Le mie origini appartengono alla lontana città partenopea, e il sentimento di odio ed amore che provo per lei è forte tanto quanto quello dei gigliesi per la propria ISOLA. Ho vissuto l’infanzia in mare, il mare vero quello degli scogli, degli anfratti, dei gozzi, dei pescatori, delle reti, dell’alba e dei tramonti, delle intere giornate trascorse in mezzo alle onde e  come spesso accade la vita mi ha allontanato da questo mondo meraviglioso portandomi in una città lontana dal mare, che  però mi è rimasto dentro, perché la malattia del mare è qualcosa dalla quale non si guarisce. Circa dieci anni fa ho conosciuto quel posto incantato chiamato GIGLIO che mi ha rapito il cuore!! E’ stato amore a prima vista, ma del resto è facile rimanere incantato dall’ISOLA. L’alba del porto, il tramonto del Campese, il silenzio di Capo Marino, la sensazione di immenso del Capel Rosso, l’acqua limpida delle Caldane e i fondali in cui riesci ancora a vedere una fauna e una varietà di colori che pensavi ormai fosse estinta e quel BLU, QUEL BLU INTENSO che la circonda e che ti lascia senza fiato e ti fa comprendere che tutta questa bellezza, non può essere un caso o l’intreccio di qualche molecola, ma la sola dimostrazione che DIO esiste !!!!  Per questo esorto tutti i malati di mare come me e tutti coloro che amano quest’isola a proteggerla e a combattere affinchè rimanga il più NATURALE possibile, senza esasperarne il concetto e garantendo quel binomio uomo e natura che ha reso questo posto meraviglioso.

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