Sparavieri
(da Gigliesi: luoghi e gente di una scheggia di granito, inedito)

Ci sarà sempre uno scoglio, a Sparavieri,
che teneramente si lascia custodire,
nel cuore, per tutto il tempo dell’errare,
malgrado la sua granicità.

A quella costa spesso ritornano i pensieri,
a quei fondali mozzafiato, da stordire,
dove si nuota e pare di volare
quasi sciogliendoci nell’azzurrità.

Nelle risacche di Maestrale, ieri
diventa un oggi perenne, e l’avvenire
solo ritrova un senso nel tornare
a primordiale salsa essenzialità.

Laddove massi ciclopici sfidano orrende mareggiate, isoli e fieri,
ed eterne correnti danzano con le meduse dal voluttuoso negarsi ed apparire,
la mia poca virtù ho crocefisso, come fragile, bella, inerme stella di mare,
mentre molli creature si roccificavano, per desiderio d’inespugnabilità.

PDG
20 agosto 2001

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