Caltagirone

 

Caltagirone, posta a circa 600 mt. sul livello del mare, sorge su tre colline tra le alture che legano i monti Erei con gli Iblei e divide due importanti zone della Sicilia Orientale: la Piana di Catania e quella di Gela. Questa posizione strategica ha fatto sì che il luogo venisse popolato fin dalla preistoria. Infatti l'origine della città è molto remota, numerosi ritrovamenti testimoniano la presenza di antiche civiltà: sicana, sicula, greca, romana, bizantina.

Troviamo tracce dell'occupazione araba nel nome stesso della città: Kalat al Ghiran, la città delle grotte, o Kalat al Giarun, il castello dei vasi sono alcune delle ipotesi che spiegano l'origine del toponimo.

 

Dal 1090, con Ruggero il Normanno, iniziarono per la città periodi ricchi di riconoscimenti e di privilegi che continuarono anche con gli svevi, gli aragonesi e gli spagnoli.

Caltagirone, come quasi tutti i centri della Val di Noto, fu quasi interamente distrutta dal terremoto del 1693. Della vecchia città rimangono molti edifici ristrutturati e l'assetto urbanistico di origine medievale, come mostra la tortuasità e l'irregolarità delle vie del centro storico su cui si affacciano gli edifici pubblici, i grandi palazzi privati e molte chiese interessanti perchè caratterizzati da un sobrio ed elegante barocco.

La città ha una storica vocazione comprensoriale che continua ad alimentare grazie ad una crescente capacità di fornire servizi pubblici e di pubblica utilità.

Commercio, servizi, artigianato, agricoltura sono i più importanti settori economici. Tra le attività artigianali è prevalente il settore della ceramica, prestigioso emblema della città fin dal XVI secolo.