Versione 346, pagina 196
Orazio Coclite

si dice che Orazio detto Coclite, mentre combatteva contro 2 nemici sull'estremità opposta del ponte sul Tevere che si trova davanti alla città, quando vide venirgli incontro un gran numero di ausiliari dei suoi avversari, temendo che si aprissero la via per la città con la forza, rivoltosi a quelli che stavano alle sue spalle, gridò loro di ritirarsi in fretta e di tagliare il ponte. Avendo quelli obbedito, egli resistette finché i compagni non ebbero tagliato il ponte, accusando un gran numero di ferite, e sostenne l'urto dei nemici non tanto trattenuti dalla sua forza quanto sbalorditi dalla sua resistenza e dal suo coraggio; tagliato il ponte, ai nemici fu impedito l'attacco, mentre Coclite, gettatosi nel fiume con le armi, scelse deliberatamente la morte, avendo tenuto in maggior conto la sicurezza della patria e la gloria che gli sarebbe venuta dopo quest'impresa, che non la vita presente e quella che gli rimaneva; un simile amore ed entusiasmo per le imprese nobili nei giovani sono ispirati dagli usi e costumi.

Questa relazione è stata inviata da Laura - GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!