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- Spaventapasseri
-
di
Michele Albanese
- Incrociate aste
- per
piedi e braccia
- ti reggi a persona,
- dal volto indistinto.
- Impavido alle intemperie
- nella solitudine dei
campi
- emetti una parvenza d’afflato,
-
tra affamati volatili
-
che spiano la tua presenza.
-
Poi, una tormenta di neve
-
t’investe,
-
mutandoti
in pupazzo
-
tra le morte cose.
-
Ora, gli uccelli
-
ti camminano sopra
-
e, a volte,
-
si beccano;
-
non per rivale amore,
-
ma per dominio.
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Trimestrale
di Poesia Arte e Cultura
Anno
I n. 1 Aprile- Giugno 2000
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