Muzio Attendolo, detto lo Sforza (1369-1424), di Cotignola.
Era un contadino robusto e Coraggioso. Un giorno si arruolò nella banda di Alberico da Barbiano. Divenne uno dei più grandi capitani di ventura del suo tempo. Morì annegato nel Fiume Pescara. mentre andava a soccorrere la città dell'Aquila. Suo figlio Francesco divenne duca di Milano.

Gerolamo Marchesi, detto il Cotignola (Circa il 1471 - circa il 1540), di Cotignola.
Fu pittore e seguì la scuola bolognese. Sue opere si trovano a Milano, a  San Marino e a Budapest.

I Ramenghi, famiglia di pittori del 500 di Bagnacavallo.
Il più noto di essi fu Bartolomeo il Vecchio, detto Bagnacavallo.

Evangelista Torricelli, (1608-1647), di Faenza.
Fu grande matematico e fisico insigne, amico di Galileo. E' l'inventore del barometro, che, come sai, è uno strumento che serve per misurare la pressione atmosferica.

Arcangelo Corelli, (1653-1713), di Fusignano.
Fu celebre compositore e violinista, autore di concerti. E considerato il fondatore della musica strumentale moderna. Papi, sovrani italiani e stranieri lo colmarono di favori e di onori. E' sepolto nel Pantheon a Roma, vicino al grande Raffaello.

Giuseppe Sarti, (1729-1802), di Faenza.
Fu compositore di musica e maestro di cappella a Copenaghen. Diresse pure l'orchestra di corte a Pietroburgo.
Scrisse molte opere e musica religiosa.

Vincenzo Monti, (1754-1828), di Alfonsine.
Fu grande poeta. Nei suoi primi lavori fu contro gli eccessi della Rivoluzione Francese. Più tardi si avvicinò alle idee rivoluzionarie e cantò Napoleone vincitore di Marengo. Al ritorno degli Austriaci dovette esulare a Parigi. Tornato in Italia alla caduta di Napoleone si ricoticiliò con l'Austria. Suo capolavoro è considerato la traduzione dell'Iliade, di Omero.

Giuseppe Compagnoni, (1754-1833), di Lugo.
Fu patriota. Nel Congresso Cispadano di Reggio Emilia, del gennaio 1797, egli fece adottare il tricolore come bandiera italiana.

Agostino Codazzi, (1793-I 859), di Lugo.
Fu insigne geografo e cartografo, capo di Stato Maggiore nel Venezuela. Con un faticoso lavoro di otto anni compì l'Atlante fisico e politico del Venezuela e della Columbia. Per primo egli pensò al taglio dell'istmo di Panama.

Luigi Carlo Farini, (1812-1866), di Russi.
Fu fervente patriota e il uomo politico, oltre che medico. Nel 1859 venne nominato da Camillo Cavour dittatore dell'Emilia e molto si adoperò per l'annessione della regione emiliana al Piemonte. Fu pure Presidente del Consiglio.

Alfredo Baccarini, (1826-1890), di Russi.
Fu celebre ingegnere idraulico e uomo politico. Lasciò notevoli opere di idraulica.
Sai che cosa è l'idraulica? E' una scienza che studia il moto delle acque ed insegna a condurle, alzarle e ad usarle come forza motrice.

Romolo Gessi, (1831-1881). Nacque a Costantinopoli da famiglia di Ravenna.
Lo consideriamo, dunque, figlio di questa città. Fu grande esploratore. Nel 1859 combattè con Garibaldi contro gli Austriaci. Si arruolò, poi, nell'esercito egiziano ed esplorò il corso del Fiume Nilo fino al Lago Alberto. In seguito, per le sue speciali benemerenze, fu nominato governatore della provincia egiziana di Bahr-el-Gazal. Morì di febbre, a Suez, nel 1881.

Alfredo Oriani, (1852-1909), di Casola Valsenio.
Fu notissimo scrittore e giornalista, autore di bei libri quali "La rivolta ideale" e "Vortice".
Sulla strada, che da Castel Bolognese conduce a Marradi, al chilometro 24 circa, sorge il Cardello, casa di campagna in cui visse e lavorò l'Oriani. Dietro la casa, tra i cipressi, è la sua tomba.

Gaetano Ballardini, (1878-1953), di Faenza.
Descrisse la storia della ceramica, vanto della sua città. Fondò il Museo dedicato a quest'arte.

Francesco Baracca, (1888-1918), di Lugo.
Fu il leggendario eroe del cielo, l'asso dell'aviazione italiana nella prima guerra mondiale, durante la quale egli abbattè ben 34 apparecchi nemici. Trovò morte gloriosa nel Giugno del 1918, fra il Montello ed il Piave, mentre mitragliava da bassa quota il nemico.