Il
tempo che viviamo è denso di tensioni, di divisioni, di ingiustizie e ci
chiede di riflettere, di discernere, di scegliere, di agire per restare fedeli
alla nostra missione nella storia e collaborare alla costruzione di un futuro
migliore.
Più
che mai abbiamo bisogno di seguire una direzione, di guardare verso una
“luce” che ci faccia riscoprire il senso e la pienezza della vita, ci
faccia ritrovare una nuova motivazione e una forza rinnovata per affrontare i
problemi e cercare di risolverli.
Cosa
è dunque “essenziale” e “necessario” per individuare
questa “luce”?
La
risposta ai nostri interrogativi è chiara nell’episodio del Vangelo di
Luca, in cui è evidenziato l’atteggiamento differente di accoglienza delle
due sorelle di Betania nei confronti di Gesù … “Maria ha scelto la
parte migliore” afferma Gesù stesso poiché ha messo al centro della
sua vita la relazione con Lui e seduta ai suoi piedi ascolta la Sua Parola.
Anche
per noi riflettere su cosa “è necessario”, su ciò che conta davvero
nella vita quotidiana è fidarsi di Dio, vivere in comunione con Lui.
In
che modo?
L’ascolto
obbediente della Parola, la preghiera, l’esempio
di grandi figure che possiamo considerare di riferimento per la fedeltà,
l’entusiasmo, la costanza e la coerenza nell’incarnare gli ideali in cui
hanno creduto, insieme alla conoscenza di ciò che è il Concilio
Vaticano II, modelleranno la nostra vita sul pensiero di Dio.
La
nostra Associazione deve recuperare questo esercizio di essenzialità.
Il
dono dei laici di Azione Cattolica alla Chiesa è la loro fede provata
nella vita ordinaria di ogni giorno. Recuperare il valore di questo
dono e viverlo con fierezza sono l’obiettivo del cammino della vita
associativa per l’anno 2001/2002.
Occorre
essere laici all’altezza della situazione, laici formati, testimoni fedeli
dei valori in cui credono.
Guardare
all’essenziale per l’Azione Cattolica quest’anno è anche celebrare le Assemblee
che costituiranno un momento di verifica del cammino svolto e di progettazione
per il futuro, mediante le elezioni dei nuovi responsabili, ma anche un
momento di intenso valore spirituale per il rilievo che sarà dato alla
dimensione interiore e alle relazioni tra le persone.
Le
Assemblee rinnoveranno la nostra Associazione per i prossimi tre anni: sarà
quindi essenziale non solo organizzarle, ma apportarvi un valido contributo di
partecipazione con passione, con creatività, ma soprattutto con amore, poiché
l’Amore sa guardare lontano, sa cogliere il senso profondo delle cose e i
desideri più reconditi del cuore.
La
scelta di stare in Azione Cattolica deve essere sempre alimentata e rinnovata
con la proposizione di idee, iniziative e stimoli significativi per il nostro
cammino e per quello di tutti gli aderenti e simpatizzanti.
La
programmazione di quest’anno tiene conto di tante esigenze ma si misura
anche con le risorse a nostra disposizione:
q
le assemblee,
q
i momenti di spiritualità, di
comunione,
q
gli incontri di formazione, di
riflessione, di festa,
rappresentano le tappe
indispensabili del cammino associativo cui ogni aderente dovrebbe partecipare.
Infatti
ogni tappa ci permetterà di rinnovare l’Associazione, perché rinnovare
significa innanzi tutto rinnovarci interiormente e impegnarci a riqualificare
le proposte, a dare valore alle relazioni e a scegliere linee di lavoro per il
futuro.
Chiediamo
sempre a Dio il dono dell’unità e offriamo il nostro lavoro insieme ai
nostri limiti e alle nostre sconfitte senza paure e senza scoraggiamenti. E’
Lui che scriverà la nostra storia e ci aiuterà a leggerla!
Per
noi tutti questo che viviamo sia un anno di lavoro fecondo.
“Marta,
Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di
cui c’è bisogno…”
(Lc.
10,41-42)
