Napoleone e direttorio: sintesi schematica

Nobel per la letteratura nel 1969, Beckett, insieme a Jonesco, risulta essere uno dei massimi esponenti del Teatro dell'Assurdo, segnando con le sue opere una svolta determinante della drammaturgia contemporanea.
In "Aspettando Godot", replicatasi per anni a Parigi, due vagabondi, Vladimir ed Estragon, attendono invano l'arrivo di un enigmatico personaggio che simboleggia, forse, l'inesistenza o, quanto meno, l'irraggiungibilità di Dio.
Nella disperata lucidità di una scena desolata, i personaggi si muovono privi di ogni coscienza e volontà, quasi esseri fantomatici cui nemmeno il parlare può risolvere la solitudine assoluta in cui vivono. Essi si esprimono quindi in una sorta di dialogo fra sordi, costituito da frasi incredibili nella loro apparente banalità e angoscianti nella evidenza della loro quotidianità. Il tono personalissimo di questa scoperta non è né distaccato né enfatico, consiste invece in una profonda simpatia, a volte sottilmente ironica ed umoristica, per la tristezza dei personaggi stessi.


Con questa pièce, che risale al 1952, Beckett inaugura, negli stessi anni di Jonnesco, quello che sarà chiamato il "teatro dell'assurdo".
 Da allora mille interpretazioni, mille letture hanno riportato sulla scena l'inquietante dialogo che due vagabondi, Vladimir ed Estragon, intrecciano in una strada deserta, accanto a un albero stecchito, mentre attendono l'arrivo di un misterioso personaggio, Godot.
 Godot che non arriverà mai, a un appuntamento del quale, peraltro, i due non conoscono né l'ora né il luogo.
Passa un vecchio carico di bagagli, Lucky, accompagnato da Pozzo, il suo padrone, che lo va a vendere al mercato; passa un ragazzo, e annuncia che il signor Godot non verrà quella sera, ma l'indomani, E l'indomani
Ricompaiono Pozzo e Lucky, diventati l'uno cieco, l'altro muto.
 Pozzo vorrebbe sapere che ora è, dove si trova: ma non riceve risposta.
 Cala il buio, e si ripresenta il ragazzo, che ripete il medesimo annuncio: "Il signor Godot non verrà questa sera ma verrà domani" ma il giorno dopo non venne.
Riflettendo su tutto il contenuto del libro si può concludere con una considerazione dell'autore stesso.
Siamo ancora qui
aspettando chissà cosa e chissà chi,
sono già invecchiato
e il profeta non è arrivato,
Beckett lo diceva
che Godot non arrivava,
siamo ancora qui
aspettando chissà cosa e chissà chi.

Questa ricerca è stata inviate da Silvia (Silvia) - GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!