Es. 160 pag. 105
Arachne

Aracne era una fanciulla della lidia, non illustre per nascita o per l'origine, ma per l'arte; infatti tesseva tele con grande abilità e ricamava con ago e fili.
Affinchè vedessero la sua opera meravigliosa, le ninfe stesse spesso lasciavano i boschi e le fonti e si avvicinavano ad essa.
Ma lei era anche superbissima ,alla stessa Pallade spesso diceva: "combatti con me: la vittoria sarà facile".
Quando udì queste cose, Pallade assunse la figura e la veste sdi una certa vecchia e venne da Aracne.
Prima la ammonì affinchè con massima lode dimostrasse che lei fosse contenta tra i mortali e poi si ritrasformò in dea.
E quella superbamente: "senza dubbio per la vecchiaia non sei padrona della mente, se qualcuno ti è figlia nuova, ascolti queste parole".
"infatti con la mia arte stabilii di superare anche Pallade".
Allora Pallade lasciò la faccia di vecchia e svelò la sua natura divina e la potenza.
Con la conocchia trafisse la fronte della fanciulla, cosparse con una pozione magica il corpo.
Subito Aracne assunse l'aspetto di un ragno: avvenne la diminuzione della testa, sui fianchi si aggiuneso molte gracili zampe, il ventre le crebbe orribilmente , da lì emise un filo e lavorò la ragnatela.

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