BOLLETTINO SEGRETARI COMUNALI
E PROVINCIALI
n°
126
by Carlo
Saffioti
Poichè tutti i
cittadini sono eguali,
essi debbono poter
accedere in modo eguale
a
tutti gli impieghi pubblici, secondo le loro capacità
e senza altro criterio che quello delle loro
virtù
e dei loro talenti.
Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del
cittadino
(26 agosto
1789)
"4 chiacchere tra
Colleghi"
Sono appena tornato dalle
ferie e la prima domanda che mi sono posto è stata se dovevo continuare o
meno l'esperienza del Bollettino.
Al momento non sono ancora in
grado di dire se potrò continuare o meno ad inviare a lungo questa
newsletter che però mi pare essere davvero gradita e forse persino utile
a dare un contributo in direzione della formazione di una vera
"categoria". : sono certo però che, solo nella misura in cui
sapremo costruire tutti insieme un nuovo rapporto di colleganza (che non
è "corporativismo"), di solidarietà, di tutela della
dignità e della deontologia del nostro lavoro, all'interno del
più vasto mondo dei lavoratori, potremo nuovamente avere soddisfazione
dalla nostra attività.
Mi pare giusto pubblicare
alcune delle lettere di solidarietà che mi sono pervenute:faccio questo,
non tanto per solleticare il mio orgoglio (resto comunque in
disponibilità! ), quanto per dimostrare che nella Categoria esistono
Colleghi capaci di reagire positivamente, di scrivere buone parole senz'altro
scopo se non quello di offrire un sostegno, una partecipazione.
E' bene saperlo, specie in un
momento come questo, nel quale si notano sopratutto i comportamenti sfrontati
degli arrivisti, i trucchi da "magliari" dei senza scrupoli, le misere
astuzie dei "voltagabbana" che, d'altra parte, sono sempre presenti in
qualsiasi grande gruppo di persone.
Devo riconoscere che le
difficoltà di reperire notizie, di disporne in formato elettronico, di
prendere contatto con i più diversi soggetti, sono evidentemente per me
molto aumentate: se però da parte dei Colleghi ( ricordo che il
Bollettino viene ormai inviato a più di 200 indirizzi e che fino ad ora
sono state solo tre le disdette) ci sarà interesse, collaborazione,
stimolo a continuare, potremo far vivere questa voce che - lo ripeto - ha il
solo scopo di proporsi per facilitare lo scambio delle opinioni, il contatto tra
Segretari, lo sviluppo professionale, con la finalità di dare una mano al
miglioramento del gruppo.
La situazione nella quale
attualmente si trovano migliaia di Segretari Comunali e Provinciali, ancora
incerti del proprio futuro, coinvolti in casi di convenzionamento
"bizzarri", vittime di cannibalismi diffusi che non disdegnano il
ricorso alle lettere anonime, di non conferme che nascondono patteggiamenti
partitici di bassa lega, mentre comincia a vedersi qualche segno di resipiscenza
negli ambienti politici più avvertiti, mi pare indurre a qualche doverosa
riflessione.
Io stesso ho parlato della
mia mancata conferma: in realtà, sappiamo che non esiste più
neppure la "non conferma": evidentemente era troppo pretendere da
certi Sindaci o Presidenti che si dessero la pena di decidere e di motivare la
propria decisione.
Dopo il noto decreto legge è
stato creato questo strano istituto della "scadenza automatica", che
si contraddice in termini dato che prevede l'obbligo di permanere in servizio
anche per quattro mesi!
Certo, chi ha rispetto per il
concetto di "stato di diritto", considerandolo la base stessa del
vivere democratico, ( ed io sono tra
quelli) trova qualche difficoltà
ad ammettere un istituto di questo genere il quale, oltre tutto, è stato
imposto a pubblici funzionari che avevano stipulato con lo Stato un ben diverso
tipo di rapporto di lavoro.
A scuola studiavamo che
"pacta sunt servanda", una volta si parlava di "diritti
acquisiti" ma, evidentemente, questo vale solo per coloro che - furbamente
- si sono pensionati in giovane età, magari dandosi al "lavoro
nero" e non per chi - stupidamente - ha continuato a lavorare alla luce del
sole, cercando di perfezionare la propria professionalità, senza curarsi
troppo della ricerca di un patrono del quale divenire
cliente.
Personalmente - per quanto riguarda la mia
vicenda personale - credo di avere il dovere, prima ancora del diritto, di
avviare un contenzioso giurisdizionale proprio per vedere se ... "ci sono
ancora dei Giudici a Berlino" e più ancora per verificare se i miei
dubbi ed i miei tormenti giuslavoristici sono solamente ubbie di
retroguardia.
C'è chi dice, forse
per sgravarsi la coscienza, che in fondo l'essere in disponibilità
è comodo e lucroso:
- sul lucro: una
riduzione del trattamento economico di almeno il 33%, che può crescere
senza limiti, non mi pare cosa da poco, specialmente per chi non ha un reddito
stratosferico.
- sul comodo: si tratta di togliere alle persone il
loro lavoro e la dignità stessa di essere un lavoratore. Se questo
è durissimo per i lavoratori posti in "cassa integrazione" si
può immaginare come sia per i Segretari che non hanno nemmeno il conforto
di sapere i motivi di una decisione che li scaraventa ai margini del mondo del
lavoro.
C.S.
"
Specchio dei Tempi "
Ecco qualcuna delle
lettere di solidarietà pervenute che - insieme alle tante telefonate - mi
hanno aiutato ad affrontare questo momento di forte disillusione.
<<<
Egr. Dott.
Saffioti,
non credo ai miei occhi e spero di aver
capito male: davvero non è stato confermato? La prego vivamente di
correggermi se (come spero) ho mal compreso.
Perchè
se, invece, avessi inteso bene, quanto di male ho pensato sin da subito della
riforma dei segretari comunali viene non confermato ma aggravato da una
situazione simile.
Se è come spero non sia, non
saprei come esprimere la mia indignazione.
Davvero non
vedo come possa trovarsi in giro una professionalità e competenza pari
alla Sua, e, La prego di credermi, non è piaggeria. Quante cose ho
appreso ed imparato leggendo i Suoi scritti, quanto è stata utile la Sua
esperienza per forgiarmi nella mia attività.
E' la
conferma che questa scellerata riforma non è servita per selezionare i
migliori, i quali mi sembra siano le vittime predestinate.
Tuttavia, in questa fase può, forse, menar vanto proprio chi in nome
della professionalità viene giubilato.
Forse sindaci e
politic(ant)i ritengono di non aver bisogno di patrimoni culturali e tecnici
come Lei; di certo noi operatori abbiamo la necessità che figure del Suo
stampo restino limpide, obiettive, senza coloriture politiche, esempio di
preparazione e modello da seguire.
Cordialità.
(lettera
firmata)
<<<<
CARISSIMO CARLO,
CHE TRISTEZZA NON TROVARE IL BOLLETTINO NELLA
POSTA !
MA SOPRATTUTTO CHE TRISTEZZA LEGGERE QUANTO HAI
SCRITTO IN MERITO ALLA TUA "non conferma" !VORREI CONSOLARTI: ANCH'IO
SONO VITTIMA DI UNA "non conferma" MASCHERATA IN QUANTO A FINE LUGLIO
MI E' STATO DETTO CHE INTENDEVANO CONVENZIONARSI(avvertendomi cosi' del
rischio che correvo e che cominciassi a guardarmi intorno!) LE MIE VACANZE
SONO STATE FUNESTATE DALL'INCERTEZZA PER IL MIO FUTURO
LAVORATIVO.
DA NOTARE CHE IL MIO SINDACO E' STATO CONFERMATO, IL
COMUNE HA SUPERATO L'IMPASSE ELETTORALE NONOSTANTE LA CARENZA DI TRE
CAPISERVIZIO, IL TURN OVER DI PERSONALE,INCIDENTI DI VARIO GENERE , N.2
MATERNITA' E L'AFFIDAMENTO DELLA RESPONSABILITA' DEL 7O% DEI SERVIZI COMUNALI
ALLA SOTTOSCRITTA.
IL MIO E' UN PICCOLO COMUNE DI QUASI
5000 ABITANTI.IO NON SONO UNA SCAVALCHISTA, NON HO SPONSOR POLITICI NE'
FRUISCO DI RACCOMANDAZIONI .COMINCIO A SETACCIARE LE PUBBLICIZZAZIONI , A
SCRIVERE AI SINDACI E MANDARE IL CURRICULUM.
E' TUTTO BLOCCATO, ALMENO PER ME. IN ALCUNI CASI NON MI DANNO NEANCHE
APPUNTAMENTO DICENDOMI A MEZZO LE SEGRETERIE CHE HANNO GIA' INDIVIDUATO
.
E POI HO COMINCIATO A CERCARE DAL 1 SETTEMBRE
:TROPPO TARDI . IN ALCUNI CASI SI SONO SCAMBIATI I SEGRETARI E HANNO USATO LA
PUBBLICIZZAZIONE COME STRUMENTO PER SCAMBIARE IL SEGRETARIO.
NESSUNO PERO' NE' DEI SINDACATI, NE' ALTRI DENUNCIA
QUESTO TRISTE MERCATO. SENZA CONTARE QUELLO CHE E' ACCADUTO A UNA COLLEGA
CHE, AL RITORNO DALLE FERIE, SI E' RITROVATA SENZA COMUNE PERCHE' GLI ENTI SI
ERANO CONVENZIONATI.
SENZA CONTARE IL CANNIBALISMO DI
ALCUNI COLLEGHI CHE SONO E SI COMPORTANO
COME SCIACALLI, IMPEGNATI COME SONO
ATESSERE CONVENZIONI E AD ESPROPRIARE DEI
COMUNI CHE SONO
STRUTTURALMENTE DEFICITARI ANCHE DELL'UNICO COLLANTE CHE
POSSIEDONO E CIOE'
IL SEGRETARIO IN FUNZIONE DEL RISPARMIO DI SPESA.
MI STO MUOVENDO A SUD , A NORD , AD EST E AD OVEST E
TUTTI I SINDACI MI PARLANO SEMPRE DELLE STESSE PERSONE , DEGLI STESSI SEGRETARI
CHE LORO SPERANO RISPONDANO POSITIVAMENTE: E TUTTI GLI ALTRI ?
PERCHE'MENZIONANO SEMPRE GLI STESSI?
SENZA CONTARE CHE PER BEN DUE VOLTE HO SFIORATO IL
DECRETO DI NOMINA MA POI MI E' STATO PREFERITO QUELL'ALTRO PERCHE' GLI
DISPIACEVA (leggi PERCHE GLI DISPIACEVA DARE UN DISPIACERE ACHI GLI
AVEVA PRESENTATO IL TAL COLLEGA).
VOGLIAMO PARLARE DELL'OMERTA' DEI COLLEGHGOI IN
QUESTO PERIODO?
IO, CHE AMO COMUNICARE E CHE RICEVEVO ALMENO
TRE TELEFONATE DI COLLEGHI ALLA SETTIMANA, SENTO IL MIO TELEFONO MUTO. TELEFONA
TU DIRAI.
TELEFONI UNA , DUE VOLTE, POI TI STUFI . NON TI CHIAMANO
PERCHE' NON TI VOGLIONO DARE CONFIDENZA DEI LORO MOVIMENTI.
POI SENTI I SINDACI CHE TI DICONO CHE MOLTISSIMI
COLLEGHI SI MUOVONO EXTRA PUBBLICIZZAZIONE . QUESTA E' LA REALTA', IN BARBA A
CHI SCRIVE CHE TUTTO E' SOTTO CONTROLLO. E GUAI A CHI MI TACCIA PER PIAGNONA O
PER UNA CHE SI PIANGE ADDOSSO . TUTTI HANNO BISOGNO DEL SEGRETARIO , MA NESSUNO
DI FATTO DIMOSTRA UN CONCRETO INTERESSE PER LA MIA PROFESSIONALITA'.
VOGLIAMO FINIRLA CARI COLLEGHI CON QUESTE FORME DI
CANNIBALISMO E LASCIARE CHE QUALCHE ALTRO POSSA MANGIARE ALLO STESSO
DESCO, LA VOGLIAMO FINIRE DI FARE GLI ASSI PIGLIA TUTTO ?quando trovero' un
Comune, da sola, con le mie forze te lo comunicherò.
TI AUGURO CON TUTTO IL CUORE CHE TU POSSA TROVARE DI
MEGLIO.IL MEGLIO NATURALMENTE NON E' L'ENTE QUOTATO, MA IL REPERIRE PERSONE CHE
TI APPREZZINO PER QUEL CHE SEI, TALMENTE AMBIZIOSE E SPREGIUDICATE DA
BYPASSARE LE LOBBY E INVESTIRE SU DI TE .STO CHIEDENDO TROPPO?SPERO
DI RIVEDERE PRESTO IL BOLLETTINO !
(Lettera firmata)
<<<<<<<<<<<<
Caro Carlo,
da qualche mese sono oramai diventato un assiduo
lettore dei tuoi bollettini e, anche se non ti conosco personalmente, vorrei
esprimerti tutta la mia solidarietà per la spiacevolissima
"informazione" che hai dato
sul numero 124 a proposito della tua
mancata conferma.
Sono d'accordo con te e con lo scritto di Saramago
che hai riprodotto: oltre ai fatti che stanno dietro a decisioni di questo tipo
ed ai drammi personali che possono provocare, è sempre più un
problema di libertà/dignità sul posto di lavoro per ciascuno di
noi e di complicità di chi, pur avendone la possibilità
(o
anche il ruolo istituzionale), resta acquiescente agli abusi che, giorno
per giorno, vengono perpetrati. Il silenzio del sindacato e delle istituzioni a
vario titolo preposti alla vigilanza sulla gestione della categoria è, a
tale proposito, assordante.
Buone vacanze.
(Lettera firmata)
1 - Affidamento incarichi a
Professionisti
Una Collega interviene
sull'argomento dell'affidamento degli incarichi ai professionisti, dopo la
riforma della 142, argomento oggetto di un bell'articolo del Collega Luigi
Oliveri pubblicato sul n° 125 del Bollettino.
Sono ben lieto di
pubblicare l'intervento della Collega, in attesa dell'eventuale replica di
Oliveri.
Trattandosi di un
argomento molto tecnico mi pare logico citare per esteso il nome della
Collega.
Per quanto mi riguarda, a
fil di logica (ma quanti limiti ha la logica in ambito politico!) credo che un
aspetto da non sottovalutare riguardi la distinzione tra politica e gestione: la
norma statutaria non potrà infatti, specialmente dopo la recente riforma,
discostarsi da tale fondamentale principio, ben precisato nel Decreto
Legislativo 29/1990 e successive modifiche ed aggiunte.
C.S.
<<<<<<
Non condivido affatto la ricostruzione delle competenze relative
all'affidamento degli incarichi professionali operata dal collega Luigi Olivieri
e riportata sul n. 125 del Bollettino.
Senza dilungarmi in dissertazioni
(seppure necessarie), per mancanza di tempo, richiamo l'attenzione sull'art. 36
comma 5 ter della Legge n.142/1990, del tutto ignorato dal commentatore.
Mi
chiedo su quale fonte se non la consuetudine, si fondi la competenza della
Giunta, in assenza di una specifica norma statutaria.
Allego per completezza
un quesito sull'argomento inoltrato all'ANCI con la relativa risposta.
Sono
graditi apporti ed approfondimenti.
Cordiali saluti.
TIZIANA
PICCHI - SEGRETARIO COMUNE CASCINA (Pisa)
Allegato:
Data domanda: 22-04-99 Argomenti: SINDACI, INCARICHI, COMPETENZE, .
Nell'ambito della ripartizione di competenze tra organi politici e struttura
burocratica dell'ente, la nomina di collaboratori esterni quali legali, tecnici,
consulenti finanziari e simili, e' rimessa al sindaco in base all'art.36 comma 5
ter legge 142/90 o ai dirigenti competenti per materia ?
Risposta
Con riferimento al quesito proposto si rileva preliminarmente
che ove con la dizione utilizzata dalle lettere da 1 a 5 si intenda il
provvedimento di attribuzione degli incarichi citati la norma primaria di
riferimento e l'art.36, comma 5 ter della legge 142/90, che attribuisce al
Sindaco la competenza all'attribuzione e definizione degli "incarichi
dirigenziali e quelli di collaborazione esterna secondo le modalita' ed i
criteri stabiliti dall'art. 51 della presente legge, nonche' dei rispettivi
statuti e regolamenti comunali". Appare, conseguentemente, fondamentale che
la materia trovi spazi di disciplina, per quanto riguarda le modalita' di
applicazione alle singole fattispecie concrete, nella normativa emanata
dall'ente, nel rispetto dei principi di legge. Tale previsione va raccordata con
il principio, contenuto nel recente D.Lgs.80/98 di modifica del D.Lgs. 29/93,
che all'art.3 testualmente fa salve tra le competenze degli organi di governo:
"le nomine, le designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da
specifiche disposizioni". I principi dell'art.3 sopra citato si applicano
ai sensi dell'art.17 del D.Lgs.80/98 anche agli enti locali. Per quanto precede
si ritiene di poter concludere che l'art.3 del D.Lgs. 29/93 nella formulazione
attuale introduce la possibilita' di un intervento di organizzazione
dell'esercizio delle funzioni in esame da parte dell'ente locale. Infatti, il
rinvio all'art.51 della legge 142 /90, che si riferisce all'organizzazione degli
uffici e dei servizi e alla dirigenza operato dalll'art.36 della legge 142/90,
raccordato con la previsione di attribuzione di competenze in materia di nomina
sulla base di specifiche "disposizioni" (e non quindi necessariamente
provvedimenti legislativi) apre la strada alla possibilita' di definire
ulteriormente in materia la competenza del Sindaco.
Quanto sopra con riferimento all'art.51 della legge 142/90 e,
quindi, prevedendo nell'ordinamento dell'ente locale un'articolazione della
competenza che puo' giungere ad individuare una sfera di intervento della
dirigenza, disciplinandone ovviamente modalita', criteri ecc..
In particolare una tale scelta appare opportuna per i
conferimenti di incarichi spiccatamente gestionale (ad. es. le docenze per
attivita' di formazione professionale).
In assenza di provvedimenti non puo' che concludersi che la
competenza all'attribuzione di incarichi professionali sia completamente
attribuita al Sindaco. Diverso e il caso in cui ci si riferisca all'assunzione
dell'atto di impegno necessario a coprire la spesa afferente l'incarico
attribuito. In questo caso il provvedimento come ben noto afferisce alla sfera
dirigenziale. Per quanto riguarda l'erogazione di sussidi economici gli stessi
potranno essere disposti dal dirigente previa definizione, da parte dei
competenti organi politici, dei criteri generali in materia di ausili finanziari
a terzi cosi come previsto dall'art.3 c.1 lett.d) del D.Lgs. 29/90, come
modificato dall'art.3 dal D.Lgs.80/98.
Infine, per la nomina del legale vale quanto espresso piu'
sopra in materia di incarichi professionali, mentre per la costituzione in
giudizio appare provvedimento che potrebbe essere ricondotto ove espressamente
disciplinato dall'ordinamento dell'ente alla sfera di competenza dei dirigenti,
previa espressione dei necessari indirizzi da parte dei competenti organi
politici, trattandosi di impegnare l'amministrazione nel suo complesso in un
giudizio per la qual cosa potrebbero assumere rilevanza non solo gli aspetti
tecnici afferenti la fondatezza della pretesa vantata ma valutazioni di
opportunita' politica complessiva. Da notare che l'art.16 c.1 lett. f) del
D.Lgs.29/93 (che ai sensi dell'art.13 del medesimo Decreto si applica solo alle
amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo) attribuisce ai dirigenti
generali la competenza in materia di promozione e resistenza alle liti nonche'
il potere di conciliare e transigere.