Il Sole 24 ore – Lunedì 31.1.00, pg. 25
Personale – Un’indagine della Scuola Superiore della pubblica amministrazione locale a tre anni di distanza dalla riforma Bassanini
REVOCA E NOMINA "SCUOTONO" I SEGRETARI
Le criticità messe in luce da oltre il 60% dei titolari – Rapporti tesi con i city manager
Con la riforma che si appresta a tagliare il terzo anno di vita, nomina e revoca continuano a turbare il sonno della maggior parte dei 6.139 segretari comunali e provinciali.
Il 63% ritiene che la nomina presenti punti di criticità "molta" o "assoluta") e il 56% ha lo stesso tipo di reazione di fronte all'istituto dela revoca.
A mettere a nudo i punti di forza e debolezza della riforma avviata dalla legge 127/97 (la cosiddetta Bassanini-due) è stata la Scuola superiore della pubblica ammonistrazione locale (Sspal), che domani presenterà i risultati dell'indagine nel corso del seminario: "La qualità della città. Comparazione e valutazione delle performance di governo", organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano, Corso Magenta 61, in collaborazione con Censis, Sole-24 Ore e Anci Lombardia.
Il sondaggio della Scuola, condotto tra oltre 400 segretari distribuiti sul territorio, cade in un momento delicato per la categoria: il rinnovo del contratto di lavoro giace infatti nel cassetto e il regolamento, da tempo, attende di essere modificato. E proprio per affrontare questi due delicati problemi, il Governo e le organizzazioni sindacali si sono incontrati il 20 gennaio.
L'Esecutivo - della delegazione facevano parte il niinistro per la Funzione pubblica Franco Bassanini e i sottosegretari all'Intemo Severino Lavagnini e alla stessa Funzione pubblica Adriana Vigneri - si sono impegnati a modificare il documento/direttiva dell'ottobre '99, sul quale si erano arenate le trattative per il rinnovo contrattuale. "Di fronte a questa novità dichiara Carlo Paolini, leader dell'Unione (Unscp) e segretario generale del Comune di Firenze - e di intesa con gli altri sindacati, pur mantenendo lo stato di agitazione, il giorno stesso defl'incontro abbiarno sospeso lo sciopero, che era previsto per lo scorso 24 gennaio".
Ma è sul regolamento 465 che sono puntati gli occhi di tutti i segretari. I meccanismi per la nomina e la revoca, infatti - solo per citare i due istituti che più degli altri preoccupano la categoria - dovrebbero essere "ritoccati' per venire incontro alle richieste dei segretari (si veda articolo sotto).
L'inchiesta della Scuola superiore ha toccato anche altri aspetti delicati di questi primi tre anni della riforma. Ad esempio il rapporto con il direttore generale. Secondo il 27% dei segretari intervistati il city manager può determinare situazioni conflittuali.
Se a questa quota si aggiunge quel 62% secondo il quale nell'ente locale si deve formare una nuova figura di manager pubblico (,tradotto in altri termini vuol dire un "segretario manager"), ci si rende conto che le due figure che in molti Comuni e in alcune provirice convivono da anni, sono destinate ad arrivare presto ai ferri corti. Solo l’11% dei segretari, ad esempio, ritiene che il direttore generale arricchisca le potenzialità dell'ente.
In qualche modo confliggenti le risposte dei segretari a due domande che possono essere considerate speculari. Il 58% della categoria, infatti, ritiene di avere un'eccessiva dipendenza dal potere politico, ma l'89% giudica positivamente il proprio rapporto con il sindaco.
Molto negativo, infine, il giudizio dato alle recenti leggi che hanno contribuito al miglioramento della qualità dei servizi e delle prestazioni delle amnùnistrazioni locali. Secondo il 41% dei segretari hanno inciso "poco", per il 52% "abbastanza", ma è quel 7% che ha risposto "molto" a dare il polso della scarsa fiducia che i segretari ripongono nella capacità dei legislatore di rinnovare i processi della macchina amministrativa.
ROBERTO GALULLO
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Il Sole 24 ore, lunedì, 31.1.2000, pg. 25
I Sindacati:"Regole da rivedere"A oltre due anni dalle trasformazioni apportate dalla legge 127/97 e dal nuovo Regolamento in materia di Ordinamento dei segretari comunali e provinciali, la ricerca della Scuola superiore della pubblica amministrazione locale analizza gli effetti della riforma su chi, come i segretari, ha vissuto in prima persona il cambiamento.
I risultati dello studio non stupiscono i rappresentanti sindacali della categoria, che proprio in questi giorni stanno lavorando per il rinnovo del contratto nazionale e per un ritocco dello stesso Regolamento.
"E’ normale, sostiene Carlo Paolini, leader del sindacato più rappresentativo della categoria, l'Unione, Segretario generale del Comune di Firenze. Molti colleghi si sono sentiti spiazzati dalla nomina diretta del sindaco, perché il nuovo meccanismo ha aumentato la competitività all'interno di una categoria che ha un Albo chiuso. Potrebbe sembrare un'anomalia, ma l'obiettivo finale è quello di far valere le capacità professionali, in modo da premiare i più bravi e far si che il sindaco faccia una scelta di fiducia basata sulla qualità".
"La cosa più logica - aggiunge Giovanni Nigro, rappresentante della Cgil per i segretari - sarebbe far incontrare la domanda dei sindaci con l'offerta dei segretari. Si potrebbero mettere gli elenchi completi di curricula e di caratteristiche personali su Internet, ma più semplicemente basterebbe che le Agenzie regionali fornissero dati aggiornati continuamente".
Pur non volendosi allontanare troppo dalle posizioni dei colleghi, Luigi Naldoni, rappresentante della Cisl ha idee più estreme. E’ necessario – afferma – andare il più velocemente possibile verso lo spoyl system. Il sindaco deve poter attingere a
un serbatoio più ampio: l'Albo dovrebbe contenere tutte le figure dirigenziali della pubblica amministrazione locale e così i segretari si giocherebbero il futuro solo sulla capacità professionale personale, come portatori di un'alta consulenza amrninistrativa, ma para-politica".
Oltre alla nomina, anche la revoca ha creato ai segretari alcune preoccupazioni. "Una delle novità da apportare, riprende Paolini - è l’introduzione di una commissione di garanzia che dia un parere qualificato e metta il segretario nelle condizioni di diferidersi. Tutti i dirigenti statali ne hanno diritto, mentre per i segretari, non essendo presente una disciplinata, alcuni provvedimenti di revoca sono stati adottati senza adottati senza alcun procedimento".
"E ovvio - spiega Sauro Brecciaroli della Uil - che in queste condizioni i segretari non si sentono sufficientemente tutelati infatti una delle proposte su cui stiamo discutendo riguarda la possibilità di attuare la revoca solo in seguito a un percorso procedimentale analogo a quello di tutti i dirigenti statali".
"Il nuovo ordinamento - conclude Antonino Saija, direttore della Scuola superiore della pubblica amministrazione locale - è stato un passo necessario per adeguare la figura del segretario alla trasformazione tumultuosa degli enti locali iniziata con la legge 142/90. I dati nella ricerca dimostrano che i segretari ne hanno percepito il senso e l'importanza, anche se alcuni istituti creano difficoltà oggettive: c'è una niinore tutela nella gestione della carriera e si riscontrano problemi da parte dei sindaci nella scelta delle professionalità più adeguate. La Sspal è nata proprio per superare questa importante transizione, adeguando le capacità dei segretari ai compiti di consulenza manageriale e creando una nuova classe di dirigenti territoriali".
VITTORIO ZINCONE
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Italia Oggi, martedì 1 febbraio 99, pg. 28
DIRIGENTI
Sostituzioni forzose
nelle DreAvvicendamenti forzosi negli uffici delle direzioni regionali delle entrate. Roberto Menia deputato di An, denuncia che diversi organi di stampa hanno dato notizia di un avvicendamento forzoso, caldeggiato e preteso dal ministro delle finanze, per alcuni direttori regionali delle entrate. Tra essi figura il direttore regionale delle entrate per il Friuli-Venezia Giulia, destinato ad altro incarico "nonostante i positivi risultati raggiunti nel 1998 nella prevenzione e repressione delle violazioni agli obblighi tributari e statisticamente documentati", dice Menia con un'interrogazione rivolta allo stesso Visco. Ad avviso dell'interrogante "sussiste nella fattispecie una volontà ritorsiva nei riguardi del direttore regionale delle entrate di Trieste, evidentemente non allineato con la compagine politica rappresentata da Visco". L'interrogante chiede a Visco se risponda al vero la notizia della sostituzione del direttore regionale delle entrate del Friuli-Venezia Giulia "non certo richiesta dallo stesso" e, in caso affermativo, come mai gli ottimi risultati raggiunti non siano stati valutati a favore del sostituito.
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Italia Oggi, martedì 1 febbraio 1999, pg. 33
Dopo il no dei giudici amministrativi, arriva una sanatoria annulla-sentenza
Nomine segretari, è scontro
Sull’albo braccio di ferro tra Agenzia e Tar Lazio
Di LUIGI OLIVERI
E’ scontro tra l'Agenzia per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali e i Tar.
Con la sentenza n. 1016 del 17 dicembre 1999, il Tar Lazio-Latina ha duramente bocciato il sistema delle nomine dei segretari capo nelle sedi di segreteria generale previsto con deliberazione dell'Agenzia 94/99.
Prontamente, l'Agenzia replica approvando lo scorso 19 gennaio la delibera 8/2000, con la quale tenta una sanatoria dei segretari illegittimamente nominati, ponendo nel nulla la decisione del giudice laziale.
La delibera dell'Agenzia, che ha anche dato il via libera ai corsi per il conseguimento dell'idoneità a segretario generale, infatti, prevede che "cessa l'eccezionale procedura, dettata da imprescindibili esigenze di funzionalità, prevista dalla deliberazione medesima (la n. 94/99, ndr) con l'automatica iscrizione nella fascia superiore, l'assegnazione e conseguente nomina presso segreterie generali di Il e 1 classe in carenza dei requisiti di cui allo stesso art. 14 del dpr 465/97". Ma. aggiunge che ai corsi per conseguire l'idoneità a segretario generale non dovranno prendere parte i segretari che hanno usufruito della deliberazione 94/99.
Una vera e propria sanatoria per provvedimento amministrativo, che desta fortissimi dubbi di legittimità.
Non pare, del resto, un caso che nei confronti della deliberazione 8/2000 abbiano votato contro proprio i consiglieri Naldoni e Sortino, rappresentanti dei segretari comunali.
Molteplici i vizi di legittimità riscontrabili nei confronti di quest'ultima deliberazione. In primo luogo, perché nella sostanza conferma una deliberazione, la 94/99, già riconosciuta illegittima dal Tar Lazio-Latina. Che, peraltro, ha espressamente dichiarato destituita di ogni fondamento giuridico la flebile motivazione alla base della deliberazione 94/99, richiamata dall'Agenzia con la delibera 8/2000: ovvero l'esistenza di imprescindibili esigenze di funzionalità derivanti dalla necessità di coprire le sedi di segreterie generali scoperte, anche con segretari capo.
Osserva, in contrario, il Tar Lazio- Latina che qualora si fosse davvero verificata tale situazione di necessità "in un caso siffatto, ben potrebbe essere adottata, da parte della competente autorità (parlamento o governo), una normativa apposita (transitoria o non); cosicché non è ravvisabile quella ipotesi estrema, appartenente alla teoria generale del diritto ' in base alla quale in caso di assoluta necessità (... ) i soggetti forniti di auctoritas, e cioè i soggetti pubblici, interpreti di interessi generali, sono abilitati a porre atti normativi".
Il Tar, in sostanza, ha negato sia la sussistenza dei requisiti di necessità dei quali si fa scudo l'Agenzia, sia la sua competenza a porre in essere atti normativi.
L'Agenzia, disattendendo questa e le precedenti sentenze, pur bloccando il sistema delle nomine, ritiene per acquisita la qualifica dirigenziale nei confronti di chi, per stessa ammissione della delibera 8/2000, non possiede i requisiti. Aggiungendo, cosi, ulteriori illegittimità per disparità di trattamento nei confronti dei segretari iscritti in terza fascia che per accedere alle sedi di segreteria generale dovranno effettuare i corsi-concorso e dei segretari generali in disponibilità, per occupazione dei loro posti da parte di chi non possiede l'idoneità, nonché per violazione del dlgs 29/93. Sembra di essere in presenza di una grave e reiterata violazione di legge e di sentenze, da parte dell'Agenzia: situazione che per i comuni potrebbe portare allo scioglimento, ai sensi dell'articolo 39 della legge 142/90.
L'Agenzia è sottoposta alla vigilanza del ministero dell'interno, che tuttavia sembra latitare, nonostante un provvedimento di ispezione o commissariamento sembri necessario. 0 forse l'Agenzia ha approvato quest'ultima delibera proprio forte del fatto che ministro sia Enzo Bianco, fino a poco tempo fa presidente dell'Agenzia e tra coloro che votarono favorevolmente alla deliberazione 94/99.
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Cosa dicono i Colleghi
La grande mole della corrispondenza pervenuta non mi permette di commentare, come vorrei, ciascuna lettera: preferisco quindi lasciare ai Colleghi di valutare che cosa emerge con chiarezza, le contraddizioni evidenti, le clamorose ammissioni, i cambiamenti di giubba in preparazione .... Aggiungo solo una breve riflessione che vale quel che vale ma spero aiuti a tirar mattina:
Qualche mese fa, il notissimo settimanale "Panorama", insieme a pochissimi quotidiani, cominciò a denunciare il marcio che veniva fuori da una parte della gestione della Missione Arcobaleno. Due volontari - i quali avevano denunziato i fatti ritenuti illeciti - furono cacciati dalla loro stessa Associazione perchè avevano esternalizzato tali fatti. Lo stesso Presidente del Consiglio stigmatizzò come sciacalli la stampa e coloro che denunziavano il marcio. Poi, un Giudice ha cominciato ad indagare e pare proprio che non si trattasse di quisquilie se è vero come è vero che qualche "fiduciario" è già in carcere ..... C'è un Giudice, non solo a Berlino!
Non è facile resistere ma è un dovere farlo, per rispetto di noi stessi, dei nostri figli e famiglie, per amore della legge e della democrazia che - senza legge - si trasforma e rischia di imputridire. Hasta la victoria, siempre!
CS
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Caro Carlo,
Carissimo Carlo
Provvedo ad inviarti, questa volta, il testo
della deliberazione CdA n 8 del 19/1/2000 non avendolo fatto prima volutamente
per il semplice scopo di non volere portare disturbo ai colleghi: alla fine di
una settimana lavorativa è direi più importante trascorrere una
serena giornata di festa con la propria famiglia, in quanto ritengo che il
provvedimento"partorito" interessi tutti i colleghi anche quelli con
poca anzianità di servizio. Cominciamo quindi: Il C d A.......Visto
il parere del consulente giuridico dell'Agenzia dr. Carlo
Chiappinelli...Considerato che la Scuola ha comunicato di essere in grado di
organizzare i corsi di cui all'art dpr 465/97......Con quattro voti favorevoli e
due contrari(Naldoni e Sortino) DELIBERA 1) Di dare atto del verificarsi
delle condizioni indicate al punto 3 della deliberazione del CdA n 94 del
13.5.1999 nel senso che, essendo ora in grado la Scuola di organizzare i corsi
di idoneità di cui all'art 14 del dpr 465 e non essendo entrata in vigore
...... BUONA LETTURA E SALUTE A TUTTI C.C.
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Stimato Carlo,
sul quotidiano il Sole 24 Ore del 31.01.2000 c'è una pagina dedicata ai noi segretari.
In uno degli articoli vi sono le dichiarazioni dei sindacalisti di categoria. Ebbene io penso :" questa è la squadra, questo il campo", oppure "ognuno si merita il governo che ha". Le dichiarazioni specialmente di Naldoni sullo spoyl sistem non le condivido per niente. Mi chiedo come mai le altre categorie hanno eletto le rsu e noi no. Mah!
Inoltre e ne chiedo scusa vorrei rispondere al collega che si dichiarava stupefatto degli interventi dei segretari generali contro i segretari capi. Io penso che ha ragione tu Carlo quando fai presente che la guerra è fra poveri.
Infatti è la nomina senza regole (a mio parere anche la nomina con regole)che permette ai sindaci di fare quello che vogliono. Inoltre se il segretario è funzionario pubblico è al servizio della nazione (art.97 Cost.) o del Sindaco. Mah! (e sono due). Infine voglio segnalare che dall'Agenzia Regionale mi hanno chiesto di comunicare i congedi ordinari del 1999 perchè sono in disponibilità Scusate la mia ignoranza quale è la norma a cui fanno riferimento e perchè ne dovrei usufruire entro il 30.06.2000. Mah!
A. M.
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Carissimo,
innanzitutto ti spiego il mio periodo di silenzio :
sto attraversando una delle mie classiche fasi di asocialità, non
é grave, ma le conseguenze sono l'isolamento dal mondo intero.
A
risvegliarmi da questo stato ed a farmi sentire l'impellente bisogno di
comunicare, é stato l'articolo del SOLE-24 ORE di lunedì
31.01.2000 a firma di Zincone "I Sindacati : Regole da
rivedere".
Tra le dichiarazioni di Paolini, Nigro, Brecciaroli, Saija e
Naldoni certamente spicca quella del RAPPRESENTANTE NAZIONALE CISL le cui idee
sono state giudicate dallo stesso giornalista come "più
estreme" di quelle degli altri intervistati.
Il collega Naldoni dichiara
che " E' necessario andare il più velocemente possibile verso lo
spoyl system. Il sindaco deve poter attingere a un sebatoio più
ampio....."
A questo punto il NO COMMENT é d'obbligo per non
rischiare di dire di che serbatoio si tratti.
Sono davvero amareggiata e
professionalmente indignata !
Mi limito quindi a fare una sola osservazione :
tutti i rappresentanti regionali della CISL condividono questa posizione ?
Perché non vengono chiamati singolarmente ad esprimersi su questa
dichiarazione ?
Sono convinta che ciò interesserebbe tutti gli
iscritti e quelli che stanno valutando l'opportunità di iscriversi ad un
sindacato o ad un'altro.
Capisco che le leggi di marketing impongono di
differenziare l'offerta con una varietà pari alla richiesta, ma non credo
che si possano "vendere" tessere sindacali allo stesso tempo a chi
vuole "ampliare il serbatoio" e a chi vuole chiudere il
rubinetto.
Saluti e a presto
A.
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Caro Carlo. Un piccolo
sfogo.
Sono stato in reggenza in un comune vacante per 4 mesi. Avevo
combattuto con l'Agenzia per avere l'incarico, perché sebbene ci fosse
un'intesa tra me e il sindaco per essere nominato, l'Agenzia faceva
ostruzionismo.
Si sapeva infatti che c'era un altro segretario pretendente,
ma il sindaco era bendisposto nei miei confronti.
Ora invece, con una mossa a
sorpresa, allo scadere dei 120 gg., il sindaco ha convocato un consiglio
d'urgenza per deliberare la
convenzione di segreteria con un altro comune.
Con il comune dell'altro segretario pretendente.
Avevo rinunciato alle altre
supplenze per quest'incarico...
Tra l'altro, la convocazione mi è
stata consegnata da un dipendente, alle ore 14.15, e riguarda una sera in cui
non è previsto il rientro pomeridiano. Nemmeno la decenza di una
telefonata per sapere se ero disponibile...
I sindaci ormai si sentono
onnipotenti. Chi siamo noi, comuni mortali?...
Ciao, P.
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