Libera di fare quello che voglio, fare quello che posso.
Essere apprezzata per quello che sono o per quello che sembro?

Della mia vita ho fatto quello che ho voluto: la mia vita è una cosa mia. Libertà è "voglia d'essere": si può dire che io sono una ragazza troppo libera, ho fatto sempre quello che ho voluto, forse anche fin troppo.
I miei amici mi invidiano ma io invidio loro; mi potreste giudicare strana, ma, anche se la libertà è una cosa importante e vitale, averne troppa, rovina le persone, come ha rovinato me...
Forse i miei genitori mi danno tanta libertà perché io sono in carrozzella? Non lo so... Io voglio essere apprezzata per quello che sono, non per quello che sembro; i valori che possiede una persona sono più importanti dell'aspetto esteriore! Il nostro corpo è come un guanto, di cui possiamo fare a meno... quello che conta siamo noi! Siamo il "nucleo", la cosa più importante, e dobbiamo essere fieri di noi... E siamo liberi per farlo!
Sono una ragazza libera all'esterno, ma la mia parte che conta è rinchiusa in prigione, sta urlando e si vuole liberare.
Tutte le persone vogliono e cercano la libertà, ma una libertà materiale non ci fa apprezzare il valore delle cose e "scoprire" il gusto della vita.
Io voglio essere libera dentro di me, voglio fare tutto quello che posso, e lotto per farlo, mi ribello contro le persone che me lo vietano e che mi ostacolano.
Tutti non possono capirmi: ho uno strano modo di pensare, di fare, di agire... sono tutta strana!
Sopporto in silenzio gli "sgarri" e le "magre" delle persone che mi stanno vicino, perchè le reputo ignoranti... si, proprio ignoranti!
Mi sono sentita dire, da una mia amica, che i suoi genitori non le danno libertà di andare in discoteca fino a tardi, di andare in giro in motorino, di avere la casa per sè e fare feste. Ricordo che era molto adirata per questo. Beata lei che vuole solo queste libertà!
Ora i suoi desideri si sono avverati, al contrario dei miei: anche io voglio la libertà di camminare e nient'altro; non chiedo molto dalla vita, desidero solo questo...
Ci sono diverse "libertà" in questo mondo: anche Milosevich è libero di fare la guerra, anche Clinton è libero di avere le sue amanti: ma se tutti fanno quello che si sentono liberi di fare, allora succede un "macello"; la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri... Visto che anche quelli del Kossovo sono liberi di stare a casa loro e di avere la pace, allora pure la moglie di Clinton è libera di ribellarsi... Dobbiamo accontentarci della vita, pensare in positivo, dicendo "poteva andare peggio...". Io lo faccio sempre e sto vivendo molto bene!
Anche se voglio di più dalla vita, io mi accetto per quello che sono...
Ho un bel carattere, sono carina, ho molte doti da far valere e rispettare... ho tutto! Ma quello che conta è che ho la libertà di pensare, di sognare e di credere che io posso volare...

(Questa parte non è la continuazione del tema, è solo una mia avvertenza su chi volesse usarlo. Non copiatelo! Potete prendere spunto, ma non si può copiare: è un tema troppo personale e spero proprio che anche voi non siate in questa situazione :o) Era un mio tema di quando andavo in 2^ liceo linguistico ed avevo preso 8 e mezzo, è una bella vittoria! Ciao!!)

Questa relazione è stata inviata da Lucia - GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!