Eliphas Levi nacque a Parigi nel 1810, ( lo pseudonimo completo e' "Eliphas Levi Zahed", ovvero la traduzione ebraica del suo nome e  cognome francese ). Figlio di un ciabattino, di famiglia povera colsero l'opportunità' della sua precoce e spiccata intelligenza per indirizzarlo verso il sacerdozio ( si consideri lo stato sociale della sua famiglia, che non aveva possibilità economiche era l'unica forma di serenità e sicurezza per il futuro del giovane ). Nel 1825 entra nel seminario di Saint-Nicolas du Chardonnet, dove, a quindi anni, subisce l'influenza di don Frère-Colonna ( 1776-1858 ) , studioso ( sia pure in chiave polemica ) del mesmerismo e seguace originale di Gioacchino da Fiore ( monaco, profeta, esegeta, gli si attribuisce l'ordine detto Florense, approvato da Celestino 3° mobilitandosi a favore delle sue teorie teologiche trovando molti seguaci). Passato al famoso seminario di Saint-Sulpice ( di cui lascerà un ritratto feroce ) e ordinato diacono, siche poté essere chiamato Abbè Constant-Abate- l'innamorarsi di Adèle Allenbach, l'interesse alla politica ( procurandogli non pochi problemi ) e il confitto fra l'educazione cattolica ortodossa e il fascino che nei suoi confronti esercitava la magia decise di rinunciare all'ordinazione sacerdotale ( anche per motivi di pressioni interne nell'ambito ecclesiastico ). Movimentate esperienze lo portano ad ambienti che delineano il suo pensiero corrente, politico, esoterico; anche un tentativo - fallito - di ritorno alla chiesa nell'abbazia benedettina di Solesmes; Conosce Balzac, letterario, i cui interessi magici sono ben noti, il socialismo lo porterò in prigione per la pubblicazione nel 1841 dell'opera La bibbia della libertà, in otto mesi di prigionia legge Swedenborg, ritrovando la libertà nel 1842 tenta di nuovo il riavvicinarsi alla Chiesa nella diocesi di Evreux dove per prudenza ( per i suoi passati da socialista ) il vescovo gli cambia il nome in "Abbè Beaucourt", scoperto da un giornale locale, nel 1843 rinnega pubblicamente La bibbia della libertà, ma nel 1844 pubblica La Madre di Dio, testo che in linee specifiche si identifica con la <promessa socialista>, che per effetto la rottura definitiva con la chiesa, riportandolo nell'ambienti socialisti. Si lega anche agli ambienti cattolico-liberali, nel 1847 viene nuovamente arrestato per propaganda socialista, bel 1848 partecipa alle barricate e alla rivoluzione, deluso dagli avvenimenti anche personali di quell'anno pubblica un Testamento della libertà, che riassume il suo pensiero socialista sempre più orientato in chiave esoterica. Decisivo comunque fu l'incontro con Wronsk nel 1853, che lo spinge a ebraizzare il suo nome e a redigere in forma scritta il suo pensiero esoterico nel Dogma prima, e quindi nel Rituale, riunendoli nel 1855-56, nel Dogma e Rituale dell'Alta Magia.; Nel 1854 visitando per la prima volta Londra viene accolto con molto entusiasmo da Bulwer Lytton, con cui compie l'evocazione di ""Apollonio di Tania"" con successo. I suoi libri "soprattutto La storia della magia ( 1860 ), La chiave dei misteri ( 1861 ), i due volumi della Filosofia occulta ( lettere al Barone Spedaglieri ) [Spedaglieri era "napolitano" di Catania], Favole e simboli ( 1862 ), e La scienza degli spiriti ( 1865 ) " ne fanno l'autore magico più noto del suo tempo e oltre. Esce dalla Massoneria ( con una Iniziazione presa nell'1861 ) non approvandone il prevalente orientamento anticlericale. Insegna ad altri discepoli i suoi insegnamenti e allacciò vari rapporti, tra questi Sir Kenneth Mackenzie, rosacruciano centro di buona parte delle massonerie periferiche, famosissimo, Levi rimane un uomo povero ( come risulta anche dalle lettere allo Spedaglieri ) sostenuto in linee determinanti dai suoi discepoli "affinché la lampada del vecchio mago non avesse a spengersi" ( sua definizione in una sua lettera ), la guerra dell'1870 troncò ogni contatto con i discepoli, lasciandolo senza risorse materiali ed alla fame, [si stava perdendo un patrimonio di saggezza], torna la pace, ripresero gli aiuti economici da parte dei suoi discepoli temendo soprattutto per la salute del Maestro coinvolta dal periodo delle forzate privazioni, di fatto non resse e si liberò del suo corpo provato dalla sua vita il 31 marzo 1875: ancora si discute sull'attendibilità' della notizia secondo cui si sarebbe riconciliato con la Chiesa, e confessato alcune ore prima di morire, Eliphas Levi ( o forse Alphonse-Louis Cosntant ) [come cita il dott. M. Introvigne], ebbe tuttavia un funerale religioso, pare su sua richiesta. Concludendo: E. Levi diede tutto di lui all'occultismo, ma il suo cuore proclamava la fede nella <Chiesa>, e tutta la sua vita si consumò in questo antagonismo, e considerando le sue opere; la sua chimera era veder la Chiesa armonizzarsi con l'occultismo.