La Mafia e la questione meridionale
La mafia è un
fenomeno criminoso, localizzato in Sicilia, basato su una
complessa e organizzata rete di complicità, ricatti, delitti e
violenze in genere a sfondo economico. Se il fenomeno della mafia
trae origini, inizialmente, da fattori soprattutto economici,
relativi al mantenimento dell'ordine sociale da parte della
grande borghesia terriera collegata all'aristocrazia feudale
siciliana, dopo l'unità nazionale esso assunse una colorazione
anche politica come reazione alle autorità amministrative e
giudiziarie centrali, svolgendo un'azione rilevante sia
direttamente sul piano elettorale sia indirettamente sulle
autorità per ottenerne talora condiscendenza e tolleranza.
Esteriormente la mafia è organizzata in cosche, senza avere una
struttura e una gerarchia ben stabilita. In definitiva, la mafia
si pone come organizzazione sostitutiva e concorrente rispetto
all'autorità legale, per realizzare un "ordine"
fondato su accordi "tra amici". Il 10 febbraio 1986 si
è aperto a Palermo il cosiddetto "processo alla
mafia", il più grosso procedimento della storia giudiziaria
italiana, contro ben 474 persone imputate di una grande varietà
di reati, tra i quali oltre novanta omicidi, rapine ed
estorsioni, produzione e smercio di droga in Italia e all'estero,
pesanti collusioni con il mondo economico e politico.
La questione meridionale è un antico e grave problema sociale
della penisola. Quello del Meridione è in sostanza un problema
di aree depresse, che affonda le sue radici nel diverso sviluppo
storico che contraddistinse le regioni a sud del Tronto e del
Garigliano rispetto al resto della penisola. Dopo il 1861, una
volta che il problema del Meridione divenne "questione"
di tutta l'Italia, la presa di coscienza nazionale del problema
si andò poco alla volta allargando. Si ebbe nel 1950
l'istituzione della Cassa per il Meridione. Nel 1984 è venuta
meno la Cassa per il Meridione, sostituita due anni dopo
dall'Agenzia per la promozione dello sviluppo del Meridione e da
altri organismi, che stentano tuttora a mettersi in movimento.
da Non mi ricordo cosa; il possessore del copyright mi voglia scusare