Il Convivio
Trimestrale di Poesia Arte e Cultura del circolo culturale “Il Convivio”
Via Pietramarina – Verzella   66
95012  Castiglione di Sicilia(CT)  Italia
Anno I  numero 3
Ottobre - Dicembre 2000
Distribuzione gratuita
Generación X
 
            Un sol pletórico de fuerza brillaba estúpidamente sobre la obra. Los obreros trabajaban en silencio, callados. Antonio, mientras taladraba el suelo, le daba vueltas en su cabeza a un asunto que había oído en televisión o en algún otro sitio, no estaba muy seguro. Paró el taladro y se quitó los cascos.
            - Manu – dijo -, nosotros… qué somos…, generación X, ¿no?
            - Eso dicen – respondió Manuel.
            - Pero eso de generación X…, eso qué es.
            - No sé… Pero dicen que somos una generación de jóvenes abúlicos, todo nos es indiferente, no creemos en nada, en ningún tipo de revolución…
            - ¿Por qué?
            - Porque sabemos que ya las hubo, y en el fondo fracasaron; nunca hubo un gran cambio. Las cosas, en su esencia, no han cambiado, y dificilmente podrán cambiar.
            Entonces, el sindacalista, ya cuarentón, con la camisa desabrochada dos botones que dejaban al descubierto un pecho cobrizo que ostentaba un par de cadenas de oro, se dio la vuelta y con un tono grave (ridículo remedo de Bogart) dijo:
            - No creo que sea así, aún podéis cambiar las cosas.
Su intervención originó un sucinto silencio de reflexión.
- Tal vez… - dijo Manuel -, pero  no apetece.
Toda la cuadrilla, chicos jóvenes, rió la ocurrencia de Manuel. A todos les hizo gracia; bueno, a todos menos a uno.

 

Generazione X
 trad. di Angelo Di Mauro
            Un sole pieno di forza brillava inebedito sopra il lavoro. Gli operai lavoravano in silenzio, muti. Antonio, mentre perforava il suolo, pensava ad una espressione che aveva sentito in televisione o forse altrove, non era molto sicuro. Fermò la trivella e si tolse il casco.
            - Manu – disse -, noi… che siamo…, generazione X, no?
            - Così dicono – rispose Manuel.
            - Ma questa generazione X…, cos’è.
            - Non so… però dicono che siamo una generazione di giovani abulici, che siamo tutti indifferenti, non crediamo in niente, in nessun tipo di rivoluzione…
            - Perché?
            - Perché sappiamo che già ci sono state rivoluzioni e non hanno avuto molto successo; mai c’è stato un gran cambiamento. Le cose, nella loro essenza, non sono mutate e difficilmente potranno mutare.
            Allora, il sindacalista, ormai quarantenne, con due bottoni della camicia sbottonati, i quali lasciavano scoperto un petto color di rame che mostrava due catene d’oro, si voltò e con un tono grave (ridicola scimmiottata di Bogart) disse:
            - Non credo che sia così. Ancora potete cambiare ogni cosa.
            Il suo intervento diede origine ad un succinto silenzio di riflessione.
            - Talvolta… - disse Manuel -, ma non ne ha voglia.
            Tutta la squadra, piccoli giovani, sorrise all’intervento di Manuel. A tutti loro piacque la battuta; bene, a tutti meno che a uno.