere i diritti delle popolazioni che
abitano nei villaggi della Valle di Oaxaca.
Entrato in politica, Juárez viene eletto deputato del Partito Liberale e, dal 1848
al 1852, diventa governatore dello Stato di Oaxaca, carica che gli permette di
intraprendere numerose riforme in campo scolastico.
Costretto per due anni allesilio dal regime dittatoriale di Santa Anna, Juárez
riappare sulla scena politica nel 1855, dopo avere vissuto un anno a New Orleans, e
diventa Ministro della Giustizia del nuovo governo liberale: in quella veste riesce a
limitare lo strapotere delle autorità ecclesiastiche - atto che culmina nella cacciata
definitiva dei Gesuiti - e delle alte sfere militari.
Quando il presidente Ignacio Comonfort si dimette di fronte all'opposizione dei
conservatori di F. Zuloaga alla Costituzione del 1857, Juárez ne prende il posto
costituendo a Veracruz un governo provvisorio contrario al regime conservatore.
Un colpo di Stato mette fine alle sue iniziative, ma dopo tre anni di Guerra Civile Benito
Juárez torna a Città del Messico e viene eletto Presidente: per la prima volta dopo
secoli un indio guida il suo popolo.
Per risollevare le finanze del Paese, Juárez si vede costretto a bloccare il pagamento
del debito estero contratto dai suoi predecessori e avallato dalla Francia. Questa manovra
offre a Napoleone III il pretesto per invadere il Messico ed imporre sul trono
larciduca Massimiliano dAsburgo, novello imperatore di breve durata: fucilato
lo straniero nel 1867 dalle truppe repubblicane, Benito Juárez viene eletto nuovamente
Presidente, carica che ricoprirà fino al 1872, quando morirà a seguito di un infarto.
Nonostante le tendenze autocratiche degli ultimi anni, Juárez è considerato in Messico
un eroe nazionale per le battaglie a favore di un governo democratico e per la strenua
resistenza opposta ai francesi invasori.
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