Es. 66 pag. 140

Cesare e gli Elvezi

Essendo stato annunciato ciò a Cesare cioè che gli Elvezi tentavano di passare attraverso la nostra provincia, Cesare si affrettò a partire da Roma e si diresse nella Gallia Ulteriore a marce il più forzate possibile e giunse nei pressi di Ginevra. Cesare comandò a tutta la Provincia (di raccogliere) il numero di soldati più grande possibile; ordinò di tagliare il ponte che era nei pressi di Ginevra. Quando gli Elvezi furono informati del suo arrivo, gli mandarono degli ambasciatori: (dicevano) di avere intenzione di attraversare la provincia, senza alcun secondo fine, soprattutto perchè non avevano nessun'altra via; pregavano che fosse loro lecito fare ciò con il suo permesso. Cesare, poichè si ricordava che il console Lucio Crasso era stato ucciso e il suo esercito respinto dagli Elvezi ed era stato fatto passare sotto il giogo, riteneva di non dover concedere ciò; e non credeva che quegli uomini dall'animo così ostile, data la possibilità di attraversare la provincia, si sarebbero trattenuti dall'offesa e dal danno.

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