LA CHIESA PARROCCHIALE
DEL PORTO
(o S. Maria del Ponte)

L'attuale Chiesa parrocchiale del Porto è la quarta in ordine di tempo e si deve alla munificenza di Pio IX la sua totale riedificazione.

LA II CHIESA di S. Maria del Ponte, rovinata dal tempo e dalla umidità del luogo, fu demolita l'anno 1702. La terza fu fabbricata con le offerte dei fedeli e specialmente dei pescatori; fu benedetta dal Vescovo Mons. Muzio dei Conti Dandini e consacrata poi il 21 maggio 1753 dal Vescovo Ippolito De Rossi dei Marchesi di S. Secondo da Parma il quale cinque anni dopo, il 28 maggio 1758, benedisse e pose anche la prima pietra per l'ampliamento della Città decretato da Benedetto XIV.

Ouesta terza chiesa del Porto, oltre all'altar maggiore, aveva sei altari e cioè di S. Paoio e Madonna di Costantinopoli, di S. Domenico, di S. Monica, del SS. Rosario, della Madonna di Loreto e della Madonna di S. Luca e Crocifisso; rimase per quasi cent'anni cioè fino a quando Pio IX fece costruire l'attuale, dopo aver eretto e costituito Parrocchia quella della Pace.

Difatti appena fu costruita la nuova chiesa della Pace, dall'ottobre del 1852 al maggio del 1853, fu ventilato il progetto per quella di S. Maria del Porto e fu incaricato lo stesso Architetto senigalliese Giuseppe Ferroni. Per evitare la forte spesa di acquisto e demolizione di altri fabbricati, si studiò il modo di poterla costruire nella vecchia località; però l'Architetto Ferroni, ben conoscendo l'umidità del luogo, cercò di costruirla in posizione più elevata e di aria migliore, dandole maggior aria e luce con il piazzale antistante, voltando la facciata ad oriente e ponendovi dieci gradini per evitare le fiumane. Sorse cosi l'attuale chiesa, di belle proporzioni architettoniche, decorata all'esterno di ordine dorico, I'interno di ordine ionico, con trabeazioni e l'abside semicircolare a cassettoni. Più volte, durante la costruzione, venne investita dalle alluvioni del Misa, e poté essere terminata nell'anno 1857, per la venuta di Pio IX a Senigallia; ma fu inaugurata il 14 ottobre 1858.

Pio IX si fermò tre giorni nella sua Città natale, la sera del 27 visitò le due nuove chiese della Pace e del Porto e avendolo invitato i marinai del Porto a dir la Messa nella loro chiesa, rispose che non poteva, perché era già impegnato; sembra che i marinai insistessero dicendo in dialetto: " Si avé pruméss'sprumté: si v'sè imp-gnat', sp-gnèv!..

La nuova chiesa è stata dedicata a S.Maria del Ponte - l'unico ponte sul fiume Misa allora - e sul timpano della facciata, a qrandi caratteri si legge:

«MARIAE VIRGINI PATRONAE SALUTARI» mentre sopra la porta una grande lapide dice cosi:

« PIUS IX PONT. MAX. - ACCOLAS PORTUS ET ORAE MARITIMAE - PATERNO ANIMO COMPLEXUS - TEMPLUM ET AEDES CURIALES OPERIBUS A SOLO AMPIATIS - RENOVAND, CURAVIT - TUTELA PISCATORUM ET NAVIGANTIUM - IN ANDREA APOSTOLO ET NICOLAO MIRENSI - FAUSTE FELICITER CONSOCIATA».

Pio IX Pont. Max, curò di rinnovare la chiesa e la casa Parrocchiale, costruendole più ampie dalle fondamenta, spinto da animo paterno, per gli abitanti del Porto e del litorale del mare, a tutela dei pescatori e dei naviganti, unendo a protettori faustamente e felicemente Sant'Andrea Apostolo e S. Nicola Mirense (nato a Mira, e Vescovo di Bari).

Nell'interno vi sono cinque altari: nell'abside campeggia la bella pala di Luigi Coghetti. pittore romano, con la Madonna del Ponte e i Santi Andrea Apostolo, Protettore dei pescatori e Nicolò da Bari, Protettore dei naviganti, mandata da Pio IX con le altre due degli altari laterali riproducenti S. France.sco di Paola di Guglielmo De Sanctis e S. Vincenzo Ferreri di Domenico Bartolini. E' in venerazione anche una bella Madonna bizantineggiante detta Madonna di Costantinopoli. Ma la devozione degli abitanti del Porto converge specialmente sull'antico, venerato e miracoloso Crocifisso che una pia leggenda asserisce essere stato trovato nel mare Adriatico dai pescatori di Senigallia.

Si ammira anche una statua in pietra di S. Andrea Apostolo, al quale era dedicata la vecchia chiesa e che stava sulla facciata rivolta verso la via Cattaro, che ancora la gente chiama la strada della Chiesa.

Un bel monumento di marmo bianco riproduce la Martire S. Agnese scultore Goffredi e un bel semibusto di Pio IX dello scultore Tenerani proveniente dalla Villa De Bellegarde -Senigallia e nel basamento, a bassorilievo, la caduta del pavimento nel Convento annesso alla Basilica di S .Agnese in Via Nomentana a Roma, avvenuta il 12 aprile 1855 durante un'udienza che Pio IX diede agli alunni di Propaganda Fide - oltre cento persone, rimaste tutte miracolosamente illese – apparteneva a Pio IX, e fu donata alla Chiesa del Porto da Mons. Gallo Garelli.


Mencucci A., "Pio IX e Senigallia", Editrice Fortuna Fano, 1993, pp. 31