A prua...



...un anno lontano....

mai così tanto tempo trascorse nel solo ricordo...

volevo essere il primo a vederla spuntare e serrando le palpebre,

mi sistemai a prua

 

Il battello girava la punta del monte e il cuore batteva forte, era ormai

il tempo di ammirare lo scoglio

tesa la mano e con spirito di rabbia esclamai “ via nuvole, via foschia”

 

... a un tratto una voce tuonò “insolente, presuntuoso, non meriti di ammirar

tanta bellezza”

“chi è costui che si permette di oscurar lo sguardo mio”

 

Il mare ribollì e sul delfino alato apparve il barbuto DIO

Calato il capo e con il viso in mano risposi “ma, io......!!”

“taci pezzente, lo scoglio lo vedrai quando sarai pentito”

 

passai a pensare a ciò che avevo udito e inginocchiatomi sul ponte

lo sentii poi andar lontano

infine caddi in terra tramortito

 

un tiepido torpore avvolse il corpo mio,

 un vento di ali e risonar della sirena,

destarono dal sonno le mie membra

 

con sguardo di stupore me la trovai dinanzi e

con un groppo in gola urlai “è terra”

 

bella, stupenda distesa sopra il mare mi soffermavo sopra ogni luogo

le scole, il saraceno e la sua cala, la torre, lo scalettino,

il lazzaretto e i suoi ginepri, l’arenella e sua spiaggia bianca

 

a un tratto un uomo dalla barba scura, mi guarda e mi sussurra

ora sei sveglio

ROS’ 72

Orvieto – 16 aprile 2004

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