Schedatura
de A ciascuno il suo
- Titolo: A
ciascuno il suo
- Autore e breve
biografia: Leonardo Sciascia. Nato a Racalmuto
(Agrigento) nel 1921 e morto a Palermo nel 1989, Sciascia
si dedicò alla saggistica e alla narrativa,
interpretando la vita siciliana con partecipazione
drammatica ma anche con mordente ironia. Scrisse: Le
parrocchie di Regalpetra (1956), Il giorno della civetta
(1961), A ciascuno il suo (1966), Todo modo (1974), La
scomparsa di Majorana (1975), L'affare Moro (1978), La
sentenza memorabile, (1983), Kermesse (1982), Il
cavaliere e la morte (1988) e Una storia semplice (1989).
- Breve riassunto
dell'opera: Il romanzo parla
dell'indagine portata avanti dal professor Laurana
riguardo all'omicidio del farmacista Manno e del suo
compagno, il dottor Roscio. Essendo arrivata pochi giorni
prima dell'omicidio una lettera anonima di minaccia al
farmacista, inizialmente sia la polizia che il professore
concentrano le loro indagini su un eventuale movente che
avrebbe potuto portare all'uccisione del farmacista. Ma
la tenacia del professore, che non abbandona le indagini
neanche dopo la rinuncia della polizia, lo porta a
scoprire uno per volta parecchi indizi che alla fine
contribuiscono a chiarire nella mente di Laurana il
quadro completo e la soluzione del caso. Il mandante
dell'omicidio infatti, il notabile Rosello, persona
insospettabile, si tradisce, commettendo alcuni piccoli
errori: per esempio, nel ritagliare le lettere dai
giornali per costruire la lettera, non si accorge di star
utilizzando L'Osservatore Romano, giornale non certo alla
portata di tutti; oppure dopo che l'omicida aveva
lasciato un mozzicone di sigaro sul luogo del delitto si
fa vedere per la strada insieme a un noto delinquente che
fumava quella stessa marca di sigari. Ma senza dubbio il
professore è anche aiutato dalla fortuna in quanto sono
molti gli incontri che, sebbene casuali, contribuiscono
ad aggiungere dei tasselli fondamentali alla soluzione
del caso. Ciò che è accaduto veramente è questo: il
dottor Roscio scopre una relazione segreta tra sua moglie
e il notabile Rosello; quindi si reca dall'arciprete del
paese dicendogli che se il notabile non fosse stato
allontanato subito dalla città, lui avrebbe consegnato
ad un suo amico deputato dei documenti che avrebbero
potuto far finire in carcere Rosello per un bel po'
d'anni. Quest'ultimo, venuto a sapere della questione,
subito si informa di come Roscio fosse venuto in possesso
di quelle prove e scopre che il suo praticante, che
lavorava nello studio con lui, un giorno lo aveva
lasciato solo nel suo ufficio, non sapendo degli ultimi
litigi tra i due. Dopo ciò, manda la lettera minatoria,
minacciandolo do fargli pagare ciò che aveva fatto;
naturalmente non a lui stesso ma al suo amico più
intimo, per depistare ulteriormente la polizia.
Particolarmente bello il colpo di scena avvenuto quasi
nel finale: Laurana, avendo preso appuntamento con la
vedova Roscio, in un bar di Palermo, aspetta invano per
un paio d'ore, e vedendo che questa non arriva, decide di
andarsene. Questa, intanto, scoperti i sospetti di
Laurana, si era rivolta era Roscio, il quale tramite un
sicario lo fa uccidere.
· Descrizione dello spazio e del tempo: La storia
narrata dura all'incirca sei mesi e precisamente da metà
Agosto del 64 sino ad inverno inoltrato. L'autore per
narrare la vicenda fa uso di un complicato intreccio che
prima narra l'indagine per poi ritornare, per mezzo di
svariati flashback, agli avvenimenti svoltisi prima
dell'omicidio. La scena si sposta spesso, talvolta a
Palermo, una volta a Roma e una a Montalmo ma per la
maggior parte la vicenda si svolge nel paese dove abita
Laurana, che però non viene mai nominato. Inoltre
prevalgono di gran lunga gli ambienti interni su quelli
esterni. Le descrizioni degli ambienti sono pressochè
inesistenti.
- Caratterizzazione
dei personaggi: Il protagonista è il professor
Laurana. La sua descrizione fisica non viene data,
traspare invece dalla narrazione il suo carattere: questi
è senza dubbio una persona molto intelligente e tenace.
Molto onesto, lotta per la legge, combatte contro la
mafia e per questo si trova in totale disaccordo con
Benito Juarez e con la sua convinzione dell'inutilità di
questa lotta. Gli altri personaggi importanti sono
Rosello, la vedova Luisa e gli abitanti del paese in
genere. Nessuno di questi viene descritto fisicamente
tranne la signora Roscio che viene delineata come una
bellissima donna; ma di tutti è evidenziato l'aspetto
morale. Il notabile Rosello è senza dubbio una persona
molto falsa, ciò emerge soprattutto nel finale quando
prova a guadagnarsi la simpatia di Laurana che ormai
aveva scoperto tutto proponendogli aiuti e sostegni. La
vedova, come Rosello, si dimostra particolarmente
ipocrita e perfida nel porre il tranello a Laurana. I
paesani sono molto omertosi, in quanto alla fine si
scopre che erano a conoscenza di tutto ma non ne avevano
fatto parola con nessuno.
- Stile:
Nell'opera prevalgono le sequenza narrative, il narratore
utilizza la focalizzazione esterna. Viene fatto largo uso
di flashback.
- Commento e
giudizio sull'opera: Il libro mi è piaciuto
moltissimo e ho trovato davvero sorprendente l'intreccio
utilizzato da Sciascia nella narrazione della storia.
Secondo me l'autore con questo racconto ha voluto
sottolineare ancora una volta parecchi aspetti della
mafia ma soprattutto si è nuovamente soffermato
sull'omertosità che contraddistingue tutti i paesani.